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Il nuovo stadio dell’Udinese

E’ partito il progetto-“restyling” in casa Udinese: ieri pomeriggio il club friulano ha ufficialmente svelato alla stampa il plastico di quello che sarà il nuovo stadio ‘Friuli’. Un investimento maturato sul rettangolo di gioco e non su chi quel manto verde deve calcarlo, ossia i calciatori: programmazione delle strutture a fronte della costante ricerca di giovani talenti low-cost sul mercato estero, una strategia redditizia come la qualificazione in Europa League ha prontamente confermato. Il costo complessivo dell’opera sarà di circa 30 milioni di euro. I lavori dureranno circa 16 mesi: durante l’estate sarà spostato il terreno di gioco e sarà ristrutturata la Tribuna Ovest, modifiche che termineranno entro il via della Serie A 2013/2014. Durante il torneo saranno poi demoliti e ricostruiti gli altri distinti, rendendo fruibile solo la Tribuna Ovest: a settembre 2014 è prevista la consegna del nuovo impianto.
SOCIETA’ MODELLO, STADIO AD HOC – Un progetto centenario, quello del club bianconero. Grazie ad un protocollo firmato con il Comune lo scorso marzo, l’Udinese calcio ha infatti ottenuto il diritto di superficie sull’area dello stadio per i prossimi 99 anni. Una concessione che equivale in tutto e per tutto alla proprietà, se pur a termine (anche al catasto il club figurerà come titolare dello stabile). Per ottenerla, è servita un’offerta di 4,5 milioni di euro (pagabili in 99 rate annuali), più 21 milioni di obbligo in opere di ristrutturazione. Un investimento interamente a carico della società, finanziato per l’80% dell’importo con un mutuo di 15 anni erogato dal Credito Sportivo. La struttura del nuovo “Friuli” sarà dotata di 25mila posti a sedere, a fronte dei 40mila attuali, e vedrà le tribune portate a ridosso del terreno di gioco. L’impianto conserverà il caratteristico arco di copertura, ma vi saranno anche comfort di quarta generazione, dalla free wi-fi zone agli SkyBox al terreno di gioco riscaldato
A fare gli onori di casa per i friulani ci ha pensato il Direttore Amministrativo Alberto Rigotto: “Il progetto apparso in questi giorni con il doppio arco? Non credo sia fattibile, in primo luogo toglierebbe luce al campo creando enormi problemi all’erba, con una sorta di “effetto San Siro” che chi frequenta gli stadi di Serie A conosce bene. Lo stesso arco, inoltre, ha una scarsa funzionalità, infatti in caso di presenza contemporanea di pioggia e di vento gli spettatori della tribuna si bagnano facilmente a causa dell’apertura laterale dello stesso. E senza dimenticare che il progetto del doppio arco è stato il primo preso in considerazione dall’Udinese Calcio, e depositato in Comune, secondo me la valorizzazione dell’impianto non può passare attraverso la duplicazione dei simboli che sono tali proprio in quanto unici“.
Luca Guerra
