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Delio Rossi e l’arringa difensiva dell’avvocato Allegri

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Massimiliano Allegri, allenatore del Milan

Settima puntata de “Gli sfigati del lunedì”, l’irriverente rubrica targata SportCafe24. Protagonisti di oggi Massimiliano Allegri, soddisfattissimo dopo l’importante pareggio di Verona, e Delio Rossi, che prende schiaffi da un suo omonimo in un duello rusticano senza precedenti. Ma andiamo con ordine!

Nessun problema, è tutto ok!

LA NONCHALANCE DEL CONTE MAXMassimiliano Allegri, un uomo in bilico, allenatore senza panchina e avvocato delle cause perse. Al Milan insomma tira aria di tempesta, ma l’ex Cagliari resta tranquillo e non si scompone. I rossoneri pareggiano  0-0 in casa della corazzata Chievo, ultima in classifica, ma non ci sono problemi, lui non ha colpe: “Io guardo la partita” – dice – i ragazzi hanno fatto una buona gara e hanno concesso poco; abbiamo sbagliato qualche gol. (…) E rincara la dose: “Io vedo quello che la squadra sta facendo. Ha disputato una buona partita, ha creato diverse palle gol. E poi non era facile segnare contro un Chievo chiuso nella sua metà campo”. Che arringa difensiva impugnabile! Perry Mason non avrebbe saputo fare di meglio! Allegri si tiene stretto un punto prezioso e guarda avanti, la salvezza è possibile, perché drammatizzare? In verità il Milan cola a picco e in società la notte dei lunghi coltelli si avvicina, ma lui sorride, i ragazzi stanno facendo bene!

Contento lui…

Delio Rossi e Fiorentina, un rapporto idilliaco

Delio Rossi e la Fiorentina, un rapporto idilliaco

ROSSI CONTRO ROSSIIl tecnico dei milanesi non è l’unico a  passarsela male in questo momento. In questo caso si parla di Delio Rossi, allenatore della Sampdoria penultima in classifica. Tornato ieri a Firenze, città in cui l’ex allenatore della Viola è ricordato con grandissimo piacere (ehm…), soprattutto dopo la scazzottata in panchina con Ljajic, degna del Bud Spencer dei giorni migliori, Delio le ha prese ancora, perdendo tre punti e probabilmente il posto. Sconfitto per 2-1 dalla Viola, Rossi è stato punito dal suo omonimo Giuseppe, che ha prima sviolinato dolcemente nella realizzazione di un calcio di rigore, e ha poi tirato pochi minuti dopo uno schiaffo tremendo da fuori area, un tiro meraviglioso imparabile per qualunque portiere. Due capolavori, due sberle che finiscono in fondo al sacco e dritti in faccia al povero Delio, che esce dal Franchi a testa china e tra i fischi di chi qualche anno fa lo osannava. Ora è a rischio esonero, e il presidente Garrone, per risolvere i problemi della retroguardia, pensa a Zeman, tecnico notoriamente difensivista (mmm…). Che disastro!

Ahi ahi, fatal Fiorenza!

Antonio Casu (@antoniocasu_)

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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