Football
Milan: De Sciglio è out, scatta l’allarme difesa

Non è bastato incrociare le dita ai dirigenti del Milan per scongiurare il più grande rischio del loro calciomercato, concentrarsi sull’attacco senza tutelarsi nel reparto difensivo, forse la vera debolezza dei rossoneri.
EMERGENZA DIFESA – E’ arrivata ieri nel pomeriggio la doccia fredda direttamente dal sito del Milan, con un comunicato annunciante che “De Sciglio ha riportato una lesione a manico di secchia del menisco mediale del ginocchio sinistro. Si tratta di un episodio acuto verificatosi oggi. Nei prossimi giorni il calciatore si sottoporrà a intervento chirurgico a Milano con il professor Schonhuber”. Ancora non si conoscono gli effettivi tempi di recupero ma è probabile che il forte terzino della Nazionale Italiana dovrà stare lontano dai campi di gioco per almeno un mese e mezzo.
Come se non bastasse l’infermeria rossonera si affolla di altri due elementi del reparto difensivo alle prese con acciacchi seri seppur di entità minore di quello di De Sciglio: Ignazio Abate ha riportato una lesione all’adduttore sinistro durante la gara della Nazionale vinta contro la Bulgaria a Palermo, mentre il neo acquisto Silvestre, prelevato dai cugini dell’Inter in questa sessione di calciomercato, soffre per un trauma distrorsivo al ginocchio che tuttavia non verrà operato a favore di una terapia conservativa. Unica nota liete del bollettino medico rossonero è il recupero quasi ultimato di Daniele Bonera che, dopo le ultime analisi, conferma il buon decorso dalla frattura alla rotula auspicando un suo ritorno per la fine di Settembre.
SCELTA SBAGLIATA? – Il vero tema che tiene banco in questi giorni tra i tifosi del Milan è il calciomercato portato avanti da Galliani e il suo staff, concentrati a regalare una nuova punta e un trequartista a Max Allegri, trascurando forse la vera necessità della squadra, quella di rinforzare il reparto difensivo. Sicuramente gli arrivi di Matri e Kakà, uniti a quelli di Poli e Saponara, hanno ulteriormente aumentato la pericolosità del reparto offensivo rossonero, andando però a lasciare pochi spazi di manovra per la difesa: il Milan ci ha provato più volte con il Cagliari per Astori ma gli investimenti fatti per Kakà e Matri non hanno permesso alla dirigenza rossonera di sobbarcarsi i 16 milioni di euro che chiedeva il tenace Cellino, presidente dei sardi. La tifoseria ha già manifestato il suo dissenso nella partita interna proprio contro il Cagliari, facendo notare la gravità dell’errore della dirigenza tramite cori e striscioni: come sempre sarà il campo a dire da che parte sta la ragione, di certo l’acquisto di un buon difensore avrebbe risparmiato qualche grattacapo al sempre più teso Massimiliano Allegri.
Andrea Bonfantini
