Calcio Estero
“Re Carlos” Ancelotti, prime sensazioni a Madrid
“Arrivo nel club più prestigioso del mondo, il sogno di chi ama questo lavoro” : si è presentato cosi Carlo Ancelotti accompagnato da Zidane e il presidente Florentino Perez, di fronte ad una platea di giornalisti da tutto il mondo, carichi di domande e informazioni da strappare al tecnico emiliano. Incalzano i cronisti ma non spaventano il neo allenatore madridista che si destreggia con un buon spagnolo tra le insidie di mercato e i paragoni col suo predecessore Mourinho, con la solita eleganza e pacatezza che lo ha contraddistinto in questi lunghi anni di carriera in giro per l’Europa.
PRIME SENSAZIONI – Con una comprensibile emozione inizia l’avventura di Carlo Ancelotti alla guida delle Merengues che lo vedrà affiancato a Zinedine Zidane, portato dagli uffici dirigenziali alla presenza in panchina: “Sono molto emozionato, i dirigenti hanno fatto un grande lavoro per portarmi qui, questo è il club più prestigioso al mondo, io lo so bene e sono felice di questo ma al tempo stesso voglio ringraziare il Paris Saint Germain per l’esperienza fatta in Francia”.
Superati i convenevoli inziali si passa al mercato ma subito l’entusiasmo di giornalisti e tifosi viene smorzato dalle parole del tecnico che sottolinea come “la rosa è molto buona, nei prossimi giorni andremo a parlare col club di quello che serve. Oggi non posso fare nomi di giocatori perché ancora non ne ho parlato con la dirigenza, però abbiamo giocatori di qualità in rosa e so che ci sono giovani della Cantera che potranno farci comodo, per il mercato vedremo più avanti. Kakà? Spero di allenarlo, poi decideremo. E’ un giocatore del Real, lavoreremo insieme e faremo il possibile“.
OBIETTIVI – L’egemonia blaugrana degli ultimi anni e le recenti delusioni in campo europeo delineano velocemente gli obiettivi per il Real Madrid targato Ancelotti che senza nascondersi punta subito al grande centro: “La decima Champions League per questo club è molto sentita, ho l’ambizione di vincerla, e questo mi darà grandi motivazioni che ci aiuteranno nel nostro lavoro” e per vincerla il tecnico vuole “il controllo del gioco, un ottima forza offensiva e un grande equilibrio. Per fare questo abbiamo bisogno di qualità, cosa che già abbiamo. Non sarà difficile organizzare un progetto del genere” .
Si sprecano gia i soprannomi tra i tifosi madridisti, chi lo chiama “Re Carlos”, chi il “Pacificador”, di sicuro resta il fatto che, dopo due anni bui sotto la guida dello Special One, l’arrivo del tecnico ex Paris Saint Germain può portare energia nuova necessaria a colmare il gap con gli “odiati” rivali blaugrana.
Andrea Bonfa