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Caos Lt Sport, sospese le trasmissioni sul digitale terrestre
LT TELEVISIONI revoca la partnership con la società Sitcom Media relativa alla fornitura del palinsesto dei canali Sport Uno, Sport Due e Sport Tre e per la distribuzione sui canali 60, 61, 62 del digitale terrestre. Comunica inoltre di avere conseguentemente revocato l’utilizzo dei propri marchi e brand.
La decisione giunge quale inevitabile conseguenza del provvedimento emesso del Tribunale di Milano a favore della società PRS che preclude di fatto qualsiasi accordo relativo allo sviluppo di attività editoriali legate agli LCN 60, 61 e 62.Informa inoltre che i propri canali SPORT LT UNO, SPORT LT DUE e SPORT LT TRE proseguono regolarmente le trasmissioni con diffusione in chiaro su satellite (canali 44, 45 e 46 TIVUSAT) ed in video streaming gratuito su web grazie alla piattaforma www.italiasmart.tv o scaricando le app. gratuite su tablet e smartphone.
Con questo comunicato Lt Multimedia, gruppo televisivo possessore dei tre canali LT Sport, ha annunciato la sospensione dei programmi sul digitale terrestre. Un ennesimo colpo duro da digerire per quella che può essere considerata l’erede di Sportitalia, il canale sportivo andato in “pensione” lo scorso primo novembre, lasciando le proprie frequenze alla nuova tv che tra i propri canali può annoverare Leonardo, Marcopolo ed Alice. La sospensione dei canali viene ribadita anche in televisione, dato che al posto della programmazione una scritta a sfondo blu spiega che “in conseguenza del provvedimento emesso dal Tribunale di Milano, Sitcom Media rinuncia alle attività editoriali sui canali 60, 61 e 62 del Digitale Terrestre“. Sitcom Media è il ramo aziendale del gruppo, specializzato nell’ideazione, nello sviluppo e nella distribuzione di format, tecnologie e prodotti multimediali, destinati agli utilizzatori delle nuove piattaforme digitali. E’ stato risolto quindi un contenzioso per le frequenze dei canali tra le due società. Ma questa è l’ultima disavventura capitata dall’ex Sportitalia, da mesi ormai nell’occhio del ciclone.
UNA CHIUSURA POLEMICA – Lo scorso primo novembre Sportitalia cessò di trasmettere dando spazio ad Lt Sport. Ciò che destò scalpore al momento della “morte” televisiva del canale, furono le voci riguardo presunti licenziamenti di circa 70 lavoratori tra giornalisti, cameraman e tecnici, che in quei giorni effettuarono a grande maggioranza uno sciopero contro la proprietà rea di non essere stata chiara sul futuro lavorativo di molti dipendenti. Ma non tutti si unirono alla protesta, visto che il famoso conduttore Michele Criscitiello, il collega Alfredo Pedullà e pochi altri, pochi giorni dopo passarono alla neonata Lt. Un passaggio già anticipato da Criscitiello nell’ultima puntata di “Solo Calcio”, famoso programma di punta dell’emittente, in cui egli, durante un lungo intervento durato quasi 7 minuti, promise che “non cambierà nulla, solo il nome”. Il problema è che a distanza di un mese e mezzo non è proprio così
“LAVORI IN CORSO” – Già, perchè durante questo primo periodo di programmazione sono parse tante le differenze qualitative tra gli studi della vecchia Sportitalia e quelli della nascente Lt. Il passaggio degli studi di Milano a quelli di Roma non è apparso assolutamente inosservato agli occhi dei telespettatori: spazi troppo piccoli, scenografie molto povere e mediocri, insomma qualitativamente parlando si ha l’impressione di una “retrocessione” da Sportitalia.
Il blocco della visione dei canali sul digitale terrestre è un altro durissimo colpo alla breve “vita” di Lt Sport, sempre più nell’occhio del ciclone. Saprà risollevarsi nei prossimi mesi?
Enrico Cunego
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