Football
Cassano, per Moratti un artista: Oscar alla diplomazia

MILANO, 4 MARZO – “The Artist“, insieme a Fantantonio, Peter Pan e Pibe de Bari, da oggi andrà ad aggiungersi alla lunga e fantasiosa serie di nomignoli affibiati ad Antonio Cassano lungo la sua tormentata e discussa carriera. Che il Patron fosse da tempo estimatore del barese era noto ai più, arrivano dnque scontate le parole diplomatiche e distensive di stamane del massimo dirigente riguardo l’accaduto fra giocatore e Stramaccioni. La palla passa alla dirigenza, in merito alla multa da esercitare o meno, ed al tecnico per quanto concerne la convocazione per l’Europa League di giovedì col Tottenham.
TUTTO FUMO, NIENTE APPOSTO: “STRAMA”SITUAZIONE – Lo aspettavano al varco da tempo, lui li ha fatti attendere parecchio sino a preoccuparsi che fosse davvero cambiato. Ed invece eccolo lì, che cade di nuovo vittima di se stesso nei suoi errori: Antonio Cassano e le sue tanto attese “cassanate“. “Ha fischiato la fine Mourinho“, la celebre frase che il barese avrebbe rivolto ai compagni in modo sarcastico durante una partitella che vedeva la squadra del n.99 neroazzurro sotto di una rete. A qualcuno sarà scappata una risata, ad altri più permalosi, un prurito irrefrenabile alla bocca e persino alle mani. Che Stramaccioni fosse un tipo suscettibile lo si era capito anche dinnanzi alle telecamere, quando fu apostrofato quale “provinciale” dal maestro Mondonico dopo la vittoria per 1-0 in casa del Torino lo scorso ottobre. Vera o meno che sia la voce, è banale quanto legittimo affermare che non fosse Cassano il protagonista del “fattaccio” non staremmo qui da giorni a parlare della gravità del gesto. Che non c’è. Cassano sarà convocato già col Tottenham giovedì prossimo, avrebbe comunque assistito dalla panchina i propri compagni col Catania ieri e una multa non è detto che sia in arrivo, stando anche alle parole di Moratti. Certo, la fama cucitasi addosso in anni di scenate sopra le righe non li è stata affibiata per niente, e ne è lui primo responsabile, ma è altrettanto eccessivo rendere un dramma una semplice battuta sfociata in discussione accesa fra due “amici”. Perchè è bene ricordarlo, Stramaccioni è stato primo sponsor di Cassano ai tempi del trasferimento del ragazzo di Bari Vecchia all’Inter, coltivando uno splendido rapporto nei mesi come testimoniato da numerosissime immagini che li ritraggono abbracciati e festanti in occasione di gol e vittorie varie. “Tra moglie e marito succedono di queste cose, e tante ne sono successe sino ad oggi: mai però sono venute fuori perchè il protagonista non era Antonio“. Questo lo Strama-pensiero espresso sabato scorso in conferenza, puntando il dito sulla “spia” che avrebbe violato la “sacralità” dello spogliatoio.
Di inverso parere il Presidente, una volta tanto non in sintonia col suo allenatore: “La cosa peggiore è che succedano certe cose, non che escano dallo spogliatoio. Con quaranta persone presenti può accadere“. Due differenti correnti di pensiero, che hanno un comune denominatore: gettare acqua sul fuoco. La remuntada di Catania contribuisce a placare gli animi, soprattutto in vista della delicatissima trasferta di Londra. Anche dell’eventuale multa Moratti se ne lava le mani: “Non lo so, chi ha visto farà delle proposte, decideranno i dirigenti“. Moratti definisce “un‘artista Cassano, e come tali un pò speciali“. Con la solita signorilità il Patron neroazzurro riesce a districarsi dalla spinosa vicenda, comunque basata su un’inezia.
Dopo la “sudditanza psicologica” di cui sarebbero vittima gli arbitri nei confronti delle “grandi”, Cassano dovrà convivere anche con la “sudditanza intellettuale” per cui ogni suo gesto è reato. Qualcuno parlò di “prostituzione intellettuale“, ma viste le 700 donne rivendicate da Fantantonio nel suo libro, meglio non fare confusione cadendo in pericolosi malintesi.
Orazio Rotunno
