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Lega Pro, la Legge di Stabilità apre le porte ai calciatori-tirocinanti

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Davide Matteini

Nella notte di martedì 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di stabilità e il bilancio di previsione dello stato per il triennio 2014-2016, tra le norme più importanti per determinare quali spese potranno essere affrontate nei prossimi anni e in quali ambiti. Molte delle cose nella legge di stabilità erano state anticipate nei giorni scorsi dai giornali, ma ce ne sono anche di nuove non previste. Tra le curiosità che il provvedimento potrebbe recare con sé, previa la trasformazione in legge dell’impegno preso, una riguarda da vicino la Lega Pro: con il taglio del cuneo fiscale, ogni società militante in Prima e Seconda Divisione avrà diritto a delle esenzioni fiscali, pari a circa 5mila euro annui a calciatore. Il vincolo? Che il giocatore abbia almeno 18 anni, il suo contratto non superi i 22mila euro all’anno e la società assicuri la frequenza scolastica e universitaria dei suoi tesserati. Soldi che fanno parte di un tesoretto “dimenticato” nella Finanziaria del 2000, allora impiegati per consentire agevolazioni per i contratti di giovani calciatori, per circa 500 euro a “firma”.

UN AIUTO PER LA LEGA PRO –  Cifre pari a circa 8 milioni e mezzo di euro, mai utilizzati oltre 10 anni fa, sebbene fossero stati stanziati, che oggi diventano sostegno concreto per i club di terza serie, compreso il Barletta, attraverso un piano di durata triennale, approvato anche dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini: fino alla stagione 2015/2016 verrà meno- come spiegato a ilfattoquotidiano.it – dal direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli- quasi per intero l’onere fiscale del primo contratto. I calciatori che diventano stagisti, apprendisti, per intenderci, quasi “sdoganando” un fronte che li vede divisi dai comuni lavoratori. A beneficiare delle esenzioni saranno tra i 300 e i 400 calciatori a stagione, oltre 1000 in tre anni, per un costo di circa 4 milioni di euro: al termine del triennio, con più della metà dei fondi ancora disponibili, sarà tracciato un bilancio.

LA RIVOLUZIONE DEI TIROCINANTI – Tutto qui? No, perché le agevolazioni non si limiteranno al rettangolo verde: ogni società di Lega Pro sarà infatti obbligata a inserire all’interno della sua struttura amministrativa due tirocinanti, una via per allenare il calciatore a muoversi anche fuori dal campo, nell’ambito gestionale. Una risposta ai tanti atleti di terza serie che, complici anche le regole sull’età media di recente applicazione, si trovano fuori dal “calcio che conta” a 25-26 anni. La Lega sarà garante dell’accordo e verificherà periodicamente il rispetto di tutte le condizioni: in caso contrario, i contributi verranno trattenuti e restituiti allo Stato.

Luca Guerra
twitter: @GuerraLuca88

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