Europa League
Le pagelle di Stoccarda – Lazio: Onazi rivelazione, Ederson rinato

VOTI LAZIO
MARCHETTI 7 – L’uomo a cui affideresti le tue chiavi di casa nonostante tu l’abbia incontrato in un bar solo due minuti prima. Affidabilità è la parola d’ordine: se deve fare due interventi in un match di noia totale, non perde la concentrazione e non si fa cogliere impreparato. Per informazioni, chiedere ad Okazaki ed Harnik. CERNIERA
PEREIRINHA 6+ – Prima rischia tantissimo bucando un intervento che quasi mandava in porta Traorè, poi si rifà partecipando alla rete del vantaggio laziale e rimanendo pericoloso in fase offensiva. Se migliora nella fase difensiva, è un buonissimo acquisto. INCOMPLETE
CANA 6 – Alti e bassi anche per lui, che una volta sfiora il gol di testa alla mezz’ora di gioco e un’altra volta si fa saltare sul piano della fisicità con un sombrero da uno un metro più basso di lui. Per il resto, comunque, non commette sbavature, non subendo alcuna pressione dagli avversari, giocando tra l’altro anche in un ruolo non propriamente suo. SACRIFICATO
CIANI 6,5 – Chiude ogni porta in faccia agli attaccanti tedeschi, spietato. Non fa molto per farsi notare nelle cronache del match (se non beccarsi un’ammonizione), ma in molti casi questo per un difensore non può che essere un bene. DIGA
RADU 6,5 – Anche lui perfetto in fase difensiva, non fa passare nulla, dando ulteriore sicurezza, se mai ce ne fosse stato bisogno, al reparto difensivo. MAESTRO
HERNANES 6- – Nonostante spesso le sorti della Lazio dipendano dai suoi piedi, quest’oggi i laziali son riusciti a far benissimo nonostante il contributo molto limitato del centrocampista brasiliano, ancora fuori forma e non al meglio delle proprie possibilità. Comunque un punto di riferimento importante per il centrocampo biancoceleste, ma può sicuramente far di più. APPANNATO (Al suo posto GONZALEZ 6 – Non ha molto tempo a disposizione per far risaltare le sue qualità, solo un quarto d’ora, ma in ogni caso non perde tempo e non fa mancare il suo contributo in termini di corsa e sostegno ai compagni. Giocatore utilissimo.)
CANDREVA 7 – Solito giocatorone, ma ormai questo lo avevamo assodato. Devastante mix tra qualità tecniche e impegno fisico costante, scorrazza per tutto il campo senza sosta servendo spesso palle interessanti per i compagni, specialmente giocando sulle fasce dove può far partire dei cross pericolosi. Peccato sprechi nel finale l’occasione di chiudere definitivamente il discorso qualificazione calciando altissimo a pochi passi dalla porta, ma è un errore che non intacca il valore della sua prestazione. DINAMITE
ONAZI 7(MIGLIORE IN CAMPO) – Segna un gol sbalorditivo nel secondo tempo prendendo palla a metà campo, mostrando manovre che clamorosamente scopriamo nel suo curriculum – i dribbling ubriacanti – e va a far meta in porta sfruttando la grande velocità delle sue gambe. Un gol bellissimo e, soprattutto, importantissimo a fini del discorso qualificazione. Per il resto, la gara esalta le sue doti fisiche, facendo spadroneggiare il campione d’Africa in mezzo al campo. Gran bel giocatorino scoperto dai biancocelesti. RIVELAZIONE
EDERSON 7 – In una stagione difficilissima, quale quella che sta vivendo il trequartista ex Lione a Roma, il gol di questa sera è una vera e propria liberazione. Flagellato da infortuni importanti, finalmente torna titolare e alla prima occasione mostra il perché sulle sue tracce in passato ci siano state grandissime squadre di tutto il continente. Che ora la Lazio sia da annoverare tra queste squadre? Forse; nel frattempo, però, il suo gol avvicina sempre di più i laziali tra le prime 8 squadre a contendersi la vittoria dell’Europa League. RINATO (Al suo posto LEDESMA 6 – Si limita a gestire il risultato coi compagni. Era il giocatore/ragionatore che serviva per mettere al sicuro il risultato.)
LULIC 6 – Non è un giocatore dalle clamorose qualità tecniche, e si nota. Colma queste sue lacune con grande dedizione e fisicità sulla fascia, per quanto oggi non sia sembrato poi così splendente. Forse per via della stanchezza, non da il meglio di se, soffrendo soprattutto nel primo tempo gli inserimenti sulla fascia di appartenenza dei giocatori dello Stoccarda. Sul finale di gara, ha sui suoi piedi l’occasione più ghiotta per il 0-3, ma un grande intervento di Ulreich impedisce al bosniaco di segnare. CORRIDORE
KOZAK 6+ – Lavora sporco, sgomitando al servizio dei propri compagni. Non è l’uomo più pericoloso dei suoi, ma visti i risultati, non gliene facciamo troppo una colpa. Per esempio, alla mezz’ora della ripresa buonissimo il suo assist praticamente vincente per Candreva, che però sciupa l’occasione di chiudere definitivamente i giochi. Esce a 5’ dalla fine per Floccari: il suo, in ogni caso, l’ha fatto, e con molta dedizione. UOMO SQUADRA (Al suo posto FLOCCARI 6 – Entra giusto in tempo per andare vicinissimo alla sua ennesima marcatura stagionale in Europa League. Giocatore di assoluto affidamento.)
PETKOVIC 7,5 – Quanto bene sta facendo con lui la Lazio. A dimostrazione di quanto sia bravo, il fatto di saper far giocare benissimo la sua squadra in un campo molto ostile come quello tedesco lasciando fuori anche un po’ di titolari. I giocatori credono in lui, lui crede nei giocatori: una sinergia corrisposta e vincente, che lancia la Lazio come una delle favorite alla vittoria finale. MAGO
VOTI STOCCARDA
ULREICH 6 – Poco può fare sul precisissimo primo gol, quello di Ederson, mentre sul secondo poteva calcolare meglio i tempi di uscita su Onazi. In ogni caso fa quel che può, sul finale compie anche un ottimo intervento salva-risultato su Lulic e poi nuovamente su Floccari a 1’ dalla fine. Per quanto poco ormai ci fosse da salvare oramai.
BOKA 5 – Grave la sua indecisione, in collaborazione con Kvist, che porterà al vantaggio laziale. Errore che poi lo condizionerà per tutto il match, non avendo mai libertà d’azione visto il buon contenimento dei laziali in fase difensiva. Poi a parte far falli e tirare gomitate negli stomaci degli avversari, non combina un granchè.
TASCI 5- – Soffre tantissimo le folate offensive della Lazio, Candreva e Kozak fan quel che vogliono dalle sue parti, facendogli girare la testa (e rimediare un cartellino giallo per un brutto fallo sull’attaccante laziale). Pericoloso solo una volta nel finale di gara, dove un suo colpo di testa impegna Marchetti a terra.
RUDIGER 6- – E’ quello che regge meglio del reparto offensivo tedesco. Con i suoi compagni che spesso vanno a farfalle, lui mantiene equilibrio. Regge nel primo tempo, nel secondo ha molto meno da fare, anche se si fa saltare malamente da Onazi in occasione del secondo gol.
KVIST 5=(PEGGIORE IN CAMPO) – Non fa nulla che lo faccia sembrare un centrocampista, fa e anche troppo quando c’è da dare il proprio apporto in fase difensiva: sulla prima realizzazione italiana deve prendersi molte colpe. (Al suo posto HARNIK 5,5 – Uno dei giocatori simbolo della squadra, peggio di Kvist non poteva fare. Ma a parte qualche cross pericoloso, non è che faccia poi tanto meglio.)
MAXIM 6,5 – E’ in assoluto il più pericoloso dei suoi grazie alla sua velocità e ai suoi cross pericoloso. Gioca però solo poco più di mezz’ora, costretto ad uscire per un infortunio. Di fatti, con la sua uscita lo Stoccarda perde tantissimo in avanti. (Al suo posto HAJNAL 5 – Non è Maxim e si vede.)
OKAZAKI 6,5 – Anche lui si dimostra una mina vagante interessante tra le maglie della difesa biancoceleste. La Lazio chiude una gabbia su di lui, ma spesso il giapponese riesce a liberarsi alla conclusione, come sul finale di primo tempo dove sfiora di testa la rete del pareggio. Bellissima, poi, la giocata di sombrero su Cana nel secondo tempo, la cui successiva conclusione si spegne di pochissimo alla sinistra di Marchetti. Sfortunato, avrebbe meritato anche la realizzazione.
TRAORE 6 – Sfiora il gol dopo dieci minuti di gara con una conclusione di poco alta su buco di Pereirinha, in generale il centrocampista francese fa spesso soffrire l’ala ex-Sporting dalle sue parti. Poi però gli vengon prese le misure, e poco risalta per il resto del match.
GENTNER 5 – Invisibile, non impensierisce praticamente mai la difesa laziale, non riesce ad usare la sua fisicità per dominare i contrasti aerei, anzi si fa pure saltare come un birillo in occasione del gol di Onazi. Abbastanza inutile.
MACHEDA 5= – Deludente, più che deludente l’unico ex della partita, essendo il giovane attaccante nato calcisticamente proprio tra le fila della primavera della Lazio. Forse per l’emozione di rivedere così da vicino il suo passato, di fatto non tocca un pallone, mai un pericolo creato. Poteva fare molto di più. (Al suo posto HOLZHAUSER SV)
All. LABBADIA 5,5 – Allenatore bravissimo, ma Petkovic lo fa sembrare un principiante oggi. La sua squadra ha poche idee, la Lazio la ingabbia con facilità, troppa facilità. E ora a Roma serve un vero e proprio miracolo.
A cura di Giovanni Nolè
