Premier League
Udinese: Kelava non convince, Craig Gordon all’orizzonte?
Se pensavate che il mercato fosse finito vi sbagliavate di grosso. Perchè è tutt’ora in continuo movimento un nuovo mercato, diverso da quello che ci ha accompagnato per tutti i 3 mesi estivi. Stiamo parlando del mercato degli svincolati, con diversi giocatori, anche abbastanza noti, che stanno cercando una nuova sistemazione dopo un’estate passata in solitudine. Uno di questi è Craig Gordon, ex numero 1 della nazionale scozzese e del Sunderland, da più di un anno disoccupato. Ecco. però, che una possibilità lavorativa potrebbe spuntare grazie all’interessamento dell’Udinese, già in passato interessata al giocatore, ma che ora potrebbe dare l’affondo finale per il suo acquisto. Ciò è causato dal fatto che Ivan Kelava, il portiere croato ex Dinamo Zagabria chiamato a sostituire l’infortunato Brkic, non ha finora assolutamente convinto la società friulana, con frequenti incertezze manifestate sia nei deludenti preliminari di Europa League con i cechi dello Slovan Liberec, sia in Serie A in questi due primi incontri con Lazio e Parma. Affare che potrebbe andare in porto anche nei prossimi giorni, ma finora non c’è ancora nulla di concreto. Scopriamo l’identikit del portiere britannico.
IL BUFFON DI SCOZIA – Questo è l’importante soprannome dato a Craig Gordon, nato il 31 dicembre del 1982 ad Edimburgo, città che l’ha visto crescere sia come uomo che come calciatore, visto che ha militato, prima come portiere delle giovanili, poi come titolare della prima squadra, negli Hearts, una delle due squadre della capitale scozzese e formazione per cui Craig fa il tifo da sempre. Con i “cuori” gioca 139 partite in Scottish Premier League dal 2001 al 2007, anni in cui bisogna aggiungere un breve prestito al piccolo Cowdenbeath, divenendo protagonista di una squadra che raggiunge livelli eccezionali, riuscendo a lottare per il campionato e a vincere la Coppa di Scozia nella finale contro il Gretna, in una partita in cui Gordon è decisivo parando il calcio calcio di rigore finale dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Era il 2006, anno sensazionale per il numero 1, che viene nominato giocatore dell’anno in Scozia, il primo giocatore degli Hearts a riuscire in questa impresa. In brevissimo tempo diventa l’idolo assoluto della tifoseria e a suon di prestazioni sensazionali conquista la titolarità anche nella nazionale scozzese, con cui disputerà 40 partite tra il 2004 ed il 2010. Tutto ciò attira l’attenzione di Arsene Wenger, in cerca di un sostituto per il pensionabile Jens Lehmann. Il giocatore preme per andare all’Arsenal, ma l’eccentrico proprietario russo degli Hearts, Vladimir Romanov, si impunta per mantenerlo in Scozia, con grande disappunto del numero 1, che arriva ai ferri corti con la società. Nell’estate del 2007 viene finalmente ceduto in Inghilterra, precisamente al Sunderland di Martin O’Neill, che paga la cifra record di 9 milioni di sterline per averlo, somma più alta mai pagata per un portiere fino all’acquisto di De Gea da parte del Manchester United nel 2011. L’avventura al Sunderland procede tra alti e bassi, con l’Everton incassa 7 gol perdendo inizialmente il posto da titolare, salvo poi riconquistarlo a suon di prestazioni convincenti. Ma dalla stagione seguente iniziano i guai fisici che ne pregiudicheranno il proseguimento di carriera. Ad inizio del 2009 si procura un serio infortunio al ginocchio che lo terrà fuori 3 mesi. Il recupero però è ottimo e presto lo scozzese riconquista i pali della porta dei “Black Cats”, ma la sfortuna lo perseguita, e a Novembre dello stesso anno, durante un incontro col Tottenham, in un contrasto di gioco Jermaine Defoe gli rompe il braccio, costringendolo ad altri 3 mesi di stop. Ancora una volta la determinazione di Gordon sembra avere il sopravvento e nei mesi estivi che precedono la nuova stagione 2010/2011 si presenta più agguerrito che mai. Ma ecco una nuova frattura allo stesso braccio e con ciò la mancata partecipazione all’inizio della “season”. Intanto al suo posto brilla un certo Simon Mignolet, che convince tutti gli addetti ai lavori e si rivela uno dei migliori portieri del campionato. Quando Gordon guarisce ed è pronto a rientrare è ormai troppo tardi. Il belga è titolare inamovibile e le sue continue ottime prestazioni gli varranno il passaggio nell’estate del 2013 al Liverpool, mentre per lo scozzese ci sarà solo tanta tribuna e panchina, fino ad arrivare all’estate del 2012, con la rescissione consensuale del contratto. Da li il portiere non ha più trovato una nuova sistemazione, facendo notizia di se solo per un periodo di allenamento con i Rangers Glasgow.
Ora però una nuova possibilità di rilancio della carriera potrebbe arrivare dal Friuli, con la società bianco-nera che però deve guardarsi dalla possibile concorrenza dell‘Everton, che ne ha chiesto informazioni. Ma la squadra italiana, già in passato sulle tracce del “Buffon di Scozia”, potrebbe stavolta tentare l’affondo decisivo. Comunque vada, questo estremo difensore merita ancora una chance nel calcio che conta. In passato ha mostrato tutto il suo valore e solo la sfortuna si è accanita nei suoi confronti. Speriamo che ora la Dea Bendata arrivi in suo soccorso.
Enrico Cunego