Calcio Estero
Felipão ancora con dubbi per il Brasile del Mondiale

La Seleção a otto mesi dalla Coppa del Mondo che ospiterà, non è ancora ben definita. Felipe Scolari deve chiarirsi gli ultimi dubbi, e queste due amichevoli contro la Corea del Sud e contro la Zambia, saranno ulteriore occasione per fare chiarezza. Sarebbero otto i dubbi importati di Felipão: il terzo portiere, due esterni, un centrale, un mediano, un trequartista e un attaccante.
IL PORTIERE – La spinosa questione rappresentata da Júlio César che è rimasto a giocare al QPR in Championship Inglese non sarà comunque un problema, perché l’ex Inter dovrebbe ricoprire il pali del Brasile al mondiale, anche se Scolari preferirebbe che Julione a Gennaio si accasasse in qualche grande squadra o giocasse quantomeno a grandi livelli in una prima serie. Nessun dubbio anche sul secondo portiere che sarà Jefferson del Botafogo che in questo Brasileirão finora ha subito solamente 21 goal in 26 partite. Alla Confederations Cup il terzo posto era occupato da Diego Cavalieri della Fluminense, ma dovrà giocarsi il posto con Victor dell’Atlético Mineiro.
RETROGUARDIA – A giocarsi il posto da difensore centrale saranno Thiago Silva, David Luiz e Dante, e sinceramente non vorremmo essere nei panni del Treinador Brasileiro che dovrà mettere per forza in panchina uno dei tre (con buone probabilità sarà Dante). A comporre il quartetto di centrali, se la giocheranno Réver dell’Atlético-MG, Henrique del Palmeiras e Dedé del Cruzeiro, con quest’ultimo che probabilmente meriterebbe il posto vista l’ormai quasi certa vittoria del campionato dei Raposa. Sulle fasce non c’è nessun dubbio, il Brasile ha gli esterni migliori del mondo con Daniel Alves a destra e Marcelo a sinistra. La riserva del terzino del Barcellona, dovrà scegliersi tra Maicon (attualmente infortunato alla Roma) e Rafinha. A sinistra invece il dubbio è tra Filipe Luís, già presente alla Confederations e Maxwell del PSG. Piccolo dubbio anche per il mediano, la riserva di Luiz Gustavo dovrà essere scelta tra Fernando (Shakhtar Donetks, ex Grêmio) e Lucas Leiva che giocherà le prossime amichevoli.
FANTASIA E ATTACCO – Con Oscar certo del posto, c’è bisogno di una sua riserva di livello. E i due nomi che si fanno, rappresentano due enormi punti interrogativi. Kaká e Ronaldinho sono entrambi infortunati nei loro rispettivi club, perciò bisognerà vedere se riusciranno a riprendersi e a guadagnarsi un posto. Il Mondiale è una competizione breve, dove i campioni fanno la differenza, e se uno tra i due è in forma va assolutamente portato. In attacco Scolari convocherà sei attaccanti. Ma di quelli utilizzati alla Copa das Conferações (Neymar, Hulk, Jô, Fred, Bernard e Lucas) c’è da discutere su due in particolare. I continui infortuni di Fred potrebbero optare Scolari a pensare a soluzioni alternative, magari Pato (anche se non proprio dotato di arti inferiori d’acciaio) e non Diego Costa, che sembra aver, molto discutibilmente, scelto la Spagna. L’altro problema è rappresentato da Lucas. Laurent Blanc, allenatore del PSG sembra aver trovato un certo equilibro con il tridente Lavezzi-Cavani-Ibrahimovic, e così non c’è posto per Lucas se non da subentrante, questione che a Felipão non fa affatto piacere.
LA SCELTA – Quando la rosa del Brasile verrà confermata, e tutte le nazionali del mondo cominceranno a trasferirsi nei rispettivi alloggi in Brasile, la pressione comincerà a salire enormemente sulla Seleção (non che ora non fosse già alta). Il mondiale in casa il Brasile non può fallirlo di nuovo. Con questa rosa l’impresa non sembra essere impossibile, ma è comunque complicatissima, visto che bisognerà sbaragliare la concorrenza della (quasi) Armada Invencible Spagna (comunque battuta in finale della Confederations), la gioventù emergente e la solidità della Germania, e altre “mine vaganti” solite come Olanda, Italia, Francia, Argentina o possibili outsider con grandi campioni come la Colombia. E forse allora si potrà cambiare l’etichetta pentacampeão con quella hexacampeão.
Walter Molino (@matchbeth)
