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Il Cagliari come Rocky Balboa: uno specialista delle rimonte last minute
Un pugno, due tre: montanti dritti in faccia, in grado di stendere chiunque. Chiunque, ma non Rocky Balboa, che incassa i colpi dell’avversario, senza mai andare al tappetto, per poi riprendersi all’improvviso, mettendo ko chi ha davanti all’ultima ripresa. Il personaggio cinematografico creato da Sylvester Stallone ricorda tanto il Cagliari degli ultimi tempi, spesso in svantaggio di uno, due gol nei primi tempi, ma capace di esaltarsi negli ultimi minuti, quando sta per suonare il gong.
UNA SQUADRA CHE NON MUORE MAI – Numeri alla mano, nove dei diciotto punti conquistati finora sono arrivati nei sette minuti finali. A questi si aggiungono il gol di Daniele Conti nel primo minuto di recupero del secondo tempo contro la Sampdoria, seguito poi dalla clamorosa papera di Agazzi su De Silvestri, e la rete della speranza dello stesso capitano a Verona, in quel caso però insufficiente per completare la rimonta. Nove gol complessivi intorno alla zona Cesarini, numeri di una squadra che non molla mai, nonostante i limiti evidenti di una rosa incompleta.
CARISMA E COMPATTEZZA – Due i protagonisti chiave di buona parte delle rimonte sarde: Daniele Conti e Radja Nainggolan. Il romano e il belga sono i giocatori con più carisma nel Cagliari di questa stagione, capaci di iniettare in ogni momento grinta e carattere ad una squadra compatta, plasmata da anni di esperienza ed un modulo consolidato. A questi si aggiungono i gol di Pinilla, al quale manca solo un po’ di continuità per essere un top player, e, nelle ultime settimane, il ritorno ad alti livelli di Marco Sau, decisivo con Sassuolo e Genoa.
ALCUNE VALIDE ALTERNATIVE – Importanti inoltre le alternative in panchina sulle quali può contare mister Lopez: Cossu non ha più la gamba di un tempo, ma riesce ancora a dare alla squadra un cambio di marcia importante nei momenti chiave dell’incontro, Ibraimi esprime a sprazzi un ottimo talento, mentre Nenè, se sentirà la fiducia del gruppo, potrà crescere e tornare ai livelli che l’hanno consacrato negli anni portoghesi.
AZZERARE I BLACK OUT – Quello che manca è un po’ di continuità e maggiore concentrazione nell’arco di tutto l’incontro: i black out mostrati spesso nei primi tempi sono pecche che possono risultare fatali, i finali al cardiopalma non potranno bastare per arrivare tranquilli a fine stagione. Se il Cagliari saprà maturare in questo senso la salvezza sarà un obiettivo pienamente alla portata, e a quel punto non sarebbe utopistico ambire anche a qualcosa in più.
Antonio Casu (@antoniocasu_)