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Le pagelle di Parma-Juventus 1-1: Pirlo illuminato, Mirante straordinario

MIRANTE 7,5 (IL MIGLIORE) – Assolutamente straordinario, se il Parma si tiene in gara è gran parte merito suo. Perchè nel primo tempo disinnesca almeno 4\5 palle gol importanti create dalla Juve. Para di tutto e di più.
ZACCARDO 6 – Buona gara la sua, senza sbavature.
PALETTA 6,5 – Partita double face. Soffre Giovinco che gli scappa più di una volta, molto spesso è costretto ad interventi ruvidi ed altre volte manca di lucidità. Ma quando c’è da sbrogliare situazioni ai massimi livelli di pericolosità, risponde presente. E poi lancia Sansone per l’1-1.
SANTACROCE 6,5 – Determinato e coriaceo, fa una gran bella figura.
GOBBI 6 – Corre per l’intera durata della gara e garantisce sostanza a tutto campo.
MARCHIONNI 5 – Nervoso, ruvido ed anche molto rude negli interventi. Tutte caratteristiche che in genere non gli si addicono, ma oggi era davvero fuori fase. Dall’82’ ACQUAH sv
PAROLO 6 – Costruisce poco, si limita a contenere e lo fa con buoni risultati.
VALDES 6,5 – Il nuovo ruolo di regista arretrato sembra stargli addosso benissimo: gestisce con intelligenza ogni pallone ed orchestra le ripartenze dei suoi. Ottima prova, davvero.
BIABIANY 5 – Non sfonda quasi mai e le sue proverbiali sgroppate si intravvedono a malapena.
BELFODIL 7 – Fa spettacolo al Tardini. Non si rende mai davvero pericoloso al tiro, ma balla e si destreggia in mezzo ai difensori juventini che è una meraviglia. Giocatore in crescita costante e da tenere d’occhio per tutte le grandi.
AMAURI 6 – S’impegna tanto ma proprio non riesce a buttarla dentro. Dal 72′ SANSONE 7 – Entra e spacca la partita. Aveva già punito l’Inter, dimostra di avere una particolare predilezione per le grandi quando trafigge Buffon con un diagonale bello e preciso: se il blasone dell’avversaria è alto, altrochè trattamento coi guanti. Sansone con i top team si esalta, e corona con un’altra gemma una stagione sempre più stupefacente.
All. DONADONI 6,5 – Prova ad imbrigliare la Juventus ma non ci riesce appieno, perchè se nel primo tempo Mirante non fosse in versione Buffon-Casillas i bianconeri potrebbero addirittura dilagare. Però ha il merito di tenere sempre alta la concentrazione dei suoi, di aver preparato bene la partita soprattutto sotto l’aspetto dell’approccio. Il Parma esce dal Tardini ancora una volta senza sconfitta, riesce a pareggiare con i campioni d’Italia e guarda al futuro con grande entusiasmo. Proprio niente male.
BUFFON 5,5 – Insolitamente impacciato, rischia la frittata già nel primo tempo. In generale non trasmette la consueta sicurezza, sul gol di Sansone non è colpevole ma deve ritrovare un po’ di caparbietà.
BARZAGLI 6,5 – Tiene a bada elegantemente i suoi avversari, riuscendo a ragionare in ogni circostanza e sbrogliando parecchie situazioni confuse ed intricate.
BONUCCI 6 – Dietro bene, ma troppi lanci sballati e fatti senza pensare. Cosi cosi, ha abituato a ben altre prestazioni.
CACERES 5,5 – Fa il compitino, senza andare oltre. E Sansone sfonda dalla sua parte.
LICHSTEINER 6,5 – Grintoso, sgusciante, esplosivo. E’ tornato il vero Lichsteiner, quello che ara la fascia come nessuno in Serie A. I suoi inserimenti fanno impazzire la difesa del Parma, ma non riesce mai a mettere il cross decisivo.
POGBA 6,5 – Elegante, atleticamente dotatissimo, tecnicamente e mentalmente superiore alla media per la sua età. Partita di grande personalità, condita da qualche controllo da campione vero.
VIDAL 6 – E’ sulle gambe Arturo, che spende tutto quello che ha ma avendo avuto a che fare con vari piccoli infortuni è assolutamente fuori condizione. E quando mancano gol ed inserimenti suoi e di Marchisio, la Juve fatica clamorosamente a buttarla dentro.
PIRLO 7 (IL MIGLIORE) – Il quinto gol su punizione è un mix, nel senso che i meriti li condivide con la deviazione di Biabiany. Ma Pirlo è il migliore per ben altri motivi: sempre lucido, estremamente intelligente ed anche molto dinamico. Ogni tanto tira fuori anche qualche gioco di prestigio da far stropicciare gli occhi. Ma non basta il Mago Andrea per far vincere la Juventus.
PADOIN 5,5 – Non fa mai la differenza sulla fascia, anche se a livello tattico è una pedina importante. Fin troppo falloso, Conte lo sostituisce. Dal 65′ DE CEGLIE 6 – Corre avanti ed indietro per gli ultimi minuti.
QUAGLIARELLA 6,5 – In palla, è sicuramente il più pericoloso della Juventus. Fa tremare Mirante in 3 occasioni, prova anche il gol alla Quagliarella da 40 metri ma la sfera termina di poco sopra la traversa. Conte decide di sostituirlo, e forse col senno di poi poteva anche evitarsela. Dal 69′ VUCINIC 5 – Supponente, perde il pallone che porta alla ripartenza gol di Sansone e poi si diletta in effimeri passaggi di fino quando servirebbe concretezza, prendendosi anche i rimbrotti di un infastidito Pirlo. Non benissimo.
GIOVINCO 5,5 – Parte bene e prova ad inserirsi sempre, ma al netto dei minuti giocati non riesce mai a fare la differenza.
All. CONTE 6 – La Juventus attraversa un periodo cosi cosi. Chiariamo: il gioco è al solito spumeggiante e l’intensità c’è, ma al momento non sembra esserci la giusta cattiveria. Paga le assenze di Asamoah e Marchisio e la non ottimale condizione del perno Vidal. Ma una squadra che produce una tale mole di gioco non può aspettare sempre i gol dei suoi maestosi centrocampisti: con un bomber vero questa squadra può arrivare davvero ovunque.
A cura di Vincenzo Galdieri
