Cinema
Muse Live At Rome Olympic Stadium: il 12 novembre al cinema
Si intitola Live at Rome Olympic Stadium, è un film-concerto che arriverà nei cinema supportato da una tecnologia video, la 4K Ultra High Definition, caratterizzata da una risoluzione di 8,8 milioni di pixel, ossia quattro volte superiore gli standard attuali di una normale proiezione HD in sala. Per la registrazione di questo show sono state utilizzate 16 camere 4K, in modo da poter catturare tutti i dettagli, tutto l’entusiasmo del pubblico e il trio originario di Teignmouth, nel Devon.
Ecco alcune risposte a delle domande fatte a Matthew Bellamy:
I Muse e il cinema. Un rapporto già delineato grazie alle partecipazioni in varie colonne sonore, la saga di Twilight in primis, ma che ora si rafforza in maniera decisiva. Quali sono le sue sensazioni in merito?
“Nulla di paragonabile con tutto quello che è avvenuto prima. Essere protagonisti di un progetto così ambizioso, innovativo e per certi versi storico, non può che irradiarti di vibrazioni positive. Eravamo molto soddisfatti dopo il concerto all’Olimpico. Lo siamo stati ancora di più dopo aver rivisto tutto in video”.
Avevate già registrato altre date del tour con la risoluzione 4K prima di quella di Roma?
“No, è stata la prima. Visti i risultati, da un punto di vista musicale, della risposta e partecipazione del pubblico e ovviamente della resa tecnica dello show, è rimasta anche l’unica. Quando abbiamo visionato il girato siamo rimasti talmente soddisfatti che non c’è stato bisogno di altre repliche”.
Perché fra tante città visitate in tour la scelta è ricaduta proprio su Roma?
“Eravamo veramente contenti di poter tornare a suonare a Roma. Non ci suonavamo da molto tempo – l’ultimo concerto dei Muse nella Capitale risaliva infatti a ben sette anni fa, più precisamente all’1 dicembre 2006 al PalaLottomatica, per il tour di Black holes and revelations – e il pubblico attraverso i vari forum e social network caldeggiava fortemente un nostro ritorno. Negli ultimi anni abbiamo suonato prevalentemente negli stadi, in Italia a San Siro (8 giugno 2010) fu un successo, così abbiamo deciso di affittare l’Olimpico. Anche se tutti intorno a noi, dal nostro management all’agenzia che ci organizza i tour, erano alquanto scettici. ‘È un grosso rischio fare un concerto del genere a Roma. Potrebbe non funzionare’, ci dicevano. Noi siamo andati avanti per la nostra strada e abbiamo confermato la data. Per fortuna la prevendita è andata talmente bene che si sono dovuti ricredere. È stata davvero una bella sensazione”.
Come siete entrati in contatto con questa nuova tecnologia video?
“Ce l’ha consigliata Matt Askem, il regista del concerto, che già aveva lavorato con noi in passato, in Hullabaloo: live at Le Zenith, Paris e HAARP. Mi ha subito stuzzicato l’idea di presentare in anteprima di qualche mese rispetto all’industria del cinema un nuovo standard qualitativo dell’immagine digitale concepito per le grandi sale. Poi quando l’ho vista all’opera mi ha onestamente impressionato. Soprattutto per la definizione dei dettagli: i singoli volti del pubblico, alcune parti della scenografia o degli strumenti. Più reale della realtà. Il tutto è sbalorditivo per una tecnologia in due dimensioni, quindi senza dover ricorrere a occhialetti o altro”.
Quanto influisce la tecnologia nell’immaginario dei Muse? Sia da un punto di vista tecnico (registrazione, concerti) che evocativo, d’ispirazione…
“Venti anni fa siamo partiti in maniera semplice (chitarra, basso, batteria e piano) e poi abbiamo incorporato nel corso della nostra carriera elementi tecnologici, sia analogici che digitali. Quello che mi interessa è mantenere un equilibrio. Un suono organico. La tecnologia in fase di esecuzione o post-produzione ben venga ma deve essere sempre vincolata a un’idea ben precisa, un obiettivo. Uno strumento utile come altri, non la risposta a tutti problemi”.
Caratteristiche tecniche del film Muse – Live At Rome Olympic Stadium:
Titolo originale: Muse – Live at Rome Olympic Stadium
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Italia
Anno: 2013
Durata: 160 min
Genere: musicale
Regia: Matt Askem
Casa di produzione: Serpent Production
Luca Parenti