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Gattuso: storia di un esonero già annunciato

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Gennaro Gattuso, allenatore del Palermo

Altro giro, altra corsa, ma soprattutto nuovo ribaltone in panchina per il Palermo. Ormai sembra quasi una barzelletta a cui però i palermitani, tifosi della squadra rosanero, non ridono più. Ieri sera a Bari è andata in scena l’ultima partita del Palermo targato Gattuso. L’allenatore calabrese, scelto esclusivamente per il volere del presidente Zamparini, non è riuscito nell’intento di restare al timone di una squadra, costruita secondo i suoi dettami tattici, che ad oggi non pare in grado di “ammazzare” il campionato.

Nelle prime sei giornate di questo campionato – più due di coppa Italia – l’unica cosa venuta fuori è la grinta, ma con le “palle” non si va molto lontano perché il gioco, ad essere sinceri, latitava. L’ex centrocampista del Milan paga forse l’inesperienza in un ruolo tutto nuovo per lui e affidargli una panchina cosi, con un presidente particolare ed una piazza che dopo la retrocessione dell’anno scorso ha voglia di riscatto, è sembrato a molti un azzardo, una scommessa troppo grande da vincere anche se sei stato campione del mondo.

FALLIMENTO GATTUSO O COLPE DELLA SOCIETA’? –  Come dicevamo prima, affidare la panchina a Gattuso per molti è stato un azzardo troppo grande per una società che punta subito a risalire nella massima serie. Ma perché allora è stato scelto Ringhio quando c’erano disponibili allenatori più navigati e profondi conoscitori della B? Questa domanda forse non troverà mai risposta ma sembra chiaro che il presidente Zamparini, l’unico che decide realmente nonostante si attorni di direttori, collaboratori o altro, abbia scelto di portare in panchina un uomo dal carisma ma soprattutto dall’appeal mediatico importante in modo che, nonostante la categoria, il Palermo avesse risalto a livello nazionale.  Dal canto suo Gattuso, nonostante in sede di mercato sia stato accontentato ingaggiando i giocatori da lui indicati (più o meno), non è riuscito a dare un volto preciso alla squadra. Ha costruito una rosa puntando tutto sul 4-2-3-1, quindi con gioco votato all’attacco, ali libere di spaziare e un trequartista fantasioso che faccia da collante con l’unico attaccante. Cosi non è stato, la squadra non ha risposto alle sollecitazioni del suo allenatore. Si è cercato di porre rimedio cambiando modulo tattico, passando ad un più classico 4-3-1-2, ma senza un centrocampista che detti i tempi e che smisti i palloni è dura.  Per il buon Gennaro rimane la consolazione, se cosi si può chiamare, di aver creato un bel gruppo all’interno della rosa del Palermo.

IACHINI IL SOSTITUTO – Già trovato il sostituto che risponde al nome di Beppe Iachini. Il tecnico di Ascoli ha all’attivo già tre promozioni dalla B alla A con Chievo, Brescia e Sampdoria ed inoltre ha già avuto modo di lavorare con Zamparini ai tempi del Venezia. Inoltre è stato a Palermo da giocatore per due stagioni in cui ha lasciato, nei cuori dei tifosi rosanero, un ottimo ricordo. Iachini è in viaggio verso il capoluogo siciliano ed oggi dirigerà il primo allenamento con i rosa.

Azio Agnese
Twitter:@azio82

 

 

 

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