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Sportitalia chiude, riorganizzazione in corso

Ancora 24 ore di repliche, poi sui canali 60, 61 e 62 del digitale terrestre e su 225 e 226 di Sky comparirà il fatidico cartello “Le trasmissioni riprenderanno al più presto”. L’ora X dello shutdown è per le 06:00 di domani mattina, a quasi dieci anni dalla sua comparsa sugli schermi TV.
UNA STORIA LUNGA DIECI ANNI – La piattaforma sportiva nacque il 6 febbraio 2004 per opera del magnate tunisino Tarak Ben Ammar, amico e socio di Silvio Berlusconi, riscuotendo da subito una buona accoglienza mediatica, ritagliandosi il suo piccolo spazio nell’intricato mondo dei giganti dell’informazione sportiva. Il 29 luglio 2013 i canali Sportitalia sono stati venduti al gruppo televisivo romano LT Multimedia di Valter La Tona, editore di canali satellitari come Alice, Marcopolo, Nuvolari e Leonardo. La Tona dopo l’acquisto di fine luglio, definiva Sportitalia come un canale strategico, ponendosi l’obiettivo di rinforzarlo. Ora però, a causa di dissidi con le società di pubblicità, la programmazione verrà interrotta temporaneamente.
DIPENDENTI ABBANDONATI – Le vere vittime di questa oscura vicenda, oltre agli affezionati telespettatori, sono i dipendenti dell’azienda, circa 80, che vagano nel limbo dell’ignoranza circa il futuro, temendo per il licenziamento. Negli ultimi giorni, prima di presidiare in sciopero la sede di via Tazzoli, i redattori e gli altri componenti del team Sportitalia hanno continuato il loro lavoro, senza agenzie, internet e telefono, mostrando grande professionalità. Le rappresentanze sindacali dei dipendenti non sono nemmeno riuscite ad ottenere un incontro con la proprietà, che ha tergiversato chiedendo 15 giorni di tempo per riorganizzarsi. C’è anche chi, come l’istrionico conduttore Michele Criscitiello minimizza l’accaduto parlando, durante la trasmissione Calcio e Mercato, di 7/10 giorni di “vacanza” nel quale cambieranno: nome della piattaforma (da Sportitalia a Sport Lt 1), studio, mantenendo però “quasi” le solite facce. Valutazioni un po’ leggerine, pensando che sì, sul satellitare ci sarà una riorganizzazione con i tre canali Sportitalia che diventeranno Sport Lt 1, 2 e 3, ma anche che sul digitale probabilmente questa riorganizzazione non si avrà con il conseguente l’oscuramento dei canali e il probabile licenziamento dei 35 giornalisti interessati.
Senza addentrarci ulteriormente in argomenti che porterebbero solamente a sterili polemiche, la redazione di Sportcafe24 desidera sottolineare il proprio sostegno morale ai colleghi di Sportitalia, mostrando vicinanza e empatia per una situazione difficile che oramai troppo spesso sta permeando il tessuto socio-lavorativo di questo paese.
Carlo Andrea Mercuri

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