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Inter-Roma: sfida ai piani alti. Probabili formazioni e analisi tattica


Walter Mazzarri sulla panchina dell’Inter
Se qualcuno, un mese fa, avesse detto che la partita tra Inter e Roma sarebbe valsa il primo posto in classifica, sarebbe stato preso di sicuro per un pazzo. E invece la sfida tra le due sorprese del campionato sposterà i riflettori di tutta la serie A sul San Siro, la Scala del calcio.
I giallorossi si giocano il primato e la possibilità di raggiungere le 7 vittorie di fila, mentre i nerazzurri vogliono i 17 punti che li avvicinerebbero alla Roma, appunto, e al secondo posto, Napoli e Juventus permettendo.
La probabile formazione dell’Inter: Per i padroni di casa è già tutto deciso, il 3-5-1-1 di Mazzarri è ormai la formazione ufficiale e, come nelle sue vecchie squadre, il tecnico toscano ha già stilato la classifica dei suoi 13/14 titolari, quindi nell’undici che andrà in campo non ci saranno stravolgimenti. Campagnaro sembra aver recuperato e quindi sarà schierato insieme a Ranocchia e Juan Jesus in difesa. Problemi però sulla fascia sinistra, dove al posto di un indisponibile Jonathan andrà Nagatomo, mentre sulla fascia destra verrà schierato Pereira. A centrocampo, insieme a Cambiasso e Guarin dovrebbe partire dal primo minuto Taider, favorito su Kovacic e in attacco Alvarez e Palacio, con Icardi pronto a subentrare.
La probabile formazione della Roma: Anche per i giallorossi niente sorprese di formazione. In difesa, data l’indisponibilità di Maicon, Torosidis andrà a fare reparto insieme a Benatia, Castan e al rinato Balzaretti. Solito centrocampo con De Rossi, Pjanic e Strootman, mentre il tridente sarà formato da Totti, Florenzi e Gervinho. L’unico dubbio per Garcia potrebbe essere l’utilizzo di Ljajic al posto dell’ ivoriano, ma quest’ultimo, date le ottime prestazioni nelle ultime due partite, appare di netto favorito.
Confronto tra allenatori: Questa partita vale molto di più dei punti in classifica: è la prova del fuoco per due squadre che devono confermarsi tra le pretendenti al titolo insieme a Napoli e Juventus.
Di più, è anche lo scontro tra due modi di intendere il calcio per i 2 allenatori: il classico schema delle ripartenze in contropiede di Mazzarri, e il possesso palla ricco di passaggi di Garcia, che tanto piace a tutti, non solo ai tifosi romanisti. Uno stimolo in più per sottolineare come, quando c’è la sostanza, la mano del tecnico vale molto.
La conferenza stampa di Rudi Garcaia – Il tecnico franco-spagnolo non si fida dell’ Inter e sa già che la partita sarà dura: “Sarà una partita difficile, contro una squadra di talento. Ma prima dell’inizio del campionato ci siamo detti che avremmo giocato tutte le partite per vincerle, sarà così anche a San Siro. Mi aspetto una grande gara, speriamo sia anche bella. Ma è importante quanto quelle che verranno dopo, valgono tutte tre punti. Bisogna fare attenzione da un punto di vista difensivo”.
Continua poi sulla parola “scudetto”: “Sicuramente è troppo presto. Vedremo, questa partita è importante, ma non quanto quelle successive. Per il momento siamo primi, questo deve aiutare la squadra ad avere fiducia, ma non di più. Può succedere di tutto, ma ora sul piano mentale siamo preparati. Dobbiamo lottare al massimo, se lo facciamo sicuramente faremo risultato. Quanto mi fido della squadra? Al 200%. Perché vedo la rosa esultare insieme per una vittoria, andare a ringraziare i tifosi. C’è voglia di aiutarsi con i compagni, perché a calcio si gioca in 11”
La conferenza stampa di Guarin – Sponda Inter risponde Guarin:” Loro stanno facendo benissimo e nessuno si aspettava questa partenza. Sarà una gara che ci darà tanta forza”. Anche il giocatore colombiano, cosi come ha fatto il portiere romanista De Sanctis (“Per me Mazzarri è quasi una divinità”) esalta il suo nuovo allenatore:” Mi ha colpito la carica agonistica che sa trasmetterci in ogni allenamento e in ogni partita. sa davvero tirarti fuori il meglio. A volte ci si dimentica che questa è una squadra giovane, che ha bisogno di lavorare tanto e di curare anche aspetti che sembrano scontati. Mazzarri è più puntiglioso con ognuno di noi. Sappiamo che dobbiamo fare determinati movimenti in entrambe le fasi e se uno sbaglia rischia di bloccarsi l’ingranaggio”.
La miglior difesa, quella della Roma, con solo un gol subito in sei partite di campionato, e con un gioco che ricorda il Barcellona campione d’Europa, contro la squadra dei rinati, quei giocatori che ormai quasi tutti davano per finiti e che invece hanno dimostrato e vogliono continuare a dimostrare, di poter ancora raggiungere traguardi importanti.
Le premesse per un grande match ci sono tutte.
Luca Porfido
