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Inter e Juve si annullano a vicenda: 1-1 a San Siro, segnano Icardi e Vidal

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Icardi e Palacio Live Serie A

Juventus' midfielder of Chile  Arturo ViCi siamo: dopo la pausa Nazionali, riprende il campionato, e lo fa con un antipasto che sa di cena completa. E’ giornata di Derby d’Italia: è il 161esimo scontro tra Inter e Juve, che oggi pomeriggio a San Siro, in un orario insolito per via del prossimo impegno infrasettimanale europeo dei bianconeri, si giocano non solo la prevalenza di forza in questo eterno braccio di ferro, ma anche la possibilità di un immediato scatto in avanti in classifica sull’avversaria. Le due squadre, infatti, sono ancora a punteggio pieno: la nuova Inter di Mazzarri, con le vittorie sul Genoa e sul Catania, vuole imporre nuovamente il proprio dominio sul calcio italiano attraverso gli schemi e la grinta del mister ex Napoli, mentre la Juve, coi sei punti guadagnati ai danni di Sampdoria e Lazio, è alla ricerca della terza vittoria di fila che legittimi sin da subito il ruolo di favorita, per il terzo anno di fila, per la squadra di Antonio Conte.

Per que che riguarda le formazioni, per l’Inter il solito Handanovic in porta ed i soliti Campagnaro, Ranocchia e Jesus sulla linea difensiva a tre. Sulle ali inamovibili Jonathan e Nagatomo, mentre per quel che concerne il centrocampo, rimane in panchina Kovacic, non ancora al meglio della forma: al fianco di Guarin e Cambiasso scende in campo, per la prima volta dall’inizio, Saphir Taider. In attacco, torna a disposizione Milito, ma anche lui partirà dalla panca, assieme ad Icardi e Belfodil: Mazzarri, infatti, si affida ancora una volta al duo argentino Alvarez-Palacio. Nella Juve torna a disposizione Barzagli, che si sistema nella difesa, anch’essa a tre, assieme a Bonucci e Chiellini, ovviamente a difendere la porta di proprietà di Gigi Buffon. Tutto confermato a centrocampo, con Lichtsteiner e Asamoah che agiranno larghi e con Pirlo, Pogba e Vidal in mezzo al campo. In attacco, recupera Vucinic, che si prende il suo posto da titolare affianco a Carlitos Tevez.

La partita è subito accesa, agonistica: nonostante i primi minuti siano sempre dedicati ad una fase di studio, le due squadre si propongono subito in avanti, alla ricerca di un’azione che possa sbloccare il risultato. Come al tredicesimo quando, su azione di calcio d’angolo, Nagatomo calcia benissimo al volo col sinistro: prodigio di Buffon, che con un miracolo manda la palla sul palo. Pochi minuti più tardi, è la Juve a far venire un brivido dietro la schiena ai tifosi nerazzurri: su lancio perfetto di Pirlo, Vidal prende palla dentro l’area, Taider buca l’intervento e rimedia abbattendolo. Sarebbe rigore, ma l’arbitro vede un tocco di mano del cileno, assegnando invece una punizione all’Inter. Entrambe le squadre giocano bene, gran controllo della propria manovra, difese sino ad ora impenetrabili. I ritmi piano piano si vanno abbassando, ma le due squadra sembrano giocare quasi a specchio, annullandosi l’un l’altra. Ma al 32esimo, altra occasione enorme per i bianconeri per passare in vantaggio: ennesima genialata di Pirlo a pescare il movimento di Pogba attraverso la linea difensiva avversaria, col francese che può calciare solo di fronte ad Handanovic; il portiere sloveno, però, si frappone fra lui e la porta, salvando i nerazzurri. Attenzione a quello che succede poco più tardi: Lichtsteiner, già ammonito, commette un brutto fallo su Taider, rischiando il secondo giallo che lo manderebbe prematuramente sotto la doccia. L’arbitro però, lo grazia, lasciandolo in campo. Sul finale, cresce impetuosa l’Inter: al 40esimo giocata spettacolare di Palacio a premiare il taglio dentro l’area di Cambiasso, che però non ci arriva per un soffio. Mentre, poco prima del fischio che segnalerà la fine del primo tempo, i nerazzurri organizzano un contropiede che rischia di essere letale per gli uomini di Conte sgaloppata palla al piede di Alvarez che serve sulla sinistra Taider; l’algerino dribbla con un doppio passo Bonucci e va alla conclusione, ma è ancora una volta decisivo Buffon a dire di no agli avversari. Si chiude senza altri sussulti il primo parziale: partita accesissima, che rischia di infiammarsi definitivamente nel secondo tempo.

Ripresa che si apre con un cambio tra le fila della Juve: Isla subentra a Lichtsteiner, che ha rischiato il rosso nel primo tempo. Partenza subito aggressiva da ambo le parti, che si alternano nell’entrare di impeto nella metà campo avversaria. Al settimo della ripresa, subito pericolo Juve, con Palacio che incorna di testa su bella imbeccata di Cambiasso: facile per Buffon. Ma cinque minuti più tardi, sono i bianconeri a sfiorare per la prima volta il gol del vantaggio: su azione di contropiede Tevez da una gran palla sulla sinistra a Vidal, che calcia in diagonale col sinistro e manda di pochissimo a lato. Il match è un via-vai di occasioni: entrambe le formazioni vogliono aggiudicarsi i tre punti, e si alternano nel creare occasioni clou. Così, dopo il gol fallito da Vidal, tocca all’Inter fare la sua mossa col pedone Guarin, che sfonda dalla destra e tira fortissimo in diagonale, sparando fuori di nulla. Partita sì vivissima, ma che va sbloccata: così entrambi i tecnici pensano ad un cambio. Nell’Inter, peso offensivo aggiuntivo, con Icardi – bestia nera della Juventus l’anno scorso – che che entra al posto di Taider, con Alvarez che scala a centrocampo, e con Quagliarella che subentra a Vucinic. Il primo cambio sarà subito decisivo, perchè permetterà a San Siro, al minuto 73, di esplodere in un boato unisono: azione monstre di Alvarez che vince contrasti su contrasti, avanza palla al piede e premia l’inserimento dentro l’area di Icardi, che di prima intenzione batte Buffon e firma l’uno a zero per i neroazzurri, con l’uomo che più di tutti sa come punire i bianconeri, l’ex doriano Icardi appunto.

Inter in vantaggio, ma che forse gongola un pò troppo sulla rete appena ottenuta, mollando difatti la presa sull’incontro. E alla Juve non serve sentirselo dire nuovamente: pochissimi minuti più tardi, Asamoah dribbla Jonathan come fosse un birillo, la mette dentro bassa per Vidal che controlla e tira col sinistro; Handanovic non la vede neanche partire, e viene infilato all’angolino alla sua sinistra, per l’immediato pareggio della Juve. A questo punto, la partita cala di ritmo, con le due squadre che forse ora hanno più paura di perdere che voglia di vincere. Ma sul finale, sono i bianconeri a provare l’ultimo arrembaggio: all’88esimo, clamorosa palla gol per i torinesi, con una grande azione di Tevez dalla sinistra che porta al cross, colpo di testa di Vidal..e miracolo di Handanovic, che salva un gol già fatto! Ma sulla ribattuta arriva Isla, che la deve solo mettere in porta…Ma sbaglia incredibilmente e la spara fuori! Match point gettato via in maniera incredibile dalla Juve. Arriva dunque il fischio finale: un pareggio giusto, che ben riflette le qualità delle due squadre, annullatesi a vicenda sul campo questa sera.

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