Palermo, dopo l’allenatore si pensa al mercato

Risolto, o quasi, la scelta dell’allenatore che sarà Gennaro Gattuso, è tempo per il Ds Nicola Amoruso di iniziare a costruire la squadra.

Il pezzo pregiato è sicuramente Joseph Ilicic, che certamente non resterà a Palermo. Su di lui c’è l’interesse di tante squadre, Milan compreso. Per l’attacco sui pensa ad Haris Seferovic: giovane giocatore della Fiorentina, che molto bene ha fatto con il Novara nella seconda metà di stagione quando è giunto in prestito. Il calciatore, però, vorrebbe prima giocarsi le sue carte in maglia Viola nella prima parte del ritiro, per poi decidere se andare in prestito o meno.

Rientrano invece dai presti da Modena, Varese e d Hellas Verona tre giocatori che Amoruso dovrà piazzare sicuramente in altre squadre: stiamo parlando di Andelkovic, Struna e Bacinovic. I tre sloveni non dovrebbero rientrare nei pani tatticii dei rosanero e quindi potrebbero essere ceduti in prestito, o definitivamente per fare cassa: l’unico che ha qualche chance di restare dovrebbe essere Bacinovic.

Una questione importante da risolvere in casa Palermo è sicuramente quella legata ai portieri. Dalla Fiorentina rientrerà sicuramente Emiliano Viviano, visto che i Viola non hanno intenzione di riscattarlo per la cifra esorbitante di 7,5 milioni di euro, ed in più si stanno muovendo proprio su questo fronte. Al momento, l’unica pista percorribile ma anche questa da valutare, potrebbe essere un ritorno al Bologna.

L’altra questione riguarda Stefano Sorrentino: il Palermo ha pagato il numero 54 rosanero 3 milioni a gennaio al Chievo, ed ora dovrà versarne un altro per riscattarlo definitivamente. Il problema è che da quel momento scatterà l’ingaggio di 900mila euro per tre anni: una cifra fuori badget soprattutto in vista dei parametri del salary cup della Serie B: gli estimatori però non mancano all’ex portiere clivense: la Sampdoria si è fatta avanti, ma anche la Roma ha pensato a lui. Ora però bisognerà trovare una squadra che sborsi 4 milioni o più, per un portiere ultratrentenne.

Massimiliano di Cesare