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Premier League, il punto sull’8a giornata
Pubblicato
7 anni fa|
Editor
Enrico Steidler
Trentaquattro gol, 4 poker, 3 vittorie in trasferta, 2 doppiette (Agüero e Özil) e un sacco di conferme: l’ottava giornata del massimo campionato inglese regala, as usual, emozioni e spettacolo a piene mani (da incorniciare Newcastle-Liverpool 2-2, con un Suarez sontuoso anche se a bocca asciutta) e rafforza le ambizioni dell’Arsenal, leader in tutti i sensi, bel gioco in particolare, e dei Blues di José Mourinho, non altrettanto incantevoli ma ugualmente cinici e spietati. Il City risale prepotentemente la china trascinato dal Kun Sergio Agüero, mentre i cugini dello United, campioni d’Inghilterra in carica, si fanno rimontare in casa dalla cassaforte Southampton (solo 3 i gol incassati finora dagli uomini di Pochettino) e ora si trovano a -8 dalla vetta e a -7 rispetto all’anno scorso, stesso gap del Sunderland ultimissimo in classifica. Un dato, quest’ultimo, che fa riflettere, e che forse ha già il sapore di una sentenza: forse, naturalmente, perché al di là della Manica il condizionale è d’obbligo, e il bello è proprio questo.

Lo Special One José Mourinho
IL FUTURO E’ BIANCOROSSO…O BLUE? – Maggio è ancora molto lontano, ma il valore fin qui espresso da alcune squadre (e da alcuni giocatori) ci consente già di fare qualche piccola proiezione. Sul ruolo da protagonista dell’Arsenal, ad esempio, si potrebbe scommettere quasi ad occhi chiusi. Guardare il primo gol rifilato al Norwich per credere, roba da Olimpo del football, da ooh di meraviglia, risate e applausi al tempo stesso: un’azione corale da urlo, con 6 tocchi di prima coronati dal suggello di Wilshere solo davanti al portiere. E se questa è la forma, la sostanza non è da meno: Ramsey e Giroud, tanto per dare un’idea, sono al top sia fra i marcatori che fra gli assistmen, e Mesut Özil è la ciliegina su una torta confezionata ad arte dal veterano Arsène Wenger (foto in alto), uno che già vinto due volte il double (campionato e Coppa d’Inghilterra, nel ’98 e nel 2002) e che dopo il terzo titolo (conquistato nel 2004 senza subire neppure una sconfitta) non vede l’ora di calare il poker. Mourinho permettendo, innanzitutto, ce la farà.
IN ATTESA DEL BIG MATCH – Il Chelsea, infatti, è forse il rivale più agguerrito e temibile. Questione di “manico”, naturalmente, ma non solo: ora che il re leone Samuel Eto’o è tornato a ruggire e che il motore della squadra – potentissimo ma ancora un po’ imballato – sta finalmente terminando il rodaggio, le speranze dei Blues sembrano essere più fondate e ben riposte di quelle di altri candidati ugualmente talentuosi ma non altrettanto affidabili sulla lunga distanza. I cugini del Tottenham, ad esempio, viaggiano a gonfie vele (vittima di turno gli altalenanti Villans), il City incalza (ma asfaltare il West Ham, di questi tempi, non è impresa da raccontare ai nipoti) e il Liverpool, lontano parente dell’Armata Brancaleone di un anno fa (+8 la differenza rispetto alla scorsa stagione), mette in vetrina bel gioco, grinta e un Daniel Sturridge da antologia, ma la verità è che lo Special One ce l’ha solo il Chelsea, e di solito è lui, in fondo, a fare la differenza. Domenica prossima, a Stamford Bridge è di scena il big match fra Blues e Citizens: la tripla fissa è scontata, ma il segno One è il più probabile.

Mauricio Pochettino, allenatore del Southampton
OH WHEN THE SAINTS… – In mezzo a tante conferme, fra le quali spiccano l’Everton di Roberto Martinez (ex-Wigan) in positivo e il Sunderland in negativo (da quando è stato esonerato Di Canio i Black Cats hanno perso 3 partite su 3, 2 gol fatti, 9 subiti: un’operazione degna del miglior Zamparini) la vera sorpresa di questo primo scorcio di Premier League, la squadra “perfetta” sotto tanti aspetti (difesa quasi impenetrabile, organizzazione da manuale, giocatori che si aiutano e danno l’anima, attacco poco prolifico ma sempre pericoloso, ecc.) è il Southampton di Lallana e Lovren, Rodriguez e Rickie Lambert, Osvaldo, Clyne e del monumentale Artur Boruc, una squadra dove la qualità dei singoli emerge grazie allo spirito di sacrificio del collettivo, un piccolo capolavoro realizzato grazie ai colpi messi a segno sul mercato estivo e che porta la firma di Mauricio Pochettino, allenatore con pochissimi fronzoli e tantissima voglia: proprio come i Saints, appunto.
ARIA DI CRISI – Se si escludono il neopromosso Hull (11 punti in 8 gare sono un bottino di tutto rispetto) e, in parte, l’Aston Villa del bomber Benteke, all’asciutto nel match casalingo contro gli Spurs, e il Newcastle, tutte le altre squadre sono al di sotto, chi più (Swansea), chi meno (Fulham) delle loro aspettative. Dei Devils si è già detto, ma nel caso degli orfani di Ferguson lo stupore è relativo: anche un tecnico bravo ed esperto come David Moyes, infatti, può avere grosse difficoltà a gestire il day after, e la lista delle magagne, come se non bastasse, è assai lunga. Hanno meno attenuanti, ma anche molte meno risorse, tutte le altre, dallo Stoke (coriaceo ma quasi sterile come l’anno scorso) al Norwich, dal West Ham al West Bromwich. Un po’ diverso il discorso per le matricole Cardiff e Crystal Palace: se i gallesi, pur con i loro limiti, stanno vendendo cara la pelle, i londinesi sembrano ancora giocare con entrambi i piedi in Championship, ed è lì che rischiano di tornare a tutta birra se alla buona volontà non faranno seguito la grinta e il cinismo necessari per sopravvivere nella giungla della massima categoria. Staremo a vedere.
Quattro minuti: questo il tempo impiegato dalla polizia inglese per ammanettare i due tifosi del Tottenham che hanno lanciato un fumogeno in campo colpendo alla testa un guardalinee durante Aston Villa-Tottenham. L’episodio di idiozia ultrà, in sè, è un’eccezione, l’efficienza delle forze dell’ordine (e la severità dei giudici) è la regola. Notate delle differenze con il Belpaese?
RISULTATI 8a GIORNATA
Newcastle-Liverpool 2-2
Arsenal-Norwich 4-1
Chelsea-Cardiff 4-1
Everton-Hull 2-1
Manchester United-Southampton 1-1
Stoke-West Bromwich 0-0
Swansea-Sunderland 4-0
West Ham-Manchester City 1-3
Aston Villa-Tottenham 0-2
Crystal Palace-Fulham 1-4
CLASSIFICA
Pos. |
Squadra |
Punti |
G |
V |
N |
P |
GF |
GS |
Diff. 12/13 |
1 |
Arsenal |
19 |
8 |
6 |
1 |
1 |
18 |
9 |
+7 |
2 |
Chelsea |
17 |
8 |
5 |
2 |
1 |
14 |
5 |
-5 |
3 |
Liverpool |
17 |
8 |
5 |
2 |
1 |
13 |
7 |
+8 |
4 |
Manchester City |
16 |
8 |
5 |
1 |
2 |
20 |
9 |
-2 |
5 |
Tottenham |
16 |
8 |
5 |
1 |
2 |
8 |
5 |
+2 |
6 |
Southampton |
15 |
8 |
4 |
3 |
1 |
8 |
3 |
+11 |
7 |
Everton |
15 |
8 |
4 |
3 |
1 |
12 |
10 |
= |
8 |
Manchester United |
11 |
8 |
3 |
2 |
3 |
11 |
10 |
-7 |
9 |
Hull |
11 |
8 |
3 |
2 |
3 |
7 |
9 |
In Championship |
10 |
Newcastle |
11 |
8 |
3 |
2 |
3 |
11 |
14 |
+1 |
11 |
Swansea |
10 |
8 |
3 |
1 |
4 |
12 |
11 |
= |
12 |
West Bromwich Albion |
10 |
8 |
2 |
4 |
2 |
7 |
6 |
-4 |
13 |
Aston Villa |
10 |
8 |
3 |
1 |
4 |
9 |
10 |
+5 |
14 |
Fulham |
10 |
8 |
3 |
1 |
4 |
9 |
10 |
-3 |
13 |
West Ham |
8 |
8 |
2 |
2 |
4 |
8 |
8 |
-6 |
16 |
Stoke City |
8 |
8 |
2 |
2 |
4 |
4 |
7 |
= |
14 |
Cardiff |
8 |
8 |
2 |
2 |
4 |
8 |
13 |
In Championship |
18 |
Norwich |
7 |
8 |
2 |
1 |
5 |
6 |
13 |
+1 |
19 |
Crystal Palace |
3 |
8 |
1 |
0 |
7 |
6 |
17 |
In Championship |
20 |
Sunderland |
1 |
8 |
0 |
1 |
7 |
5 |
20 |
-7 |
PROSSIMO TURNO
Sabato 26/10/2013
Crystal Palace-Arsenal (13.45)
Aston Villa-Everton (16)
Liverpool-West Bromwich
Manchester United-Stoke
Norwich-Cardiff
Southampton-Fulham (18.30)
Domenica 27/10/2013
Sunderland-Newcastle (14.30)
Chelsea-Manchester City (17)
Swansea-West Ham
Tottenham-Hull
CLASSIFICA MARCATORI
7 Daniel Sturridge (Liverpool)
6 Sergio Aguero (Manchester City)
5 Aaron Ramsey (Arsenal)
5 Loïc Rémy (Newcastle)
4 Yaya Touré (Manchester City)
4 Robin van Persie (Manchester United)
4 Christian Benteke (Aston Villa)
4 Olivier Giroud (Arsenal)
4 Oscar (Chelsea)
4 Romelu Lukaku (Everton)
CLASSIFICA ASSIST
4 Olivier Giroud (Arsenal)
3 Mesut Özil (Arsenal)
3 Aaron Ramsey (Arsenal)
3 David Silva (Manchester City)
3 Kevin Mirallas (Everton)
Enrico Steidler
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