Buzz
Cagliari-Inter 1-1, l’analisi del match
Finisce 1 a 1 il match delle 15 tra Cagliari e Inter, giocato nella Piscina Comunale di Trieste (o era un campo da calcio? Qualcuno provi ad affermare il contrario). Scherzi a parte, il risultato finale racconta al meglio questa sfida, giocata a viso aperto dalle due squadre, entrambe alla ricerca dei tre punti.
L’INTER PARTE FORTE – Meglio i nerazzurri nei primi minuti. Nagatomo, contrastato in malo modo da Avelar, fa quello che vuole sulla corsia destra, si intende a meraviglia con Belfodil e crea diversi grattacapi alla difesa sarda, salvata più volte dai miracoli di Agazzi, sceso in campo oggi in versione Superman. Dall’altra parte Pereira corre tanto, ma sono da rivedere i tempi d’inserimento, mentre Kovacic in mezzo regala magie e porta in dote diversi cartellini gialli tra i giocatori del Cagliari, che riescono ad arginarlo solo attraverso i falli. Il limite dell’Inter è però nell’assenza di un punto di riferimento fisso al centro dell’area avversaria; Belfodil gioca bene ma svaria troppo sul fronte offensivo, creando sì qualche occasione, ma perdendo così lucidità nelle conclusioni. Gli ospiti si affidano allora alle conclusioni da fuori area, tante e pericolose nel primo tempo, ma insufficienti per mettere a segno la rete del vantaggio.
IL SOLITO CAGLIARI – Dopo un break di sofferenza però è il Cagliari a mettere fuori la testa, sfruttando come meglio quelle che sono le sue caratteristiche: attenzione in difesa e ripartenze rapide. Il centrocampo è tenuto su da Conti e Nainggolan, ma Cabrera è cercato poco e si preferisce puntare sui lanci lunghi, in modo da sfruttare la fisicità di Pinilla e la velocità di Ibarbo. Niente di più sbagliato, i sardi prendono campo ma risultano essere troppo sterili negli ultimi metri.
EQUILIBRIO NELLA RIPRESA – Nel secondo tempo il cliché sembra essere lo stesso per entrambe le squadre. L’ingresso di Icardi al posto di Alvarez toglie imprevedibilità alla manovra dell’Inter ma dà all’attacco il punto di riferimento che cercava. Dall’altra parte Ibraimi, subentrato a Cabrera, permette al Cagliari di sfruttare maggiormente il gioco sulle fasce laterali, risultando più efficace dell’uruguaiano contro il terzetto difensivo nerazzurro. Il vantaggio interista siglato da Icardi al 75′ è meritato, ma da quel momento in poi subentra tra gli ospiti un po’ di stanchezza che favorisce i sardi, più lucidi e coraggiosi nell’ultimo quarto d’ora. Il pari di Nainggolan arriva un po’ casualmente, la deviazione di Rolando sul tiro del belga è decisiva, ma nel complesso di ciò che il campo ha espresso ha regalato al match il risultato più giusto, senza tante recriminazioni possibili da una parte e dall’altra.
Antonio Casu
Twitter:@antoniocasu_