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Juventus-Milan, la notte di Alessandro Matri


Alessandro Matri, ex attaccante della Juventus, vuole vendicarsi
Alessandro Matri, tra poco meno di 72 ore, tornerà per la prima volta da ex allo Juventus Stadium, davanti al suo vecchio pubblico a cui ha regalato due scudetti e una Supercoppa Italiana. Tanto, troppo importante il match di Torino per il bomber lombardo, chiamato già a dimostrare alla sua nuova società di aver fatto bene a puntare su di lui.
IL MITRA NON FA FUOCO, SARA’ LA VOLTA BUONA? – L’andamento in rossonero dell’ex punta di Cagliari e Juve sta già facendo storcere il naso ai più. Se nelle ultime due partite di campionato il 4 fisso in pagella non gliel’ha tolto nessuno, in Champions League Allegri gli ha riservato addirittura la panchina, preferendo Robinho come partner di Mario Balotelli. Domenica sera, per forza di cose, il tecnico livornese dovrà puntare su di lui. Con El Shaarawy e Kakà infortunati di lungo tempo, Super Mario squalificato e Pazzini ancora ai box, sarà Matri ad affiancare Binho.
Le partite importanti non mancano nel curriculum dell’ex numero 32 bianconero, ma l’emozione e la pressione potrebbero giocare brutti scherzi. Ci sono da affrontare non solo i suoi vecchi compagni, di cui conosce difetti ma soprattutto pregi, ma anche i primi mugugni del mondo rossonero. L’astinenza dal goal non può certo far sorridere il tecnico che lo ha lanciato nel grande calcio e che lo ha rivoluto fortemente con sé, nonostante Matri, quando chiamato in causa, non abbia mai lesinato corsa e sacrificio. Doti queste molto apprezzate proprio dal suo ex allenatore, quell’Antonio Conte che non ha nascosto il suo malumore per la cessione di due dei suoi pupilli – Giaccherini e appunto Matri. Per il tecnico bi-campione d’Italia, il sacrificato doveva essere Fabio Quagliarella, che intanto sta dimostrando alla grande di meritare la conferma e un posto in questa Juventus.
‘‘SONO ANDATO VIA PERCHE’ NON ERO LA PRIMA SCELTA” – La società bianconera è stata chiara: uno tra Matri e Quagliarella sarebbe partito, magari entrambi. Gli arrivi di Tevez e Llorente non lasciavano certo dubbi di sorta. Giovinco e Vucinic sono i preferiti di Conte, poi c’era Matri. Ma il ruolo di quinto attaccante non gli sarebbe andato giù. Le cose non sembrano però cambiare in rossonero. Se la sua titolarità è più per obbligo che per scelta, il problema si presenterà quando Allegri avrà tutto il parco attaccanti a disposizione. Se Kakà e Balotelli saranno titolari per volere presidenziale, il terzo giocatore a comporre l’attacco rossonero sarà a discrezione del tecnico rossonero, che vorrebbe finalmente affiancare a Super Mario una prima punta di ruolo. Matri dovrà quindi iniziare a fare terra bruciata dietro di sé, staccando i vari El Shaarawy, Robinho, Niang e soprattutto Pazzini, vero e proprio pericolo per il bomber di Sant’Angelo Lodigiano. Domenica sera una grande prestazione quindi potrebbe non bastare. Serve il goal, se non più di uno. Magari due: uno per farsi rimpiangere dal suo vecchio mondo bianconero e un altro per far innamorare i suoi nuovi tifosi e prendersi definitivamente il Milan.
Antonio Foccillo
