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Da Stramaccioni a Mazzarri. Ecco la vecchia Inter rinata

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Mazzarri vs De Boer: chi siederà sulla panchina nerazzurra a giugno?
Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter

Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter

In matematica secondo la proprietà commutativa, cambiando l’ordine degli addenti il risultato non cambia. Non è così però per  l’Inter di Walter Mazzarri, dopo l’esonero di Andrea Stramaccioni, che arrivato in una squadra che aveva finito il campionato al nono posto, sembrava tutta da rottamare.

Invece l’ex tecnico del Napoli, subentrato al giovane Stramaccioni, ha già dato un’identità ad una squadra che era senza più idee, ridando smalto a giocatori che l’anno scorso non hanno brillato sotto la guida del tecnico romano.

Certo, peggio dello scorso anno, non si dovrebbe fare, l’Inter chiuse la stagione con 9 sconfitte consecutive, senza gioco e con falle enormi in tutti i reparti che sembravano lasciati alla loro sorte. La macchina di Stramaccioni, ha perso il controllo nel momento in cui, i numerosi infortuni hanno privato i nerazzurri dei suoi uomini simbolo, i più forti in campo e nello spogliatoio e così il mister, non ha più saputo guidare una vettura che sembrava impazzita, sfuggita al controllo di un pilota che forse ha pagato per la sua inesperienza. Così Mazzarri, si è messo alla guida del mezzo, facendolo diventare, da una piccola utilitaria, un bolide. Certo il cammino è lungo e il campionato è appena iniziato, ma rispetto allo scorso anno, però l’impressione è che l’Inter abbia ora un’identità ben precisa e il carattere forte del tecnico ha già forgiato i suoi giovani calciatori, facendo rinascere quelli che lo scorso anno, inanellavano solo figuracce sul rettangolo di gioco.

I giocatori simbolo della cura Mazzarri – Così, ecco rinato Jonathan, che lo scorso anno era il più fischiato dai propri tifosi, o Alvarez, che con la cura Mazzarri, ha già in mano le chiavi dell’attacco dei nerazzurri, in un reparto impreziosito dall’arrivo di Belfodil e Icardi, dalla presenza importante di Palacio e del recupero di Milito. In difesa, l’arrivo di Campagnaro ha cambiato il volto della squadra, portando sicurezza ed esperienza, favorito dal fatto che con Mazzarri aveva già lavorato a Napoli. Ranocchia, inoltre sembra aver recuperato le sue doti da difensore che si erano un po’ spente prima dell’arrivo l’arrivo di Mazzarri.

Certo Stramaccioni, ha dovuto fare i conti con gli infortuni, piovuti a grappolo, di Milito, Palacio, Cassano, Zanetti, Samuel, ma è anche vero, che ad un certo punto la squadra si è persa.

L’assenza dall’Europa, inoltre, dà a Mazzarri più tempo di recupero fisico per la sua squadra e più giorni di riposo rispetto alle avversarie. Per questo l’Inter sarà la mina vagante di questo campionato, che già al primo scontro diretto con la Juve, ha messo a ferro e fuoco la vecchia signora giocando una partita ad armi pari e “rishiando” di vincerla.

Quest’ Inter ha già un’impronta ben chiara del gioco e dei movimenti che caratterizzano le squadre di Mazzarri. L’esperienza del tecnico toscano e i soldi della nuova proprietà, potrebbero far aprire un nuovo ciclo di vittorie.

 Nadia Gambino

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