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Tecnologia: un palazzo, Rubik e un maxi rompicapo
Nel pieno centro di Linz, in Austria, un imponente palazzo di vetro, sede dell’Università dell’Arte dell’Industria e del Design, è diventato nel giro di pochi giorni un’attrazione turistica che attrae ogni giorno sempre più gente. All’apparenza non ha nulla di inconsueto ma basta aspettare il tramonto per cambiare totalmente idea. Ogni singola facciata della struttura prende la forma, e soprattutto i colori, di un lato del magico cubo inventato dal professore di architettura Rubik nel lontano 1974.
Come è possibile? Chiediamolo a Javier Lloret studente nella stessa università ed ideatore del cubo di Rubik più grande del mondo. Su ogni finestra della struttura è stato installato un set di luci controllate da un programma installato sul laptop del ragazzo. A sua volta il programma è guidato da un cubo, questa volta dalle dimensioni normali, che Javier tiene in mano e che grazie alle traslazioni che imprime, gestisce il colore delle luci che cambiano a loro volta. Una trovata geniale che proietta nel ventunesimo secolo un giocattolo che, nonostante abbia venduto oltre 380 milioni di pezzi è stato progettato quasi quarant’anni fa.
Fabio Pengo