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Calcio Estero

Psg, tutto pronto per il grande salto

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Kakà, pallone d'oro 2007

PARIGI, 30 aprile 2012. La prima stagione dell’era Qatar Investment Authority sta per volgere al termine e nonostante il titolo di campione di Francia sia ancora in dubbio, il presidente Nasser al-Khelaifi è pronto a far diventare Parigi una grande capitale del calcio europeo.

ANNO DI ‘TRANSIZIONE’. La prima stagione del nuovo corso arabo sotto la Torre Eiffel non si è rivelata vincente come tutti si aspettavano. Normale, diranno gli esperti: un cambio di proprietà con una conseguente rifondazione tecnica e societaria difficilmente porta risultati e trofei nel corso della prima annatta. Andatelo a dire però a Nasser al-Khelaifi, proprietario qatariota del club che solo per il mercato ha investito una cifra intorno ai 100 milioni di euro, portando a Parigi giocatori come Pastore, Thiago Motta, Alex, Maxwell ma anche Sirigu, Gameiro, Matuidi per vedere la sua squadra lottare ancora per il titolo e trovarsi a -5 dalla prima con sole 4 gare da giocare. Ancora prima che iniziasse il campionato in Francia davano già per certo il Psg campione di tutto, ma evidentemente le cose sono andate diversamente. Per ottenere risultati ci vogliono anni, e un po’ come sta succedendo alla Roma in Italia, bisogna essere disposti ad accettare il cosiddetto anno di transizione, anche se questo si dovesse rivelare privo di trofei e soddisfazioni.

UN DOPPIO COLPO-REAL PER GIUGNO. A dire il vero i parigini la programmazione l’avevano studiata alla grande, mettendo alla scrivania e in panchina due che col calcio e le vittorie ci hanno a che fare da sempre: Leonardo e Carlo Ancelotti. E da grandi uomini di calcio quali sono, i due ex allenatori rossoneri sanno bene che per costruire una grande squadra bisogna muoversi per tempo, ancor prima che finiscano gli altri campionati europeo. Dopo l’affare Pato sfumato in extremis, nella capitale francese hanno voglia di accogliere un top player, uno che faccia davvero fare il salto di qualità e che possa aiutare a disputare al meglio la prossima Champions League; e visto che i soldi non mancano, perché invece di uno soltanto non prenderne almeno due? Il primo nome sulla lista di Leonardo non può che essere Ricardo Kakà, giocatore portato al Milan proprio dal dirigente brasiliano durante l’era Ancellotti. Mou ha dimostrato di poterne fare a meno, e il pesante ingaggio del brasiliano, circa 10 milioni di euro all’anno (blancos che sarebbero felici di liberarsene), potrebbe convincere il Real a chiedere una cifra nettamente inferiore ai 67 milioni sborsati al Milan nell’estate del 2009.

ANCHE ‘EL PIPITA’ SUGLI CHAMPS – ELYSEES. A fare compagnia all’ex pallone d’oro potrebbe finirci anche un altro madridista. Stiamo parlando del centravanti argentino Gonzalo Higuain, da sempre un pallino di Carlo Ancellotti. Qui la trattativa si farebbe più complicata, perchè anche se Mourinho gli preferisce Benzema, l’attaccante di origini transalpine si è rivelato decisivo anche in questa stagione, segnando 21 reti nelle 32 apparizioni complessive, e inoltre è ritenuto un vero e proprio idolo della tifoseria merengue. Detto questo Nasser al-Khelaifi non è certo uno che si fa spaventare dalle cifre: per Parigi è arrivato il momento di diventare una grande capitale del calcio europeo, l’attesa è durata fin troppo.

A cura di Carlo Alberto Pazienza

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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