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Champions League

Champions League, Celtic-Juventus: Conte sceglie Matri e Peluso. Le probabili formazioni

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GLASGOW (SCOZIA) , 12 FEBBRAIO – ” I tifosi non segnano i gol“. Gigi Buffon è tanto chiaro quanto sicuro di sè  e del suo gruppo, la Juventus, che si appresta a ritornare sotto i riflettori della Champions League. Sognare è lecito, soprattutto se l’urna amica di Nyon ha pescato per gli ottavi la più abbordabile tra le avversarie, il Celtic. Conte dice “guai a sottovalutarli“, ovviamente. Ma è chiaro a tutti che mai occasione fu più ghiotta per proseguire il cammino europeo. Tecnicamente, qualitativamente, tatticamente. La Juve è superiore in tutto agli scozzesi. E allora, cosa c’è da temere?

Innanzitutto, parliamo della Champions. Non esistono favori del pronostico o esiti scontati. La madre delle competizioni nasconde insidie e pericoli dappertutto, anche e soprattutto nell’ eventuale presunzione di una squadra che sa di essere più forte. Calma, prudenza e concentrazione sono quindi le parole chiave per battere qualunque avversario.

CONTROFFENSIVA Di fronte, come detto, stasera ci sarà il Celtic, che è prima nel proprio campionato con 18 punti sulla seconda. Il Celtic Park, 60.800 posti a sedere, sarà una bolgia e dovrebbe rappresentare la vera arma in più degli scozzesi. Lo chiamano The Paradise, ma potrebbe essere un inferno. Ecco dov’è il senso della suddetta frase di Buffon. Ok i tifosi, ok lo stadio, ma se si gioca da Juve nulla è da temere. Piuttosto, la vera dote della squadra di Neil Lennon consiste nella straripante fisicità dei giocatori in rosa. Antonio Conte conferma : “Abbiamo studiato molto bene il loro modo di giocare  e sappiamo che sono una squadra molto fisica, con giocatori prestanti, e con un’altezza sopra la media”. Eh già, basti cnsiderare che il 46 % dei gol realizzati nella fase a girone sono arrivati da colpi di testa. Questa chiave tattica spiega, sepur in parte, le scelte del tecnico leccese in quanto a formazione.

PROTAGONISTI C’è Matri e non Giovinco, c’è Peluso e non Giaccherini. Chiaro il perchè? Sia l’uno che l’altro riescono a garantire maggior prestanza fisica e maggior capacità aerea, cartucce fondamentali per contrastare i vari Samaras, Wanyama, Lustig, Wilson, Mulgrew, tutti abbondantemente sopra l’ 1.85. Per il resto, ovviamente, giocheranno quelli più titolari: in porta Buffon, difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Caçeres (quanto mancherà Chiellini!), centrocampo a 5 con Liechtesteiner e Peluso sugli esterni e col trio di artisti in mezzo : Marchisio, Pirlo e Vidal. In attacco, al fianco di Matri agirà Vucinic.

Noi lavoriamo da un anno e mezzo sulla mentalità di fare gioco: e se dobbiamo perdere, lo facciamo attaccando“, garantisce Conte. Insomma, lo spartito del match appare evidente : Juve all’attacco, Celtic barricato e pronto a ripartire. I tifosi bianconeri possono però dormire sogni tranquilli. Seppur dovesse arrivare una sconfitta, si potrà dire che la Juve ha giocato da Juve. E si sa che, quando la Juve gioca da Juve, il segno è 1 in casa e 2 fuori casa.

PROBABILI FORMAZIONI

CELTIC (3-5-2) 1 Forster, 23 Lustig, 6 Wilson, 21 Mulgrew, 2 Matthews, 8 Brown, 67 Wanyama, 16 Ledley, 15 Commons, 9 Samaras, 88 Hooper. A disposizione: 24 Zaluska, 3 Izaguirre, 4 Ambrose, 25 Rogne, 32 Watt, 33 Kayal, 11 Nouioui. All.: Neil Lennon.

JUVENTUS (3-5-2) 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 4 Caceres, 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 13 Peluso, 32 Matri, 9 Vucinic. A disposizione: 30 Storari, 12 Giovinco, 22 Asamoah , 6 Pogba, 18 Anelka, 20 Padoin, 33 Isla. All.: Antonio Conte.

Arbitro:  Alberto Undiano Mallenco. Assistenti: Roberto Diaz Perez del Palomar e Jesus Calvo Guadamuro. Quarto uomo: Raul Cabanero Martinez. Assistenti addizionali: Fernando Teixeira e Cesar Muniz.

Antonio Fioretto