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Roma-Napoli, l’attesa: De Laurentiis non vede l’ora

Se Napoli si è rivelata piuttosto tiepida nei confronti della già qualificata Italia (non c’è stato assolutamente il tutto esaurito per il poco invitante match contro l’Armenia), ci pensa il presidente De Laurentiis a riscaldare gli animi in vista di Roma-Napoli, big match di venerdì, “l’altro derby d’Italia“. Semmai i caldi tifosi partenopei ne avessero bisogno: mai come stavolta forse la sosta per gli impegni della Nazionale è stata vissuta con trepidazione sotto il Vesuvio.
MAI PAURA DI NESSUNO – Roma-Napoli si giocherà in un braciere giallorosso, ma il fattore campo, se si vuole puntare al benedetto tricolore, non può essere una barriera insormontabile. Anche se la rigenerata formazione capitolina in questo momento è la squadra peggiore da affrontare. De Laurentiis afferma: ” Il Napoli mai ha avuto e mai avrà paura di nessuno, perchè abbiamo un grandissimo allenatore, dei grandissimi giocatori e siamo in grado di giocarcela contro chiunque a testa alta”.
UN MILIARDO DAVANTI ALLA TV – Come le grandi partite di Champions, o le sfide-scudetto spesso affare esclusivamente dell’asse Milano – Torino, Roma-Napoli sarà seguitissima. Gli appassionati di calcio del mondo sanno dove andare a parare venerdi sera, e un occhio di riguardo lo butterà anche chi in classifica sta già dietro, e magari spera in un benefico pareggio, per non perdere ulteriore terreno dalla vetta. “Per lo scudetto mi aspetto una sfida a tre, ma speriamo si aggiungano altri, come Inter o Fiorentina. Vediamo chi alla lunga avrà una resistenza maggiore.”
CURVE IN FERMENTO – Dopo i fatti di Juventus – Milan, ultimo di una scomoda serie, è quasi d’obbligo un suo parere sull’accoglienza del tifo giallorosso, palesando un velato ottimismo durante lo svolgimento del match. ” Mi aspetto una sfida civile. Ci sono sempre frange che non rappresentano i veri tifosi. Bisogna educare e mai reprimere. Abete ha adottato la strada migliore per evitare un effetto domino. Io aprirei un tavolo con Lega e Figc per trovare la quadra in 10 giorni.”
STADI DI PROPRIETA’ – Il modello Juventus Stadium, e i risultati dei bianconeri nelle ultime due stagioni, manco a dirlo rappresenta l’esempio per uscire da una situazione che annualmente si ripresenta nel calcio italiano. “Abbiamo dimostrato che a Napoli si può creare qualcosa di positivo: siamo una delle poche società con un bilancio in attivo. Lo stadio? Dovrebbe essere il San Paolo, ma dipende dalle autorità, che non hanno capito che è importante per la crescita avere la proprietà dello stadio. I Sindaci non sono dei manager, ma politici”.
Manlio Mattaccini
