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Pagelle Cagliari-Napoli 1-1: Nainggolan top player, Maggio distratto

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Radja Nainggolan,centrocampista del Cagliari

Cagliari-Napoli finisce 1-1. Match equilibrato, con diverse occasioni da ambo le parti, combattuto dal primo all’ultimo minuto con grande intensità. I rossoblu, bravi a trovare subito la rete con Nenè, hanno poi contenuto bene gli attaccanti partenopei, che hanno trovato pochissimi spazi per provare la conclusione. I padroni di casa, al sesto risultato utile consecutivo, si attestano a metà classifica, mentre i napoletani continuano a soffrire amnesie difensive che rischiano di compromettere il cammino in chiave scudetto.

LE PAGELLE DI CAGLIARI-NAPOLI 1-1

CAGLIARI

AVRAMOV 6 – Pronto in ogni occasione, sicuro e carismatico. Sarà difficile per chiunque togliergli il posto.

PISANO 6,5 – Argina al meglio Callejón, Insigne e Mertens. Prestazione senza sbavature, sia sulla fascia destra che sull’out sinistro.

ASTORI 6,5 – Si improvvisa terzino e assist man con una grande giocata  in occasione del gol del vantaggio sardo. Provoca il rigore del Napoli, ma non poteva fare molto di più.

DEL FABRO 6 – Sei, sulla fiducia. Inizia timidamente, cresce nel secondo tempo. Ha 18 anni e molto talento, può diventare un grande difensore.

AVELAR 5,5 – Perché lui e non Murru? In fase di spinta si rende sempre pericoloso, ma in copertura lascia troppi spazi. (dal 46′ EKDAL 6,5 – Qualità e quantità, lo svedese è in netta crescita).

DESSENA 7 – Ovunque lo metti, mediana o difesa che sia, corre e combatte come se avesse sei polmoni.

CONTI 6,5 – Ordine e precisione in cabina di regia, come sempre. Per una volta evita di farsi ammonire, evento raro.

NAINGGOLAN 7,5 ( IL MIGLIORE) – Ora si può dire: il belga è un top player. Recupera un’infinità di palloni, costruisce tanto e conclude a rete pericolosamente diverse volte. Chiunque lo acquisterà a gennaio farà un’affare.

COSSU 6,5 – L’unico della squadra ad avere la qualità necessaria per innescare al meglio le punte (dall’ 85′ – IBRAIMI S.V).

L'esultanza di Nenè dopo il gol

Cagliari-Napoli: l’esultanza di Nenè dopo il gol

NENÈ 7 – Ammonizione, gol e infortunio: tutto in 13 minuti. In grande crescita, aveva bisogno solo di un po’ di fiducia in più (dal 13′ PINILLA 6 – Non si vede tanto, ma è sempre in agguato. Bello il colpo di testa nel finale che si spegne di poco a lato).

SAU 5,5 – Non sfrutta come potrebbe gli spazi concessi dalla retroguardia napoletana.

LOPEZ 7 – Il Cagliari è una squadra grintosa, non molla un pallone. Sotto quest’aspetto l’allenatore uruguaiano ha tanti meriti.

NAPOLI

REINA 6 – Sfortunato. Esce alla fine del primo tempo per l’ennesima noia muscolare (dal 48′ RAFAEL 6 – Non fa rimpiangere il portiere spagnolo).

MAGGIO 4,5 ( IL PEGGIORE) – Un disastro. Combina un pastrocchio che costa il gol di Nenè, si fa sorprendere spesso sulla sua fascia, non offre un apporto sufficiente in fase offensiva. Involuto.

FERNANDEZ-ALBIOL 6 – Prestazione ordinata senza sbavature per la coppia difensiva del Napoli.

REVEILLERE 6 – Svolge il compitino, senza fare niente di più.

BEHRAMI 6,5 – Corre tanto e recupera tanti palloni. Un giocatore fondamentale per questo Napoli.

DZEMAILI 5,5 – Si sacrifica molto in copertura, ma è assente in fase di costruzione.

INSIGNE 5.5 – Troppo lezioso in alcune occasioni, poco incisivo sottoporta. Non segna in campionato da una vita,  non è un caso (dal 71′ MERTENS 6,5 – Meglio, molto meglio del fantasista napoletano. Panchinaro di lusso, meriterebbe più spazio).

PANDEV 6 – Si procura il rigore, prova in ogni modo a rendersi pericoloso, ma non vive una delle sue giornate migliori. (dall’82’-  ZAPATA  S.V)

CALLEJON 6,5 – La prodezza balistica del secondo tempo, vanificata dal fuorigioco di Pandev, è da fenomeno. La sorpresa più bella del Napoli di Benitez.

HIGUAIN 7 – Centravanti, trequartista, all’occorrenza anche ala. Un campione e un esempio da seguire per il suo spirito di sacrificio.

BENITEZ 5 – Il suo Napoli ha due grandi difetti: la fragilità difensiva e l’incapacità di adattarsi in alcuni caso alle esigenze del match. Quando colmerà questi due limiti, potrà lottare per il titolo, ora come ora, no.

Antonio Casu (@antoniocasu_)

 

 

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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