Focus
La Juventus e l’addio più doloroso: lode ad Alessandro Del Piero, il capitano d’altri tempi
Pubblicato
9 anni fa|

TORINO, 14 MAGGIO – E’ il cinquantottesimo minuto e un intero stadio si alza in piedi ad applaudire. E’ giunto il momento, quel momento che ogni tifoso juventino ha sperato fino all’ultimo che potesse non essere vero. Palazzino alza la lavagnetta luminosa, in verde c’è il numero sette (Pepe) e in rosso c’è il numero dieci. L’ultima sostituzione per uno dei numeri dieci più amati di sempre sia dai tifosi juventini che da tutti gli sportivi più appassionati. E’ l’ultima partita e l’ultima apparizione di un fenomeno vero: il suo nome è Alessandro Del Piero.
Lo Juventus Stadium si tramuta subito in un catino ribollente di passione e di grande commozione. Appena Conte chiama la sostituzione entrambe le squadre si riuniscono in centro al campo per stringere la mano al capitano della Juventus, galantuomo del calcio che ha rappresentato molto per questo sport e per la storia del club bianconero. La partita si ferma per molti minuti e Alex esce fra gli applausi di un pubblico visibilmente provato: gli striscioni in suo onore si sprecano, i cori provenienti dalla curva si alzano verso il cielo e incoronano il Capitano come uno degli uomini simbolo di tutta la gloriosa storia della Vecchia Signora. I tifosi sugli spalti non riescono a trattenere le lacrime e gli applausi continuano scroscianti per molti lunghi minuti.
Il saluto del Capitano è un saluto sobrio e composto in stile Del Piero. Nonostante questo una volta sedutosi in panchina non ha potuto far altro che alzarsi e ricevere ancora una volta le lodi di tutte le migliaia di persone presenti allo stadio. La Curva lo “obbliga” a fare un giro di campo e Alex accetta di buon grado. Mentre sul terreno di gioco Juve e Atalanta continuano a giocare una partita finita inesorabilmente e comprensibilmente in secondo piano, Del Piero saluta il suo pubblico, quel pubblico che lo ha amato e ammirato per diciannove stagioni e per settecentoquattro partite. Gli sguardi dei tifosi si intrecciano con quello di Alex mentre lui raccoglie tutte le sciarpe bianconere che vengono lanciate in suo indirizzo da curve, tribuna e distinti. Del Piero quel giro di campo se lo gode, si guarda intorno, sorride e piange. Alla fine la commozione è troppo forte e gli occhi iniziano a inumidirsi. Davanti agli occhi dei tifosi passano davanti mille ricordi: da quel gol da cineteca contro la Reggiana, il gol strepitoso contro il Real, il tacco contro il Piacenza nel giorno della morte dell’Avvocato, il duecentesimo gol in maglia bianconera siglato a Frosinone in Serie B, le mille battaglie vinte, le sconfitte più dure, tutti i trofei vinti e alzati al cielo con la fascia da capitano tatuata sul bicipite destro: una fascia che difficilmente avrà degli eguali.
Alessandro Del Piero è stato un campione che si è fatto ammirare e stimare da tutti gli sportivi. Un campione che ha unito tutti i colori e tutte le fazioni durante tutta la sua carriera fino ad arrivare al giorno dell’addio. Un uomo che è stato applaudito da tutto il Bernabeu di Madrid, un giocatore che ha raccolto consensi ovunque per il suo modo di giocare, per le sue parole sempre misurate e mai fuori posto, per la sua simpatia e per le sue grandissime doti umane, un fuoriclasse assoluto dalla giocata imprevedibile e straordinaria. Basti pensare al cosiddetto “gol alla Del Piero”, alle punizioni millimetriche, alle giocate che lasciavano di stucco i difensori: gesti tecnici che rimarranno per sempre nella memoria collettiva. E nonostante la sfortuna in alcune circostanze, crociati “saltati” e Calciopoli Del Piero ha sempre guardato avanti e ha sempre trascinato la sua Juve standole accanto anche nei periodi più bui.
Al termine della partita la festa può iniziare: i tecnici montano il palco e Del Piero è li. Guarda la coppa, la afferra e la alza al cielo. E’ un urlo di gioia, un urlo adrenalinico, un urlo di liberazione: l’ennesima fotografia che verrà archiviata da qualunque tifoso bianconero. E’ vero che la Juve ha vinto lo Scudetto, ma il palcoscenico è tutto per lui. Per quell’uomo che ha strabiliato migliaia di tifosi, per quell’uomo che ha incantato tantissimi appassionati di calcio, per quell’uomo che ha fatto la storia della Juventus e del calcio italiano. Lode a te, Alessandro Del Piero, capitano d’altri tempi che hai fatto emozionare il mondo del calcio.
A cura di Nicolò Bonazzi
SPORTCAFE24.COM

Sfoglia il nostro Database

Conferma a sorpresa: torna all’Inter! Esame Suarez, c’è la confessione | TG Sport

Linea verde per le big: il Milan sul nuovo Lukaku, l’Inter guarda in Argentina e la Juve studia il clamoroso ritorno

Calciomercato Inter chi sarà l’erede Di Young?

Sarri è l’ago della bilancia, Italiano, De Zerbi e Juric scalpitano: il quadro delle (prossime) panchine in Serie A

Paura Osimhen, perde i sensi ed esce i barella: quante partite dovrà saltare. Milan, nuovo acquisto dal Sudamerica | TG Sport

Lukaku, in quattro su di lui: il belga parte?

Commisso incontenibile: “Sarri? Una patacca totale”. Juan Mata in Serie A | TG Sport

Juventus, difesa stellare nel 2021-2022. Settimana decisiva per Suning e il ritorno del Papero

Lite con Conte, decisione di Agnelli sulla stella allo Stadium! Juve, contatti con Barella? | TG Sport

Lite Conte-Agnelli, scontro anche negli spogliatoi: intervengono i calciatori! Icardi provoca l’Inter | TG Sport

Candreva, scatta l’obbligo di riscatto: quanto incassa l’Inter! Ibra, la Ferrari e il messaggio al Milan | TG Sport

“Carneficina” per trattenere Lukaku e Lautaro. La proposta shock di Cristiano Ronaldo e il futuro attaccante rossonero

Più partite e 36 partecipanti: la nuova formula della Champions League, ma è già polemica | TG Sport

Bomba Messi, Di Maria svela il futuro: possibile trasferimento al PSG | TG Sport

La Juve cede un big al Milan. Maldini in pressing anche su Fiorentina e Atalanta

La Juventus punta ancora un Viola. Il destino dei fratelli Milinkovic-Savic e le altre trattative della settimana

Maldini al lavoro: il mercato del Milan ha due priorità interne

Conte penso al futuro: due top bocciati, due nuovi arrivi a giugno e Brozovic in bilico

Da Gabriel Jesus Wijnaldum: cinque colpi per il futuro

Di chi è la colpa del flop della Juventus di Pirlo?

Scontro Juve-City per un talento italiano. Trattativa Milan-Chelsea e il possibile colpo dell’Atalanta
I NOSTRI CLIENTI




BETCAFE24


2 Comments