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Napoli, gli scudetti si vincono con una difesa impenetrabile | Faccia a Faccia

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Federico Fernandez, difensore del Napoli

Macchina da guerra in attacco, vulnerabile, anche troppo, in difesa: il primo Napoli targato Rafa Benitez è così, senza mezze misure. Trentacinque gol fatti in sedici giornate (secondo miglior attacco in campionato), diciannove subiti: numeri da squadra di vertice, indubbiamente da primi tre posti, ma non da scudetto.

I TENORI NON BASTANO – I partenopei hanno mostrato finora di esser maturati profondamente rispetto alla scorsa stagione, l’arrivo di Benitez ha regalato esperienza ed un profilo internazionale che ha portato la squadra ad un passo dalla qualificazione agli ottavi in Champions League, nonostante il girone in cui era inserito fosse di gran lunga il più ostico del tabellone, però manca ancora qualcosa. Il mercato di quest’estate ha portato all’ombra del Vesuvio tanta qualità in avanti, i vari Higuain, Mertens, Pandev, Hamsik, Insigne e Callejón segnano gol a raffica, anche contro l’avversario più difficile, ma in difesa la qualità non è la stessa.

Rafael Benitez, allenatore del Napoli

Rafael Benitez, allenatore del Napoli

UN ATTEGGIAMENTO SPREGIUDICATO – È colpa, per molti versi, degli uomini messi in campo, inadeguati in alcuni casi ad un progetto così ambizioso (vedasi Fernandez e Britos), per altri è un problema di modulo, con molti difensori ormai abituati da diversi anni alla difesa a 3 (soprattutto gli esterni), e incapaci di adattarsi al meglio al nuovo schieramento tattico a quattro. E poi c’è una questione legata al modulo stesso: il 4-2-3-1 di Benitez è apparso in alcune occasioni troppo spregiudicato, efficace in zona gol ma pericoloso in copertura, più adatto alla Liga spagnola che alla Serie A italiana. I due mediani di centrocampo (Inler, Behrami o Dzemaili) hanno sulle spalle un lavoro immenso da svolgere, se gli esterni d’attacco giocano troppo alti concedere spazi ai contropiedi avversari è una naturale conseguenza.

GLI SCUDETTI SI VINCONO IN DIFESA – Tutti questi aspetti sono migliorabili nel tempo, ma nell’immediato limitano il potenziale di una squadra che vuole primeggiare in Italia. Gli scudetti si vincono con difese impenetrabili, le statistiche degli ultimi anni dimostrano che chi arriva al titolo ha quasi sempre la miglior difesa del torneo, e la stagione in corso non fa eccezione. La Juventus, attualmente prima con otto punti di vantaggio sul Napoli, ha subito solo dieci gol (nove in meno rispetto ai partenopei), la porta di Buffon è inviolata da 730 minuti, un’infinità, mentre la Roma, seconda, ne ha subiti ancora meno, sette. A questo si aggiunga la superiorità mostrata da bianconeri e giallorossi negli scontri diretti con i campani (sconfitti nettamente in entrambi), e l’esito è chiaro: gli scudetti si vincono in provincia con i successi risicati e subendo un gol in meno rispetto all’avversario, il Napoli non ha ancora fatto questo salto di qualità e lo scudetto rimarrà solo un miraggio. Per quest’anno almeno.

Antonio Casu (@antoniocasu_)

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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