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Bryan Cristante: il nuovo acquisto del Milan

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Cristante Milan benfica

L’erba del vicino è sempre più verde”. Il proverbio descrive bene la situazione del calciomercato milanista che, in meno di 90 minuti, sembra aver cambiato completamente priorità.

Keisuke Honda con la maglia del CSKA

DALLA PANCHINA CON FURORE – La partita vinta per 3 a 0 contro l’Atalanta ha messo in risalto la figura di Bryan Cristante, talento classe 1995, proveniente dal vivaio rossonero.  Il giovane centrocampista si era già messo in risalto nel torneo di Viareggio del 2013, quando fu eletto miglior giocatore, senza parlare poi del 6 dicembre 2011 quando, alla sola età di 16 anni, sostituì Robinho nella partita di Champions League contro il  Viktoria Plzeň, diventando il più giovane giocatore ad aver debuttato in Champions nella storia del Milan. Lo scorso 10 Novembre sostituì Kakà nella partita, finita 0 a 0, contro il Chievo Verona, debuttando cosi in Serie A.
Per quasi tutto il girone di andata Cristante è stata una vera incognita: Dapprima portato in prima squadra in seguito al tanto proclamato “progetto giovani”, poi relegato in panchina. Per ben 18 giornate Allegri gli ha preferito giocatori con più esperienza, come Muntari e Nocerino (non in grande spolvero), commettendo forse una piccola leggerezza.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Per la sua visione di gioco e la precisione nei passaggi è stato più volte indicato come l’erede di Pirlo, tant’è che nelle giovanili ha ricoperto il ruolo di regista. Il suo ottimo tiro da fuori e le capacità di inserimento ne fanno una mezz’ala ideale per il gioco di Allegri, inoltre la sua forza fisica (1,86 m di altezza) e la sua personalità, lo rendono utile anche in fase interdittoria. In pratica il prototipo del centrocampista moderno, duttile e utilizzabile quindi in tutti i ruoli del centrocampo, giovane (e quindi poco costoso dato lo stipendio di 240 mila euro l’anno) e soprattutto a costo 0.

SOSPIRO DI SOLLIEVO – Il mercato singhiozzante del Milan, fatto di tanti nomi che, però, puntualmente vanno ad indossare maglie di altre squadre, sembra aver tirato un sospiro di sollievo: se con l’arrivo di Rami e il ritrovato Bonera la difesa sembra poter reggere da qui a fine stagione, in zona trequarti  l’arrivo di Honda toglierà non poche castagne dal fuoco ai rossoneri, specialmente per quanto riguarda la costruzione del gioco. I problemi enormi a livello di centrocampo, dove Galliani doveva per forza di cose inventarsi qualcosa, potrebbero essere messi in soffitta se il giovane Bryan continuerà cosi, mandando in pensione qualcuno nella retroguardia rossonera.

Luca Porfido

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