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Juventus contro Napoli: Conte contro Benitez

Antonio Conte, allenatore della Juventus

Antonio Conte, allenatore della Juventus

Confrontarmi con un tecnico come Benitez sarà per me un grande motivo di stimolo“. Fu detto in un’intervista alcuni mesi fa, fu detto da Antonio Conte. Il tecnico della Juventus così cercò di dare e darsi stimoli, nel preview di una stagione difficile. Tra poco più di 48 ore i due mister di Napoli e Juve saranno uno di fronte all’altro, a guidare i propri giocatori nel big match della 12ma giornata di Serie A.

ALLA PARI – Due grandi tecnici, tanto simili e tanto diversi. L’uno guida i bianconeri oramai da più di due stagioni, l’altro è appena arrivato ai piedi del Vesuvio ed è già entrato di diritto nel cuore dei napoletani. Conte ha racimolato finora 9 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Esattamente lo stesso cammino del tecnico spagnolo. I due arrivano allo scontro diretto con lo stesso numero di punti, e soprattutto con lo stesso obiettivo: vincere. Tre punti più su c’è la Roma di Garcia e soprattutto per la Juventus è vietato fare passi falsi.

NAPOLI ESPLODE, TORINO SPERA – L’entusiasmo generale non è allo stesso livello. La cura Benitez ha portato 12 vittorie in 15 gare (Champions compresa) e un cammino europeo di tutto rispetto. Insomma, il Napoli vola verso il sogno Scudetto sulle ali dell’entusiasmo. La Juve invece è reduce da due annate sontuose. Vincere il terzo Scudetto di fila sarà dura e i sintomi di un calo psico-fisico ci sono stati, specie in avvio di stagione. Ora Conte sembra aver tirato tutti in riga e ritrovato una certa quadratura del cerchio. E domenica c’è la prova del nove…

LO STILE CONTE – Ma quali sono le caratteristiche principali dei due generali? Antonio Conte arrivò alla Juventis con la falsa fama di integralista, spazzata via da un anno fatto di innovazioni e cambiamenti. Partito col 4-2-4, passò prima al 4-3-3 e poi al 3-5-2. Bravo tatticamente e nei fondamentali, vanta grandi maestri quali Sacchi e Trapattoni. E’ uno fra i migliori motivation coach. L‘intensità, il senso del sacrificio e l’abnegazione dei suoi uomini lo dimostra chiaramente. Attualmente, alterna il 4-3-2-1 al 3-5-2. Fa degli inserimenti dei centrocampisti, del gioco ragionato in difesa e delle incursioni sugli esterni le proprie armi migliori.

LO STILE DI RAFA – Rafa risponde al tecnico della Juventus con quel che può. Vale a dire un palmares stratosferico, stracolmo di trofei nazionali e internazionali. Uno dei tecnici più titolati d’Europa, di grande fama, esperienza e carisma. Ha bisogno di avere determinati presupposti, per garantire certi tipi di risultati. De Laurentis glieli ha dati tutti, concedendogli gli acquisti più desiderati. Gioca con un amato e consolidato 4-2-3-1, fatto di gioco veloce e palla a terra, trequartisti rapidi e fantasiosi e un attaccante di razza in avanti (Higuain per esempio). Fa della padronanza di gioco, della rapidità di manovra e dei movimenti offensivi, continui e confusionari, le sue armi principali. Anche quest’anno e anche contro la Juve adotterà il 4-2-3-1.

Antonio Fioretto

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