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Premier League: Everton super, vittoria in 10 uomini sul Man City

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leon-osman-everton-croppedLIVERPOOL, 16 MARZO – Situazione difficile in Premier League per il Manchester City: lo United, in testa a +12, sembra ormai irraggiungibile a 9 giornate dal termine, e con i Red Devils fuori dalla Champions – e dunque ora concentrati solamente su campionato ed FA Cup — , una rimonta in stile campionato 2011/12 sembra assolutamente ineffettuabile. Ma nel calcio, si sa, non si sa mai, e il City conta di poter vincere il maggior numero di partite possibile per poterci sperare ancora, e soprattutto per difendere l’obbiettivo minimo, quello del secondo piazzamento in campionato, con Tottenham e Chelsea alle calcagna. L’avversario del City però è di quelli che la vittoria proprio non te la regala: l’Everton al Goodison Park di Liverpool è una delle squadre più ostiche da affrontare dell’intera Premier League. Il team di David Moyes occupa la settima piazza con gli stessi punti dei cugini/rivali del Liverpool, 45, a -2 dall’Arsenal e a -7 dal quarto piazzamento occupato dal Chelsea di Benitez. Il Man City proviene da 4 vittorie consecutive (l’ultima sconfitta risale agli inizi di febbraio, 3-1 subito dal Southampton), una delle quali, quella sul Barnsley di FA Cup, ha portato i Citizens in semifinale della competizione, dove sfideranno una proprio tra United e Chelsea, andate al replay dopo il rocambolesco 2-2 dell’andata; l’Everton, invece, dall’FA Cup è stato eliminato, opera del Wigan e di un pesante 0-3 rifilato ai Toffees tra le mura amiche, D’altro canto, però, l’ultimo scontro diretto tra City ed Everton vinto dagli uomini di Mancini risale al settembre del 2011 (2-0, reti di Balotelli e Milner); gli altri due scontri diretti giocati dicono una vittoria per l’Everton risalente a gennaio 2012 (1-0, Gibson) e un pareggio sul finale di 2012, con reti di Fellaini e Tevez su rigore.

Le formazioni: per i padroni di casa da registrare le assenze del portiere titolare Tim Howard (sostituito per l’occasione da Mucha), Hibbert e Jagielka; in difesa dunque vengono schierati Baines, Heitinga, Gibson e Distin; centrocampo con Mirallas, Osman, Coleman e Pienaar, mentre in attacco Fellaini supporterà l’unica punta Anichebe, preferito a Jelavic. Nel City, importanti le defezioni di capitan Kompany , Yaya Toure ed Aguero; modulo simile a quello schierato dall’Everton, un 4-4-2 con Hart in porta; Zabaleta, Kolo Toure, Nastasic e Kolarov in difesa; Javi Garcia e Barry mediani, Silva e Milner larghi e Dzeko e Tevez a comporre il reparto offensivo dei citizens.

LA PARTITA – In avvio di gara parte fortissimo l’Everton, che pressa e spinge tantissimo inducendo il City a tanti errori di manovra. Pericolo già al minuto 11, col devastante Baines che se ne va sulla fascia sinistra e carica il cross: bravo in uscita Hart prima che il pallone potesse arrivare ad Anichebe. E due minuti più tardi, l’Everton va addirittura al gol: Osman tocca per Mirallas che, con un bel sinistro, batte Hart. Ma, incredibilmente, l’arbitro fa annullare la rete, segnalando un inesistente fuorigioco dell’ala belga: Everton, dunque, sfavorito da un episodio arbitrale, senza il quale sarebbe potuto essere già in vantaggio su un City un po’ confuso. Ancora Everton al 19esimo: numero di Mirallas sulla sinistra, pallone dato dentro l’area a Coleman che però inciampa e manca un’ottima occasione per andare a (ri)segnare il gol del vantaggio. Prova poi ad uscire il City: al 22esimo pericolosa punizione battuta dalla destra dal mancino di Silva, non toccata da nessuno ma sulla quale non si fa ingannare Mucha. Ci prova poi Dzeko due minuti dopo, controllando dentro l’area un bel filtrante di Silva e girandosi, pressato da Distin, per concludere; il pallone, però, vola alto sopra la traversa. Nel momento migliore del City, però, arriva il meritato vantaggio dell’Everton, con un gol straordinario: sugli sviluppi di un corner, Osman riceve palla dai 25 metri e senza controllare calcia col sinistro, scaricando in porta sotto l’incrocio una mina imparabile che batte l’immobile Hart: 1-0 Everton e strada ora tutta in salita per gli uomini di Mancini. L’Everton però non si accontenta, e al 40esimo sfiora la rete del raddoppio: Anichebe controlla benissimo dentro l’area spalle alla porta e prova la girata, ma la conclusione, potente, esce fuori di pochissimo; sul successivo contropiede, è il City a sfiorare il gol che varrebbe il pareggio con un’azione individuale di Tevez, che calcia in diagonale dai 20 metri col destro, ma il pallone sfiora soltanto il palo alla destra di un probabilmente battuto Mucha. Provano a pareggiarla gli ospiti prima dell’arrivo dell’intervallo: Dzeko ci va vicino con un colpo di testa superando nello stacco Heitinga, ma anche in questo caso la palla non entra nello specchio della porta. Si conclude dunque sull’1-0 per i padroni di casa il primo tempo: l’Everton crea più gioco e passa meritatamente in vantaggio, che in realtà dovrebbe essere doppio visto il gol ingiustamente annullato per un fuorigioco inesistente a Mirallas; City disordinato ma che ci prova, per il momento però senza risultati.

Nel secondo tempo, iniziato senza cambi, è il City a gestire il pallino del gioco, mantenendo il possesso, mettendo sulla difensiva l’Everton alla ricerca della rete che inizi la rimonta citizens. Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa è Nastasic ad avere la grossa opportunità di agguantare il pareggio, inserendosi benissimo su calcio d’angolo ma non riuscendo a controllare un pallone che avrebbe potuto permettergli di calciare indisturbato dentro l’area e segnare. I ritmi poi calano, e prova ad approfittarne l’Everton, con Osman, che all’ora di gioco, sfiora la rete della doppietta con un bel sinistro su inserimento dentro l’area deviato in angolo da un provvidenziale Tourè. Due minuti dopo, ecco l’episodio che potrebbe cambiare il registro della partita: un bruttissimo fallo in assoluto ritardo di Pienaar su Javi Garcia costa al sudafricano il rosso diretto, con l’Everton costretto a giocare la mezz’ora rimanente dunque in dieci uomini. Il City, ovviamente, prova ad approfittarne, e al 67esimo ha l’opportunità più clamorosa: Tevez riceve palla dentro l’area dopo un ottimo inserimento ed è liberissimo di calciare a pochissimi metri dalla porta, ma Mucha è straordinario sulla conclusione ravvicinata della punta argentina; sul rimpallo, altro clamoroso miracolo del portiere dell’Everton su altro tap-in ravvicinatissimo, stavolta su Milner. Al 70esimo, un cambio per parte: per i padroni di casa dentro Naismith e fuori Mirallas, con Moyes che, con l’uomo in meno, decide ovviamente di coprirsi; nella sponda City, ad un pessimo Barry subentra il francese Nasri. Nonostante l’uomo in più e il gol da recuperare, però, il City sembra imbrigliato e poco propositivo; è anzi l’Everton ad avere due volte l’opportunità di raddoppiare, prima al 74esimo su un colpo di testa da parte di Heitinga sul quale compie un vero e proprio miracolo Hart, e poi pochi minuti più tardi su un altro colpo di testa, stavolta di Distin, che stacca benissimo su corner di Baines ma col pallone che sfiora solamente la traversa. L’Everton gestisce benissimo in fase difensiva, così Mancini ricorre ad altri due cambi: fuori Toure e Milner, dentro Clichy e Scott Sinclair. Il City si procura una punizione pericolosa all’87esimo, ma Kolarov calcia solo sulla barriera. Creano pochissimo gli uomini di Mancini, gestiscono benissimo invece i Toffees. Che non solo difendono alla grande l’1-0, ma addirittura, in pieno recupero, trovano il gol del definitivo raddoppio: Jelavic, subentrato ad un grandissimo Anichebe, servito in contropiede orchestrato magistralmente da Fellaini, calcia un bellissimo sinistro a giro, imparabile per Hart: 2-0 e fischio finale, con l’Everton che batte, meritando, un City arrendevole, spento, disorganizzato. Grande organizzazione di gioco, invece, per i padroni di casa, che possono ancora sperare in un importante piazzamento europeo; City che, d’altro canto, deve in maniera praticamente definitiva dire addio ai sogni di gloria riguardanti la vittoria della Premier ai danni di un ormai lanciatissimo Manchester United, con inoltre Tottenham e Chelsea pronte a rubarle il secondo posto in classifica.

TABELLINO – EVERTON 2 (31’ Osman, 90’+3 Jelavic) – 0 MAN CITY

EVERTON (4-4-2): Mucha; Baines, Gibson, Heitinga, Distin; Mirallas, Osman, Pienaar, Coleman; Fellaini, Anichebe. A Disp.: Springthorpe, Oviedo, Jelavic, Naismith, Neville, Barkley, Duffy. All.: David Moyes

MAN CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, K.Touré, Nastasić, Kolarov; Javi García, D.Silva, Milner, Barry; Tévez, Džeko. A Disp.: Pantilimon, Razak, Nasri, Sinclair, Lescott, Clichy, Lopes. All.: Roberto Mancini.

A cura di Giovanni Nolè

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