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Champions League

Juventus, la Champions è li che ti aspetta. Cosa manca per vincerla?

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TORINO, 10 OTTOBRE – Le vittorie non si costruiscono da un giorno all’ altro. Non si vince né per caso né per combinazione. Un progetto, uno schema, un piano. Qualcosa deve esserci alla base, qualcosa di competente e duraturo, di futuristico e geniale. La Juventus attualmente è tutto questo. Una squadra che vola sulle ali dell’ entusiasmo, dettato giustificatamente da una pianificazione economico – societaria di prim’ ordine, da un allenatore-manager al top e da un gruppo di giocatori ben miscelato tra esperienza e fantasia. Lo scorso campionato ha ben evidenziato la forza della Madama bianconera, tornata al posto che più le compete. Scudetto strameritato, nuovo stadio di proprietà, ritorno in Champions League, il tutto sublimato dalla consapevolezza di essere vincenti e vittoriosi, nonché un esempio per il calcio italiano, da seguire ovviamente.

L’ULTIMO PASSO Si menzionava la Champions. La Juve è tornata dove le compete e su queste nessuno è in disaccordo. Certo è che gli step non sono finiti, tutt’altro. Per entrare, anzi rientrare, nell ‘Olimpo del calcio c’è bisogno di tornare a vincere la Coppa con le orecchie. I bianconeri quest’ anno sono tornati a dire la propria anche in Coppa Campioni, mettendo sotto squadre come Chelsea (campioni in carica) e Shaktar Donetsk, e vincendo parallelamente uno dei gironi più duri della competizione. I sorteggi di Nyon hanno portato fortuna ai bianconeri, regalando alla Vecchia Signora gli ottavi di finale contro il Celtic, non certo avversario proibitivo. I quarti sono quindi praticamente in tasca, anche se l’insidia è sempre dietro l’angolo. E si sa che da li in poi tutto può succedere.

GAP Obiettivamente ci sono squadre superiori alla Juve, senza dubbio. Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester United rappresentano vere e proprie armate. Non è detto però che non si riesca già quest’ anno a colmare il gap . Cosa  può spronare la Juve ad annullare le differenze al quanto evidenti che la separano dalle suddette top squadre? Le strade sono due. O si punta tutto sul mercato, cercando di acquistare uno o due top player veri, oppure si punta tutto sulla testa. In che senso? La mentalità è fondamentale. L’aumento costante della consapevolezza nei propri mezzi, delle conoscenze tecnico-tattiche, della sinergia e dell’ armonia di squadra, nonché dell’ autostima e delle capacità stesse dei giocatori bianconeri potrebbero cancellare i valori sulla carta, che favoriscono senz’altro altre compagini.

NON UNO QUALUNQUE Tuttavia, la strada che porta all’ acquisto di un giocatore, in particolare una punta, di livello internazionale è assolutamente percorribile. I nomi sono i soliti noti. L’ importante è che si tratti di uno di quei giocatori in grado di scatenare l’ira degli avversari e allo stesso tempo i sogni dei tifosi. Uno alla Cavani per intenderci, altrimenti meglio rinunciare ad un esborso economico milionario, evitando cosi di ritrovarsi in casa un altro Matri, con tutto il rispetto. I sogni di gloria bianconeri riportano alla mente i Del Piero o i Zidane, giocatori di una categoria estranea al mondo del calcio, arrivati forse da altre zone dell’ universo. Ecco, uno del genere farebbe al caso della Juve europea.

UN AIUTO DALLE ALTRE Un particolare da non sottovalutare è quello delle future probabili avversarie. Il Manchester City è già stato eliminato e rappresenta un pericolo in meno. Tre degli otto ottavi, vale a dire Real Madrid-Manchester United, Shakthar Donetsk-Borussia Dortmund e Arsenal-Bayern Monaco,  consistono in veri e propri big match che ovviamente elimineranno una delle squadre concorrenti alla vittoria finale. Insomma, le premesse ci sono. Il sogno è davvero possibile.

Antonio Fioretto

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