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Roma, il record di Garcia si ferma a 10: non è “solo” un passo falso

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Rudi Garcia, allenatore della Roma
Roma: Francesco Totti e Gervinho

Roma: Francesco Totti e Gervinho

Il Barcellona ha fatto meglio. Occhio. Il Barcellona. Quello degli extraterrestri, dei canterani più bravi del mondo. E scusate se è poco. Meglio della Roma di Rudy Garcia, al momento, ci sono solo i blaugrana. Il capolavoro della squadra capitolina è sotto gli occhi di tutti e porta la firma di un allenatore sconosciuto ai più, che sta prendendosi di diritto il palcoscenico europeo. Allo stesso tempo, dopo aver stabilito il record di vittorie in Serie A (10), è arrivato ieri sera il primo pareggio della stagione contro il Torino di un Cerci in formissima. E’ evidente che una singola gara non possa diventare un fattore, nè tantomeno che l’ 1-1 di ieri sia una prova di un eventuale calo di Totti (o De Rossi) e compagni. Eppure, diverse prove portano a pensare che quello di ieri non è un semplice passo falso…

TRE INDIZI FANNO UNA PROVA – Per prima cosa, nelle gare precedenti si erano viste delle preoccupanti avvisaglie che vedevano la Roma meno brillante e incisiva. Contemporaneamente, la squadra di Garcia è stata fin qui obiettivamente fortunata. Le gare contro Napoli, Inter, Chievo e Udinese sono in tal senso emblematiche, così come i dati statistici che vedono i giallorossi aver subito ben 9 legni a favore. Non è difficile immaginare cosa sarebbe accaduto se fossero stati tutti gol, invece che pali e traverse. Tuttavia, la prova più schiacciante, se di prova si può parlare, è data dal gioco. Un catenaccio atipico, fatto di una difesa impenetrabile, ripartenze ragionate e una dannata concretezza sottoporta. Garcia ha creato un meccanismo bello e cinico, ma di certo con un gioco tutt’altro che bello e pensato.

UN CAMMINO PERFETTO – Detto questo, nessuno si azzardi a toglier meriti alla Lupa e al suo coach. Le dieci vittorie consecutive parlano da sole. Senza contare che le squadre di calcio si creano la fortuna da sole, in campo, nei novanta minuti di gioco. E’ un dato di fatto che gli uomini di Garcia abbiano dimostrato grande abnegazione e un’eccelsa disponibilità, combinate a un immenso senso del sacrificio. Si vince attaccando in sette e difendendo in undici. Anche con gli infortuni di Totti e Gervinho (disponibile dalla prossima), l’undici della capitale ha saputo raccogliere 7 punti su 9. Insomma, non è possibile fare alcun processo. Il dubbio amletico resta: questa Roma è da Scudetto e un semplice fuoco di paglia?

Antonio Fioretto

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