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La B gioca a “Guardie e ladri”: arresti ed evasioni di novembre

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Khouma Babacar, attaccante del Modena
Tavano tra le meraviglie di serie B

Tavano tra le meraviglie di serie B

“Alt, sono il primo di novembre e devo arrestarvi”: è questo, seppur ironicamente, il messaggio che il nuovo mese ha lanciato alle prime della classe del campionato di B, bloccate e fermate da piccoli carabinieri capaci di sgambettare l’intero gruppo di testa. A partire dalla Virtus Lanciano, caduta nel primo posticipo della serata in quel di Modena. Doveva arrivare, era chiaro. Gli abruzzesi, come lecito attendersi, non hanno allestito una compagine in sede di mercato pronta a lottare per restare in prima fila, quanto per conservare la categoria ancora tramite il duro lavoro e il bel gioco intrapreso da un allenatore con tante idee, quale Baroni, pronto ad accettare tranquillamente il k.o, analizzando lucidamente una gara aperta e giocata discretamente bene dai frentani, incappati contro il tornado Babacar, andato a segno però dopo un fallo di mano e un fuorigioco nella stessa azione. Azione su cui il tecnico ospite, saggiamente, evita polemiche di ogni tipo: “perché ci può stare, l’errore è umano”. E perdere contro i canarini, cinici e freddi in casa, non è un delitto per una squadra che aveva costruito una striscia di undici risultati utili consecutivi, perdendo solo oggi la propria imbattibilità. Il bomber scuola Fiorentina cresce sempre più, è un fenomeno. Si era perso negli anni, classificandosi tra le eterne promesse: questo è l’ultimo anno in cui può dimostrare davvero qualcosa e i presupposti sono tutti d’oro. Ha mezzi e qualità impressionanti, sfruttarli a pieno vorrà dire sbocciare definitivamente grazie ad un’esplosività magnifica.

Che non ha, però, fatto crollare il primato in classifica grazie al secondo arresto di giornata: questa volta il carabiniere viene dalla Puglia ed ha la maglia del Bari cucita sul petto. Ad esser fermato, seppur con tante titubanze, è un Empoli che ha sciupato la grossa occasione del sorpasso, fallendo troppo sotto porta dopo aver condotto dal 10′ grazie al tiro di Tavano deviato in porta da Ceppitelli. Chi sbaglia, paga. E alla prima occasione non ci ha pensato due volte Cristian Galano, che con una conclusione dalla distanza ha fissato il risultato sul pareggio, allungando di un punto sulla Reggina e stoppando la corsa dei toscani. Riflessioni da ambo le parti: gli uomini di Sarri stanno sprecando sin troppi jolly favorevoli. E il rischio di pentirsi dei punti persi tra Trapani, Reggina e Bari si amplificherà quando squadre come il Palermo avranno ingranato definitivamente e il distacco ottenuto sarà poi piuttosto limitato. Questi sono punti utili e fattibili, l’Empoli non può permettersi di lasciarli per strada. Capitolo Bari: situazione difficile, complicata. Il pareggio non può che essere un risultato d’oro, ma…
Sì, ci sono dei “ma”. Alberti ha cambiato ancora modulo, ha cambiato ancora giocatori: è possibile arrivare alla dodicesima giornata senza le idee chiare sulla propria squadra? Proporre Sciaudone come mediano appare una mossa evitabile, specie in relazione alle prestazioni offerte dall’ex Taranto e Tritium in ben altro contesto tattico. Fossati è uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico di Serie B, Romizi ha sempre dimostrato grande caparbietà: eppure i due restano sin troppo spesso dalla panchina a favore di un De Falco che da un anno e mezzo a questa parte fatica parecchio ad incidere. Il Bari ha prodotto poco, inutile nasconderlo. Questo sarà da considerarsi un buon punto se precedente a prestazioni migliori e risultati davvero importanti. Il calendario ne prevede tre in casa nelle prossime quattro (Varese, Padova e Ternana): sbagliare qui, allora, costerebbe caro a questo Bari.

Inciampa anche il Cesena, costretto allo stop da una Ternana brava a reggere un tempo e sorprendere i romagnoli dopo il vantaggio dei locali griffato da Tabanelli. I bianconeri non propongono un calcio champagne e sono lì in alto grazie ad una lucidità sottoporta disarmante per ogni avversario. Eppure vincere sempre calciando meno dell’avversario diventa difficile e spesso questo fantastico gioco toglie qualcosina dopo averla avuta anche generosamente. Ma il campionato è livellato verso il basso e la squadra di Bisoli ha tutti i mezzi per restare lì in alto nel gruppo di testa. Le fere devono ripartire da un pareggio tutto sommato importante per il morale dopo lo svarione casalingo contro il Crotone.

Gli stessi pitagorici incappati ai piedi del Novara, ad un passo addirittura dalla vittoria. I calabresi, partenza lampo a parte (gol di Abruzzese) hanno concesso a Lazzari la libertà di due grandi gol, rischiando, in dieci, di cedere il passo agli ospiti, raggiunti poi dal guizzo personale di un intraprendente Bernardeschi. E con tutti i passi falsi di giornata,  l’occasione persa è importante. Ma la storia del match, dopo l’espulsione di Crisetig, ha cambiato ogni tipo di ordine e la reazione del team di Drago, in inferiorità numerica, va considerata come una nota positiva di una giornata che ha visto felice anche Alfredo Aglietti, al secondo pari consecutivo giunto grazie a prestazioni molto differenti rispetto a quelle proposte qualche settimana fa.

Arrestato anche lo Spezia, che a Padova torna con la difesa a quattro pagando la freschezza e il dinamismo di Pasquato, bravo a contribuire pesantemente alla potente risalita dei biancoscudati, condannando l’eccessiva mediocrità espressa da una squadra, quella ligure, con enormi potenzialità. Eppure sette punti nelle ultime sei sono indice di…nulla. Dopo l’ennesimo stop, cosa bisogna aspettarsi adesso da Ebagua & Co.?

Ma non solo arresti: la B presenta al conto anche diverse evasioni dalla “prigione di brutti risultati”. Come quella della Juve Stabia, per un attimo al varco dei tre punti, poi rispedita al mittente dalla papera di Calderoni. Una sorta di “ammissione di colpa” che non ha permesso la fuga delle vespe contro un Varese, che ci ha messo poco a rimettere in “carcere” la squadra di Braglia, capace però di offrire segnali davvero molto incoraggianti. Chi evade a pieni voti è il Carpi, capace di espugnare il Provinciale di Trapani (con grande sorpresa) e portare a casa tre punti d’oro. Inverte la parte il Brescia, che dopo aver subito una serie inenarrabile di “remuntade”, riesce a recuperare uno scarto di due gol al solito incorreggibile Pescara dal doppio volto, ripreso dalle rondinelle.

Perché nel primo novembre di B, si rincorrono guardie e ladri. Senza che realmente riesca a fuggire nessuno.

Marco Fornaro

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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