Calcio Estero
Premier League: Top & Flop della 15a giornata
Va in archivio un’altra giornata in Premier League, con il suo carico di rivelazioni e delusioni. Come al solito, ecco il podio dei migliori e quello dei peggiori:
TOP THREE
Pablo Osvaldo (Southampton): Dopo un letargo di oltre 2 mesi sembra che il centravanti italo-argentino si sia finalmente svegliato. Mercoledì l’inutile rete nella sconfitta con i Villans, sabato una pennellata all’incrocio dei pali per impattare la sfida con il Manchester City. Un gesto tecnico “alla Del Piero” che gli ha fatto guadagnare la standing ovation di tutto il St. Mary’s Stadium. Rinato: VOTO 7
Luis Suarez (Liverpool): Guadagnatosi in settimana il primato nella classifica cannonieri a suon di reti, l’attaccante dei Reds recita nuovamente la parte del protagonista contro il West Ham.
Un gol e due autoreti provocate per il “Pistolero”, tornato a tutti gli effetti leader di una squadra che, nonostante i troppi passi falsi in trasferta, si trova ancora a soli 5 punti dalla vetta. Sono ormai lontani i mesi estivi, dove il “mal di pancia” del bomber uruguagio – causato dalle attenzioni dell’Arsenal – sembrava dovesse portarlo lontano da Liverpool e dal cuore dei tifosi della Kop. Arma Letale: VOTO 7,5
Cheik Tiotè (Newcastle): Nei Magpies che sbancano l’Old Trafford spicca la prova del mediano classe ’86. Nel primo tempo contrasta con convinzione tutte le maglie rosse che gli capitano a tiro, recupera un’infinità di palloni e cerca più di una volta la via della rete, con poca fortuna. Il suo pressing è tale da costringere i mediani avversari a cercare sempre il lancio lungo per servire Van Persie o Hernandez. Cala leggermente di intensità nella ripresa, ma si guadagna definitivamente la palma di Man of the Match andando a immolarsi su una girata di Evans nell’area piccola. Frangiflutti: Voto 8
FLOP THREE
Petr Cech (Chelsea): Doppia uscita a vuoto al Britannia Stadium. Quella del portiere ceco su calcio d’angolo causa la rete dell’1 a 1, dopo che l’ottimo Schurrle – unico Blues a salvarsi – aveva sbloccato il match; quella del Chelsea – sconfitto dallo Stoke per 3 a 2 – costa invece agli uomini di Mourinho l’aggancio al secondo posto ad opera del Liverpool. L’estremo difensore del Chelsea non è nuovo, purtroppo, ad infortuni del genere: i palloni alti sembrano infatti essere il suo tallone d’Achille. Questi errori, seppur grossolani, sono in ogni caso le uniche macchie di una carriera comunque ottima. Recidivo: VOTO 5
David Moyes (Manchester United): Contro il Newcastle arriva la seconda sconfitta interna consecutiva per lo United, e il peso del paragone con i 27 anni di gestione Ferguson preme sempre più contro l’ex tecnico dell’Everton, incapace di dare ai Red Devils una continuità di risultati e gioco convincente.
L’erede scelto da Sir Alex non ha ancora trovato una formazione affidabile e continua a ruotare uomini e moduli, con una velocità tale da mettere in confusione i giocatori stessi. Il sintomo più evidente del momento di caos che vige all’Old Trafford sono proprio i calciatori utilizzati: 26 – in 15 giornate – , contro i 25 schierati durante tutto l’anno scorso dall’illustre predecessore. Confusionario: VOTO:4,5
Difese di Liverpool e West Ham: Quattro autoreti, in una sola partita, sono uno “spettacolo” a cui raramente si assiste. Questo tragicomico show è andato in scena ad Anfield, dove gli incolpevoli Jääskeläinen e Mignolet si sono visti impallinare ripetutamente dal “fuoco amico”. Prima è stato Demel a ribattere in rete un tiro di Suarez deviato dal portiere finlandese, poi Collins ha raddoppiato per i padroni di casa correggendo in acrobazia un sinistro sbilenco di Sakho. Di Skrtel il terzo autogol, con una goffa spaccata a spiazzare l’estremo difensore belga. Chiude il conto una sfortunata deviazione di O’Brien sull’ennesima conclusione di Suarez. Harakiri: VOTO 4
Simone Viscardi