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Recensione Kingdom Hearts 1.5 HD ReMIX

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Kingdom_Hearts 1.5: logo

Le collaborazioni non sono sempre una mossa vincente: se non si trova la giusta l’alchimia, se tutti gli elementi  non sono al loro posto si rischia di creare un prodotto che non avrà una propria anima e risulterà fallimentare su tutti i fronti.
Che quella di Square-Enix (ai tempi Squaresoft) e Disney sia stata una mossa azzardata lo sappiamo tutti, e nessuno avrebbe pensato che da quella collaborazione, nata tra i due colossi dell’intrattenimento nel 2002, sarebbe potuto uscire un titolo tanto forte e pieno d’energia da conquistarsi col tempo una così folta schiera di fan. Kingdom Hearts da allora ne ha fatta di strada, ma come è nata la fantastica saga del Regno dei Cuori?
Con questa collection in HD Square punta anche ad avvicinare tutti coloro che non hanno mai giocato ai giochi originali e a far rivivere tante emozioni a chi le avventure di Sora, Paperino e Pippo le ha già vissute.

I classici non invecchiano mai

Dei tre capitoli contenuti all’interno di questa collezione, quello che sicuramente aveva più bisogno di una spolveratina era il primo capitolo: forte di una ottima narrativa, era proprio quando arrivava il momento di menare le mani che il gioco soffriva di più. Uno dei fastidi più evidenti era la telecamera, che ai tempi di Playstation 2 era gestita dalle levette posteriori del pad: gli sviluppatori, consci di questo problema, hanno affidato la telecamera all’analogico destro, rendendo l’azione più fluida e dinamica; le battaglie rimangono a volte ancora confusionarie, ma in linea di massima, anche grazie all’aiuto del lock-on, il tutto risulta più gestibile. Altre migliorie riguardano il menù durante le fasi di combattimento: adesso le evocazioni sono selezionabili più facilmente e le tecniche speciali sono affidate al tasto triangolo (come avveniva per i comandi di reazione in Kingdom Hearts 2). Rivisto anche il livello di difficoltà, che adesso appare più bilanciato: il gioco rimane sempre difficile in alcune sezioni (secondo il mio personalissimo parere rimane uno dei più difficili della saga, ndr), ma non ci sono picchi di difficoltà come avveniva avvolte nel gioco originale.
Per quanto riguarda la presenza di nuovi Keyblade e mostri, più qualche altra chicca, possono sembrare delle aggiunte, ma in realtà non lo sono: questa 1.5 si basa sulla versione Final Mix del gioco, originariamente uscita solo in Giappone, che aveva al suo interno già questi contenuti aggiuntivi rispetto alla versione originale del gioco; è comunque una aggiunta per chi avesse giocato solo il gioco originale e volesse un titolo contenutisticamente più corposo.

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Un universo fatto di storie

Negli anni la saga di Kingdom Hearts si è evoluta, e con essa la trama, che è diventata via via sempre più elaborata e piena di colpi di scena: gli spin-off della saga sono diversi e tutti molto importanti, proprio perchè vanno ad aggiungere tasselli importanti ad un plot mai scontato. In questa rivisitazione in alta definizione sono stati inclusi anche Re: Chain Of Memories e 358/2 Days, capitoli usciti originariamente su Playstation 2 e Nintendo DS, che vanno a porsi tra il primo e il secondo capitolo della saga.
Chain Of Memories, capitolo originariamente uscito su GameBoy Advance, non ricevette critiche entusiastiche: la storia manteneva uno standard qualitativo buono, ma un nuovo sistema di combattimento, che vedeva l’introduzione di carte all’interno del gameplay, non pienamente riuscito e una ripetitività di fondo minarono la qualità finale del titolo. Anni dopo Square decise di fare un remake in tre dimensioni del gioco, che seppur mantenendo il tanto amato/odiato sistema di carte, appariva migliorato, soprattutto dal punto di vista del gameplay: il poter muovere la telecamera in maniera fluida rendeva gli scontri più tattici e meno frustranti, e grazie al tasto triangolo alcune azioni venivano eseguite in maniera più naturale. La rivisitazione di questo capitolo qui da noi è del tutto nuova, visto che l’uscita del titolo rimase relegata al solo mercato giapponese e nord americano, e può risultare un buon acquisto per chi non ha mai giocato il capitolo su GameBoy. Da sottolineare l’aggiunta di alcune carte e oggetti rispetto al gioco originale.
Per quanto riguarda l’altro spin-off contenuto in questa collezione, 358/2 Days, va fatto un discorso a parte. Square ha deciso di implementare solo le cutscenes del gioco, senza alcuna fase di combattimento o semplicemente di gameplay: il tutto restituisce un feeling strano, dal momento che ci troveremo di fronte a scene che introducono combattimenti, ma che nel prodotto finale vengono saltati; e ad essere state rimosse non sono solo schermaglie minori, ma anche boss fight importanti al livello di trama (SPOILER, mancano ad esempio sia il combattimento contro Saix, sia quello contro Xion, ndr).

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Qualche ruga in più 

Arriviamo alla nota dolente di questa conversione in HD, ovvero l’aspetto grafico del gioco: quella applicata sul primo capitolo e su Chain Of Memories è stata un’opera di restauro solo parziale, che nel complesso mostra qualche stonatura. Gli asset originali del gioco sono stati sostituiti con quelli di Dream Drop Distance, decisamente più puliti e colorati, ma solo per alcuni personaggi: la differenza tra i personaggi principali e secondari si noterà, e non poco, ed alcune espressioni facciali stoneranno parecchio. Meglio per quanto riguarda le texture ambientali, decisamente più pulite e definite. Un lavoro più apprezzabile è stato svolto su 358/2 Days, che però risulta qualitativamente abbastanza simile al prodotto originale.
Per quanto riguarda invece la colonna sonora, il lavoro svolto è più che apprezzabile; l’intera colonna sonora del primo capitolo più alcuni brani del capitolo per GameBoy sono stati completamente rivisitati da una orchestra: il feeling che si riceve è ottimo, dal momento che sembrerà di ascoltare qualcosa di completamente nuovo, ma che ha ancora lo spirito del componimento originale.

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PRO
– La magia è rimasta intatta
– Narrativamente ancora ottimo
– Buone migliorie al gameplay
– Colonna sonora ottima
– Buona dose di contenuti in più rispetto agli episodi originali

CONTRO
– Conversione grafica non pienamente riuscita
– Con 358/2 Days si poteva osare di più


COMMENTO FINALE
Questa rivisitazione in alta definizione è un buon prodotto, sia per gli appassionati della saga che hanno già giocato ai tre capitoli originali, sia per chi per la prima volta si avvicina al magico mondo creato da Square-Enix. La magia rimane invariata  dopo 11 anni, anche se graficamente il gioco mostra qualche ruga. Il lavoro svolto non è certosino, ma pur sempre apprezzabile, e non va certo ad intaccare la qualità finale di tre prodotti che ancora adesso possono regalare tante emozioni, sia ai gamer più piccoli che a quelli più cresciutelli.

VOTO FINALE: 8

Francesco Lorusso

Ragazzo semplice, a cui piace parlare di tutto, grandissimo appassionato di tecnologia. Difendo sempre le mie idee e i miei ideali, ma non per questo disprezzo quegli degli altri. Dite no alla Console War!

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