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La Juventus ha spiccato il volo, Napoli e Cavani eterni incompiuti

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La festa della Juventus dopo il gol di Giaccherini

TORINO, 11 MARZO – La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Tra chi dice che lo Scudetto è già bello che andato e tra chi invece crede ancora che tutto sia aperto, come suddetto, nessuno ha ragione ma tutti hanno ragione. La verità, appunto, sta nel mezzo. DI certo c’è che la 28/ma giornata di Serie A ci ha detto molto riguardo alla conquista del Tricolore. La Juventus ha spiccato il volo, col gol di Giaccherini al 90′ di una gara difficilissima, vinta con grinta e sudore contro il Catania di Maran. I tre punti mandano i bianconeri a 62 punti, con 9 punti di vantaggio sul Napoli e 11 sul Milan.

GRUPPO Gli uomini di Conte hanno dimostrato per l’ennesima volta che il gruppo conta più dei singoli. Se lo scudetto numero 29 ( o 31, scegliete voi ) si avvicina sempre più il merito è del tecnico pugliese, capace di aver creato un mix infallibile. La Vecchia Signora gode oggi di un rispetto e di un timore reverenziale degno dei tempi che furono. Il gioco, l’ organizzazione e le conoscenze da grande squadra si completano con una grinta, determinazione e una fame da provinciale. Il tutto, infioccato dalla classe di Pirlo, le parate di Buffon, la personalità di Pogba, e il talento di Vucinic. Ciò che però ha fatto la differenza, ieri come anche molte altre volte, è stato l’affiatamento dello spogliatoio. Già, perchè in qualunque altra squadra del mondo uno che fa sempre la riserva tende a lamentarsi e a non allenarsi con regolarità. Nella Juve, invece, uno del genere (Giaccherini) si allena, entra a gara in corso e segna il gol più importante dell’ anno.

SANGUE FREDDO I famosi tre indizi che di solito fanno una prova sono ampiamente superati. E’ per questo che si può dire che lo Scudetto è in tasca alla Juventus. Eppure, l’ambiente bianconero predica calma. Conte dice di “continuare a guardare gara per gara”. Buffon è sulla stessalinea: “Il Napoli resta sempre un avversario temibile. Ed occhio al Milan: sono la squadra più in forma del torneo“. Insomma, dalle parte di Corso Galileo Ferraris lo sanno ma non lo dicono. Pretattica? Prudenza? Optare per la seconda ipotesi non sarebbe un errore. Nella stagione 1999-2000 la Juve a metà marzo aveva 9 punti di vantaggio sulla Lazio di Eriksson. Tutti sanno com’è finita, compresi i bianconeri.

HARAKIRI NAPOLI In tutto questo, tanti meriti, anzi demeriti, sono del Napoli. La squadra di Mazzarri perde sul campo del Chievo, vera bestia nera degli azzurri. 2-0 e 3 punti pesantissimi che fanno allontanare la Juventus. Senza considerare il fatto che i partenopei non vincono da 6 gare (4 in campionato e 2 in Europa League), e che il Milan ora è distante solo 2 punti. La paura di perdere anche l’ingresso in Champions è quindi molto forte. Per una squadra che fino a un mese fa puntava allo scudetto, il tutto sa molto di fallimento. Anche se ha ragione Mazzarri quando dice che “mancano 10 partite e ci sono 30 punti a disposizione“.

MA-TADOR? La crisi del Napoli è direttamente proporzionale a quella del suo giocatore di spicco, ovviamente Edinson Cavani. Il Matador è a digiuno da un tempo veramente troppo lungo per uno come lui. Sarà che siamo abituati a vederlo segnare come un alieno, ma obiettivamente l’astinenza dura ormai dallo scorso 27 Gennaio. Se lui non gira, di solito ci pensa Hamsik, altro fuoriclasse degli azzurri. Ma ora anche lo slovacco risulta appannato. Mazzarri rassicura i tifosi, dicendo che è periodo, che la sfortuna s’è messa di traverso. Ma ora è il momento di sprintare, per far sognare una città intera.

Antonio Fioretto

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