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Inter-Juventus 1-2: il ritorno di Samuel. Le pagelle dei nerazzurri
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8 anni fa|

MILANO, 30 MARZO – Nel big match della trentesima giornata, la Juventus espugna San Siro per 1-2. Decisive risultano le reti di Quagliarella e Matri. A nulla è servito il momentaneo pareggio di Palacio. Nell’Inter spicca il rientro di Samuel in difesa. Alvarez spreca l’ennesima possibilità di affermarsi nel campionato Italiano.
LE PAGELLE DELL’INTER
HANDANOVIČ 6.5 – Il portiere sloveno, deve esibirsi giusto in qualche parata dalla distanza ed in una su Padoin d’istinto. Per il resto qualche bella uscita che dà sicurezza alla squadra. Nulla può sul primo goal. Sul secondo forse divide qualche colpa con Ranocchia. Il pallone si trovava in area piccola e probabilmente, seppur l’azione risulti rocambolesca, avrebbe potuto tuffarsi in presa.
CHIVU 6.5 – Bene interpreta il ruolo nella difesa a tre. Molto spesso riesce ad intervenire anche in inferiorità numerica e nel gioco aereo. Resta a far compagnia a Samuel nella difesa a 4 che si vede nel finale.
SAMUEL 7 – Ottimo rientro di “The Wall”. Dà grande sicurezza alla squadra su tutti i contrasti e la sua autorità lì dietro fa la differenza. Sicuramente si è sentita la sua mancanza, e riprendendo il massimo della forma può dare un contributo importante nella corsa all’Europa in quest’ultimo stralcio di stagione. Stramaccioni avendolo recuperato, non ha esitato ad inserirlo, seppur con un po’ di pretattica.
RANOCCHIA 5+ – Esce al 20esimo della ripresa per permettere alla propria squadra di passare a quattro. Sicuramente non il migliore dei tre dietro quest’oggi. Sul goal di Quagliarella probabilmente si segnala un suo intervento a vuoto, mentre sul goal di Matri, manca una sua chiusura. Non è sembrato impeccabile quest’oggi, proprio nel giorno del rientro di Samuel. Qualche volta però riesce comunque a spizzare la palla, liberando l’area.
PEREIRA 5.5 – Partita ancora non pienamente sufficiente dell’ala nerazzurra. Nel primo tempo riesce a farsi vedere con più frequenza in attacco mettendo qualche cross interessante, specialmente in occasione del colpo di testa di Palacio salvato da Buffon. Spesso si ritrova in difficoltà in difesa: quando le ali della Juve scendono, si trova molto spesso in posizione molto arretrata, quasi come difensore aggiunto, lasciando troppo tempo per pensare ai bianconeri.
GARGANO 5.5 – Soliti 80 minuti di intensità per l’uruguagio. Corre incessantemente, e recupera diversi palloni, ma la quantità di quelli che perde non può essere non considerata. Ormai il centrocampista ex Napoli, sembra un attore latino che recita sempre con lo stesso canovaccio, non possiamo chiedere troppo. Del resto se non perdesse tutti questi palloni, non si chiamerebbe così, ma magari Sergio Busquets.
KOVAČIĆ 6 – Nel primo tempo il giovane centrocampista croato classe 94 non riesce ad essere della partita perdendo molti palloni e non riuscendo ad impostare il gioco come vorrebbe. Nel secondo tempo si va a prendere il pallone un po’ più basso ed alcuni suoi guizzi risultano pericolosi. Non è ancora un giocatore che riesce a spezzare la partita in maniera decisiva, ma gli manca davvero poco. E’ giovane, il ragazzo si farà.
J.ZANETTI 6.5 – Solita intensità per l’immenso capitano nerazzurro. Specialmente nel primo tempo fa vedere tutte le sue qualità, con qualche scorribanda sulla destra, che non dovrebbe rientrare nelle sue corde data la carta di identità che recita ormai quasi 40 anni. Ma lui è così. Corre come un ragazzino, e atleticamente è temuto anche da chi potrebbe essere tranquillamente suo figlio. Il suo apporto è decisivo perché può giocare in qualsiasi posizione del campo.
ÁLVAREZ 5 – L’argentino ex Velez, aveva una grande occasione agendo quest’oggi sulla trequarti nerazzurra. Ma anche questa volta le aspettative di San Siro vengono deluse. Male sia in fase di pressing, infatti Pirlo può agire come meglio preferisce, sia in fase di possesso. Mai infatti il suo lavoro tra le linee risulta essere decisivo. I ritmi del campionato Italiano non sembrano essere adatti alle sue corde.
CAMBIASSO 5.5 – Perde letteralmente alla testa alla fine. Sebbene abbia dato apporto di grinta e muscoli importante nei 20 minuti finali, non possiamo dare la sufficienza al Cuchu. Nel finale si fa espellere per un fallo tremendo su Giovinco. Certi interventi possono pregiudicare l’incolumità fisica degli avversari. Lui stesso si scusa immediatamente, sapendo di essere in errore, ma un minimo di lucidità ci vorrebbe in questi casi.
GUARÍN 6 – I problemi dovuti ai ritardi aerei con la Nazionale dell’Uruguay non gli hanno permesso di essere titolare dal primo minuto al posto di Alvarez. La sua mancanza nel primo tempo si è sentita, perché l’argentino non è riuscito a dare l’apporto fisico che invece l’ex calciatore del Porto ha dato nel secondo tempo. Come al solito sorprendono i suoi cambi di passo sulla destra, che spesso generano cross interessanti. Una delle poche partite in cui non è risultato però mai pericoloso: non ha tirato praticamente mai verso la porta.
CASSANO 6 – Capita spesso che Cassano debba giocare tutti e 90 minuti, senza che risulti essere al 100 %. In particolare alla fine si fa male alla caviglia, ma non avendo più cambi a disposizione l’Inter, è costretto a stringere i tempi. Quando mette il pallone a terra è sempre decisivo. Sfiora il goal su un calcio d’angolo nel secondo tempo, e a momenti si procura un rigore su un probabile fallo di Chiellieni.
PALACIO 6- – Nonostante lo straordinario goal, con stop a seguire e palla indirizzata sul secondo palo, non è propriamente la sua partita. Nel primo tempo è costretto a defilarsi molto sulla fascia sinistra per permettere gli inserimenti dei centrocampisti, ma a parte Alvarez, questa tattica risulta riuscire malino. Poco sfruttato nella manovra, o comunque poco influente specie nel finale.
Walter Molino (@matchbeth)
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