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Lazio, Klose e gli altri motivi della sconfitta nel derby

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Derby della Capitale-sportcafe24

Come dopo ogni Derby, soprattutto quello della Capitale,  si cerca di capire quali sono le cause che hanno contribuito a far perdere la squadra sconfitta e quali errori si potevano evitare. Nel caso specifico è la Lazio a uscire dalla stra cittadina con le ossa rotte denotando dei problemi sia tattici che di organico. Proviamo ad elencarli ed analizzarli:

1 – MANCANZA DI FANTASIA IN FASE OFFENSIVA- I biancocelesti ieri non hanno mai dato l’impressione di poter davvero trovare delle soluzioni offensive degne di mettere scompiglio nella difesa avversaria. Troppi tiri da fuori area e troppo poco cattiveria in area di rigore che non hanno permesso ala squadra di Pektovic di colpire nel primo tempo, quando la Roma non sembrava pienamente in partita. Le uniche due occasioni degne di nota sono quelle sprecate da Klose, che comunque ribadiscono il concetto di una mole di gioco offensiva non alla’altezza delle aspettative.

2 – DIPENDENZA DA CANDREVA – La mancanza di capitan Mauri sta portando il centrocampo laziale a dipendere quasi unicamente dalle giocate del nazionale azzurro. Nel primo tempo del Derby Candreva ha giocato con grande freschezza e lucidità così da fare apparire tutta la squadra in palla mentre nel secondo parziale  lo stesso centrocampista è sceso di intensità e la Lazio non è riuscita a trovare alternative tattiche soccombendo sotto i colpi della Roma.

3 – ROMA CINICA NEL MOMENTO GIUSTO – La squadra di Garcia ha saputo difendere con ordine nel momento di maggiore intensità della Lazio rea di essere stata imprecisa sotto rete. Così che una maggiore freschezza psico-fisica ha permesso poi ai giallorossi di colpire nel momento più opportuno gli avversari con il gran goal nel secondo tempo  di Balzaretti ben servito da Totti, ma che ha trovato una difesa laziale troppo statica. Poi la strada è stata tutta in discesa con il conseguente raddoppio su rigore di Ljajic.

4 – SOSTITUZIONI TARDIVE – Al contrario di Rudi Garcia che ha dato una sterzata alla gara con l’ingresso di Ljajic al posto di Florenzi, Pektovic non cambiato assetto sullo 0 a o nonostante le difficoltà offensive della sua squadra, per poi correre ai ripari inserendo Floccari e spostando Ederson trequartista a sostegno di un Klose fin lì troppo isolato. Forse il tecnico serbo avrebbe potuto rischiare prima, specie nel dare maggiore sostegno al terminale offensivo Klose poco sostenuto in fase d’attacco.

Miroslav Klose, non riesce a sbloccarsi nel derby contro la Roma5- STERILITA’ OFFENSIVA DI KLOSE – Il tedesco non riesce a sbloccarsi dopo aver segnato una sola rete in queste prime 4 giornate di campionato. Per l’esattezza Klose ha segnato nell’anno solare corrente  solo  7 reti in 25 presenze tra Lazio e Nazionale. Tutti i tifosi laziali speravano un suo sblocco proprio nel Derby, ma il bomber ex Bayern Monaco ha fallito due occasioni da rete , una per  tempo, con un clamoroso errore al 36′ su ottimo assist di Lulic. Forse un ulteriore innesto nel reparto offensivo ( vedi Yilmaz) avrebbe fatto comodo a Lotito.

6 – MANCANZA DI ALTERNATIVE IN ATTACCO – Seguendo il periodo non fortunato di Klose, si può osservare come in realtà Pektovic abbia a disposizione un reparto d’attacco non all’altezza, con un Klose a secco, Floccari inconsistente nelle sue bravi apparizioni e con il giovane Keita che già dimostra un ottimo potenziale, ma ancora acerbo e bisognoso di crescere senza troppe responsabilità sulle spalle. Ecco anche che si ritorna alla campagna acquisti estiva con un Lotito non sufficientemente dinamico sul mercato come nel caso dell’attaccante turco del Galatasaray Yilmaz, che con la sua rapidità e vena realizzativa avrebbe fatto comodo alla Lazio, ma sul quale lo stesso Lotito si è mosso troppo in ritardo non riuscendo a concludere la trattativa nei tempi giusti.

7 – DIFESA  RIMANEGGIATA E IN DIFFICOLTA’ – Anche il reparto arretrato biancoceleste ha presentato delle grosse lacune specie nei calci piazzati come in occasione del goal di Balzaretti dove la linea difensiva è parsa troppo statica e mal posizionata. Ulteriore elemento da considerare sono le numerose assenze accorse alla squadra di Pektovic: Biava, Radu e Novaretti han dato forfait e le uniche due soluzioni erano rappresentate da Ciani e Cana come centrali difensivi con poche alternative.

8 – TOTTI DOMINA, HERNANES UN FANTASMA – La sfida dei due fantasisti è terminato con una netta vittoria del capitano giallorosso vero faro del sistema offensivo dei suoi e sempre nel vivo dell’azione. Il “Profeta” invece non è riuscito a supportare con la sua solita fantasia Klose. Poche idee e passaggi imprecisi, oltre ad una tenuta atletica non brillantissima. Da lui si deve aspettare di più.

In generale la Lazio ha giocato un buon primo tempo senza però essere incisiva in fase realizzativa ,mentre la banda di Garcia ha creato la vittoria su un piano tattico solido e coriaceo, con un atteggiamento cinico e che ricalca  l’ondata di entusiasmo  e serenità che sta vivendo la Roma.

Simone Gianfriddo

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