Football
Lazio, avanti con la linea verde

In casa Lazio finalmente si sta assistendo al cambiamento generazionale, Petkovic punta sulla voglia dei giovani per ritrovare la retta via.
PIACEVOLI SORPRESE – Se il match di Europa League poteva sembrare un modo per far rifiatare i veterani schierando i giovani, ieri sera si è capito che la gioventù biancoceleste non è solo un mezzo per far recuperare le forze in vista di partite più importanti. Petkovic infatti nel posticipo serale contro la Fiorentina decide di schierare lo stesso undici iniziale sceso in campo in Turchia, e tra questi erano presenti i nuovi arrivati Felipe Anderson e Perea a cui vanno aggiunti Cavanda e Onazi cresciuti nel vivaio biancoceleste. Inoltre nei minuti finali della gara contro il Trazbonspor il tecnico biancoceleste ha schierato negli ultimi 15′ di gara l’ex canterano Keita che, come nel primo match di Europa League contro il Legia Varsavia, risulta decisivo grazie ad un assist questa volta su calcio d’angolo in cui Floccari ha dovuto soltanto spingere la palla in rete colpendola di testa.
FELIPE ANDERSON – Il talento brasiliano, arrivato in estate dopo una trattativa durata ben sei mesi, pur essendo solo al 50% delle proprie capacità a causa di un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto lontano dal campo per più di tre mesi ha mostrato di saperci fare col pallone tra i piedi. All’ex Santos piace giocare molto nello stretto con scambi veloci tentando appena ne ha l’occasione il tiro in porta. Le qualità le ha e le prime due uscite ufficiali con la maglia biancoceleste fanno ben sperare la tifoseria capitolina.
BRAYAN PEREA – L’attaccante colombiano ufficializzato soltanto nelle ultime ore di mercato, dopo che la trattativa per portare Burak Yilmaz in biancoceleste era sfumata, era stato accolto con molto scetticismo dato che nel mondiale sub-20 non era neanche nell’undici titolare della selezione colombiana. Brayan ha disputato da titolare sia la gara col Trazbonspor e sia quella con la Fiorentina con Petkovic che relega in panchina un attaccante d’esperienza come Sergio Floccari. Si batte al centro dell’attacco facendo a spallate con tutti, pressa costantemente i portatori di palla inducendoli molto spesso a commettere errori e in più occasioni va vicino al gol. Ma quel che più spicca delle prestazioni di Perea sono i due assist messi a segno in Europa League, il primo che ha messo Onazi a tu per tu col portiere col nigeriano che mette la palla alle spalle dell’estremo difensore turco, e il secondo per il terzo gol messo a segno da Floccari con un passaggio filtrante che passa tra le gambe del difensore avversario. Con la Fiorentina ha sprecato un’occasione che si era creato lui stesso mandando la palla di poco a lato, ma ci sono tutti i presupposti per sperare che il giovane colombiano possa diventare un’attaccante di ottimo livello.
CAVANDA E ONAZI – Per i due aquilotti cresciuti nel vivaio biancoceleste, questa è la seconda stagione in prima squadra. Entrambi in questo avvio di stagione hanno messo a segno un gol, il terzino belga in campionato contro il Catania (primo gol in maglia biancoceleste), mentre per il nigeriano il gol contro il Trazbonspor è il terzo da quando veste la maglia della prima squadra della capitale (le due reti precedenti le aveva messe a segno lo scorso anno contro Inter e Borussia M’Gladbach). Sia Cavanda che Onazi stanno mostrando una naturalezza nel giocare tra i grandi come avessero esperienza decennale, tanta corsa e tanta voglia di dimostrare le proprie capacità sono l’arma in più di questi due giovani che Petkovic sta sfruttando al meglio.
Sebastiano Mongelli
