Europa League
Inter, che peccato! Adebayor porta il Tottenham ai quarti

MILANO, 14 MARZO – E’ una sfida impossibile, ma le sfide impossibili sono fatte per essere affrontate, e veder se reggono la loro nomea di essere insuperabili. Questa sera funziona così: per ottenere la realtà possibile dei quarti, bisogna valicare l’impossibile, ottenere un risultato fuori dalla norma e dalle quote, far impazzire le agenzie di scommesse. O almeno, ci si deve provare. La chiamata alle armi dell’Inter è di quelle coraggiose solo al nominarle: per superare il 3-0 dell’andata rifilato loro dal prodigo Tottenham di Andrè Villas Boas serve una prova di forza enorme, un qualcosa che faccia svoltare completamente l’Inter dall’andazzo negativo preso negli ultimi mesi, ultimo episodio del quale, la brutta sconfitta casalinga impartita dal Bologna. Visto il grande periodo di forma del Tottenham e considerato contemporaneamente il brutto momento che stanno passando gli uomini di Andrea Stramaccioni, sembra quasi blasfemo parlare di possibilità di rimonta. Ma il pallone è fatto per essere giocato, e i nerazzurri non chineranno facilmente la testa: consapevoli della difficoltà dell’impresa, ma non per questo sudditi ad essa. E’ una sfida impossibile; ma spesso, l’impossibile è un limite che può essere superato.
L’Inter ci proverà, e lo farà con i suoi uomini migliori, o almeno quelli che la rosa disponibile gli concede. Handanovic in porta; in difesa Ranocchia non viene rischiato e va in panchina, con Jesus e Chivu a costituire la coppia di centrali; Jonathan a destra e Zanetti a sinistra viste le assenze di Pereira e Nagatomo; Kovacic, Cambiasso e Gargano in mezzo, con Guarin a supportare in attacco Cassano e Palacio. Il Tottenham, come noto, dovrà fare a meno del suo uomo migliore, quel Gareth Bale che fece impazzire i nerazzurri all’andata; AVB opera un po’ di turn over, mettendo dunque, Friedel in porta, Walker, Vertonghen, Gallas e Naughton in difesa (lasciando a riposo Caulker e Ekotto), centrocampo formato da Parker, Dembele, Livermore e Sigurdsson e coppia offensiva costituita da Adebayor e Defoe.
PRIMO TEMPO – L’avvio di partita è molto intenso: l’Inter ha voglia di fare e si vede, alla ricerca del gol che per lo meno riaccenderebbe il lumicino della speranza. Il Tottenham, dal canto suo, gestisce il possesso palla con eleganza ed estrema tranquillità. Prima grande occasione per i colori nerazzurri al minuto 13: lancio delizioso su azione di contropiede di Cambiasso per Cassano, che si invola di fronte al portiere e calcia, ma troppo sulle braccia di Friedel. L’Inter organizza bene i contropiedi, lanciando in profondità almeno un uomo che cerchi il lancio lungo dal centrocampo di un compagno di squadra, ma i londinesi in difesa sono ben attenti. Ancora Cassano al 17esimo, su un altro lancio in profondità controlla bene dentro l’area, ma invece di provare a calciare, si lascia cadere su leggera spinta di Gallas: giusto non intervenire da parte dell’arbitro. Ma l’Inter c’è, ha voglia, ci vuole credere. E al minuto 20, troverà un altro motivo per crederci: altra bellissima azione organizzata in ripartenza, Jonathan allarga per Palacio, il cui cross perfetto dentro l’area trova Cassano che schiaccia di testa, battendo Friedel e segnando il gol che infiamma San Siro; 1-0 Inter, e discorso qualificazione ora ancora tutto da giocarsi. Anche perché dopo pochi minuti, l’Inter ha già una clamorosa occasione per raddoppiare: altro ottimo movimento in profondità di Palacio a bruciare la difesa del Tottenham, l’attaccante argentino vede Friedel in uscita e prova a sorprenderlo con un pallonetto, ma il pallone incredibilmente si stampa sulla traversa! Il Tottenham inizia a soffrire di più il pressing nerazzurro, anche se il tiki-taka inglese pare avere la sua efficacia (con Kovacic e Gargano, comunque, ottimi incontristi in mediana: quanta corsa i due!) Al 37esimo rischio per la retroguardia nerazzurra, che viene sorpresa da un colpo di testa di Walker su punizione battuta da Sigurdsson: palla fuori di poco. Si deve segnare, ma prima di tutto non si deve subire: in tal senso, fin ora ottima la prova di Jonathan, autore di ottime chiusure ma anche dell’azione che ha portato al gol del vantaggio nerazzurro. Sul finale di tempo, ancora due occasioni targate Inter: al 44esimo azione simile alla rete dell’1-0, con Palacio che sfonda sulla destar e va al cross, stavolta però impreciso; nel primo minuto di recupero, poi, grande intervento di Friedel su fucilata dalla sinistra di un fin ora appena sufficiente Guarin. Nell’ultimo minuto di gara, però, il brivido più grande se lo deve sorbire l’Inter, con Adebayor che disorienta Jesus e prova il pallonetto su Handanovic, con la palla che esce fuori di pochissimo. Dunque, il fischio arbitrale che sancisce la fine del primo tempo: una bella e propositiva Inter in vantaggio sul Tottenham per 1 a 0, rete di Cassano. Una rete che consente all’Inter di crederci, ma gli inglesi, col loro misurato possesso palla, stanno dimostrando fino ad adesso un gran controllo dei nervi.
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo è il naturale proseguimento del primo: Inter all’assalto, all’arrembaggio, alla ricerca del clamoroso ribaltone, col Tottenham ora sofferente più che mai. E a dimostrazione che il gol di Cassano non era solo un fuoco di paglia, al 53esimo San Siro ha un motivo per saltare ancora: delizioso filtrante di uno strepitoso Cassano per Palacio, che ha tutto il tempo per mirare e infilare Friedel all’angolino: 2-0 e più di mezz’ora di gioco per realizzare l’impossibile. Ancora Palacio, all’ora di gioco, mette in mezzo un pallone pericolosissimo, ma Friedel è attento in uscita. Inter bellissima e orgogliosamente in avanti, Tottenham in crisi nera: arriva il primo cambio, con Defoe, spentissimo, che esce per far entrare il tedesco Holtby. Al 68esimo è Zanetti, con una bellissima incursione a sinistra, a crear problemi alla difesa del Tottenham, ma ha poco spazio. Altri cambi in arrivo: nel Tottenham dentro il veloce Lennon per Livermore, mentre nell’Inter un Guarin così così viene rilevato da Ricky Alvarez. Minuto 75: uno splendido Zanetti si guadagna una punizione dai 25 metri sulla sinistra. E al minuto 76.. batte Cassano, deviazione della barriera, svirgola Gallas.. che inserisce nella propria porta! Pubblico in delirio, l’impensabile è accaduto: Inter 3, Tottenham 0! Autogol di Gallas, e ora si ritorna in equilibrio! Il finale di gara poi è un sussulto continuo: all’85esimo Handanovic smanaccia su un missile di Naughton, mentre proprio all’ultimo minuto di gioco Cassano inventa un assist fantascientifico per Cambiasso, il cui diagonale batte Friedel ma esce di un centimetro! Arriva il fischio finale: l’Inter e il suo gran cuore riescono nella prima parte dell’impresa, battere tre a zero il Tottenham e andare ai supplementari, per giocarsi nei prossimi trenta minuti il passaggio del turno.
TEMPI SUPPLEMENTARI – L’Inter però è stanchissima, distrutta. E l’avvio è tutto di marca Tottenham: dopo un solo minuto dall’inizio dei supplementari, subito una provvidenziale chiusura in diagonale su Lennon lanciato solissimo verso Handanovic. Handanovic che, un minuto dopo, dimostra di essere probabilmente il miglior portiere in Europa oggi: su calcio d’angolo dalla sinistra, salva con un intervento alieno su colpo di testa ravvicinatissimo da parte di Vertonghen. E sul calcio d’angolo successivo, incredibile colpo di testa di Gallas che si spegne di millimetri, non centimetri, a lato, col Tottenham vicinissimo al gol. Ma, purtroppo per l’Inter, questi son solo segnali, in vista del vero e proprio gol dei londinesi: tiro di Dembelè, Handanovic respinge corto e Adebayor, con un tap-in da pochi passi, non può fallire: Inter 3 – Tottenham 1, all’Inter ora servono due gol, nonostante una partita stratosferica da parte dei nerazzurri. Uno smacco per i nerazzurri, che però non smettono di crederci, e a 4 minuti dall’inizio del secondo tempo supplementare, ha ancora il cuore di non mollare e di riaprire per l’ennesima volta il discorso qualificazione: cross dalla sinistra di Cassano sul quale arriva l’incornata vincente di Alvarez per il 4-1, risultato pesantissimo ma che ancora non basta per la qualificazione dei nerazzurri. Che, ovviamente, fino al 120esimo si buttano in avanti alla ricerca del gol definitivo. Che, però, nonostante tutto, nonostante l’occasionissima per Ranocchia, subentrato ad un ottimo Jonathan, sul finale di gara su calcio d’angolo, non arriva: l’Inter batte il Tottenham per 4-1 in una partita stratosferica, ma che non basta per passare il turno. Il Tottenham accede dunque ai quarti di finale di Europa League, ma è giustissimo il tributo riservato ai giocatori nerazzurro da parte di tutto San Siro: Inter bellissima e che avrebbe meritato il passaggio del turno, ma il calcio è questo. Superare l’impossibile, ma nonostante tutto non ritenerlo ancora sufficiente.
IL TABELLINO
INTER-TOTTENHAM 4-1
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Jonathan (3′ sts Ranocchia), Juan Jesus, Chivu, Zanetti; Gargano, Kovacic (34′ st Benassi), Cambiasso; Guarin (26′ st Alvarez); Palacio, Cassano. A disp.: Belec, Colombi, Pasa, Belloni. All. Stramaccioni
Tottenham: (4-4-2): Friedel; Walker, Gallas, Vertonghen, Naughton (14′ pts Caulker); Dembele, Parker, Livermore (25′ st Lennon), Sigurdsson; Defoe (11′ Holtby), Adebayor. A disp.: Lloris, Huddlestone, Assou-Ekotto, Carroll, Lennon. All.: Villas-Boas
Arbitro: Bebek (Croazia)
Marcatori: 20′ e 30′ st Cassano, 7′ st Palacio, 5′ sts Alvarez (I), 7′ pts Adebayor (T)
Ammoniti: Livermore, Friedel, Walker, Adebayor (T), Juan Jesus (I)
Espulsi: –
A cura di Giovanni Nolè
