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Hellas Verona: da matricola a rivelazione


Hellas Verona: Jorginho (22 anni), gioiello della cantera veronese
L‘Hellas Verona si sta rivelando sempre più una sorpresa di questo campionato. Al primo tentativo di approdare in Serie A (2011-2012), con Tachtsidis e Juanito Gomez, la squadra fu fermata ai play-off dal Varese. L’anno successivo, con gli arrivi di Cacciatore, Martinho, Laner, Moras, e Agostini, l’impresa riuscì. La squadra guidata da Mandorlini naviga nelle parti alte della classifica e tutto questo non è un caso
L’ALLENATORE – Mandorlini prese per mano l’Hellas Verona quando la squadra militava ancora nella prima divisione di lega pro ed era in piena lotta per non retrocedere. Da allora con costanza, determinazione e umiltà è riuscito a portare la squadra in Serie A. Come dichiarato in un’intervista dall’allenatore ravennate, non sarebbe voluto tornare subito ad allenare dopo l’esperienza deludente in Romania, ma Verona gli ha dato la carica giusta per intraprendere questo percorso.
LA TIFOSERIA – La tifoseria è un altro elemento fondamentale che ha permesso alla squadra di raggiungere questi risultati. Basti pensare che quest’anno ci sono ben 16.129 abbonati,e i tifosi allo stadio, ad esempio, erano quasi ventimila al Bentegodi domenica col Parma.
LA SQUADRA – Giocatore guida dell’Hellas Verona è certamente Fabrizio Cacciatore, ex giocatore della Sampdoria, che dopo un inizio poco esaltante è diventato un punto di forza anche con i suoi 3 gol, bottino importante per un difensore. Altra pedina importante dell’Hellas è senza alcun dubbio Luca Toni che, dopo l’anno a Firenze, ha deciso di sposare la causa della squadra scaligera.
Le due punte di diamante sono Iturbe e Jorginho. Il primo,20 anni, preso in prestito dal Porto, non sta deludendo le aspettative illuminando le partite con numeri spettacolari (la punizione in Verona-Livorno). L’altro talento di casa Hellas è Jorginho. Il ventiduenne brasiliano naturalizzato italiano sta facendo molto parlare di sè. E’ un prodotto della “cantera” veronese e uno delle giovani promesse di questa stagione. Il giocatore però rischia di dover lasciare la squadra che lo ha lanciato, per trasferirsi in una squadra più ambiziosa già nella prossima sessione di mercato. Le voci su un suo probabile trasferimento sono numerose e lo vedono accostato a squadre come Juventus, Fiorentina, Milan e Inter.
IL PUNTO DEBOLE – Il buon posizionamento in campionato nasconde quello che potrà costituire un ostacolo importante per il Verona in futuro: la difesa. La differenza reti parla chiaro 16 gol fatti e 12 subiti. Gonzalez , Marques , Agostini non coprono sufficientemente e non facilitano il lavoro al portiere Rafael, che molte volte ci ha messo una pezza. Se Mandorlini riuscisse a risolvere questo problema sperimentando qualche nuova soluzione difensiva, il passo da Cenerentola a mina vagante potrebbe essere davvero molto breve…
Marco Sciscioli
