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Per il 2014 tutti via, dall’Euro a Napolitano. Firmato: Beppe Grillo
ATTACCO A NAPOLITANO – Il contro-discorso di Beppe Grillo, nell’ultimo giorno dell’anno, parte come da copione con un attacco al presidente Giorgio Napolitano. Grillo lo invita a dimettersi come fece Francesco Cossiga, prima di subire la messa in stato d’accusa. Il leader del M5S, ribadisce che non esiterà a chiedere l’impeachment, senza però entrare nei dettagli sul come potrà raccogliere i consensi dei 2/3 del Parlamento. Beppe Grillo smentisce che il suo sia un messaggio contrapposto a quello di Napolitano. ” Io li ho sempre fatti questi discorsi di fine anno– spiega l’ex comico- …Oggi è lui che si sovrappone ad una voce popolare“.
Polemico con gli italiani, ai quali chiede ironicamente se ” Vi va bene così? “. In questo caso, accusa Grillo “..se siete collusi con questo sistema, non vi lamentate . ..Non ho chiesto il voto- continua- ho chiesto di partecipare al progetto“.
LE LOBBIES – Difende l’operato dei parlamentari pentastellati. Persone oneste e senza secondi fini, dice, e ricorda la rinuncia ai rimborsi elettorali. La lotta contro le lobby: ” In Parlamento comandano le lobby, i partiti nominano solo delle teste di legno che obbediscono agli ordini – dichiara Beppe Grillo – I lobbisti si chiamano tra gli altri De Benedetti, Caltagirone, Berlusconi, Benetton, guardate i loro patrimoni e capirete che per loro la crisi di questi anni non è mai esistita, anzi è stata una grande opportunità. Un lobbista finito in galera, Ligresti, era persino in rapporti stretti con la Cancellieri, ministro della Giustizia “
COSTITUZIONE VS CONSULTA – Beppe Grillo è orgoglioso della “salita sui tetti” per difendere l’ articolo 138 della Costituzione. Poi però bacchetta duramente la Consulta, che considera inutile : “..andrebbe abolita, è un organo politico…Mio figlio che ha cinque anni ne capisce di più“. Rilancia proponendo una sorta di Corte Costituzionale dei cittadini, i cui componenti dovrebbero essere appunto dei comuni cittadini, estratti a sorte.
EUROPA – Passa poi al primo traguardo di questo 2014, le elezioni europee: ” Il Movimento cinque stelle parteciperà per vincerle, per ridare all’Italia un ruolo centrale in Europa. Le politiche economiche europee sono contro gli interessi nazionali, dettate dagli interessi tedeschi, le ricontratteremo e se necessario disdetteremo accordi firmati da altri governi . Ribadisce l’intenzione di proporre un referendum sull’euro e pronto ad uscirne se fosse necessario, ma anche in questo caso non si spiega come superare il divieto costituzionale che lo inibisce per i trattati internazionali .
Giuseppe Folchini