Calcio Estero
Il punto sulla Premier League: lo United rallenta, City e Chelsea ne approfittano

LONDRA, 24 DICEMBRE – C’è chi si ferma per le feste di Natale e chi gioca fino al 1 gennaio: in Inghilterra non ci si ferma mai e, visto che siamo in tema natalizio, il regalo più grande l’ha fatto lo Swansea, che ha praticamente riaperto il campionato pareggiando 1-1 contro il Manchester United, per la verità sfortunato (come si può definire una squadra che becca due pali, costruisce tanto gioco e si vede togliere dalla rete il pallone del 2-1 nell’ultimo minuto del match?).
Il City ha vinto a stento, solo 1-0 con goal all’83’, col modestissimo Reading (Mancini per il momento salva la panchina nonostante i mugugni interni all’ambiente dei Citizens) mentre il Chelsea ha rifilato una goleada clamorosa all’Aston Villa. Per la verità l’unica seria rivale dello United, al momento, è il City, secondo a quattro punti. Il Chelsea resta ancora troppo lontano (11 i punti di distacco ma con un match in meno, dunque potenzialmente a -8). Mentre per il quarto posto se la giocano in quattro.
LE SORPRESE – Tra le piacevoli novità di questo campionato troviamo ai piani alti Everton e WBA (30 punti), appaiate con Tottenham ed Arsenal al quarto posto: i Toffees sono la seconda squadra meno battuta in questo campionato (2 sole sconfitte in 18 giornate, meglio ha fatto solo il Manchester City con una sola sconfitta) e, nonostante l’inferiorità numerica contro il West Ham, sono riusciti a portare a casa 3 punti importantissimi; gli Albions hanno vinto ben 9 partite sulle 18 giocate, fermando squadre del calibro di Tottenham, Chelsea, Liverpool. Praticamente già salvi (obiettivo stagionale), ora gli uomini di Steve Clarke punteranno a giocarsela per un posto in Europa.
LE DELUSIONI – Tra le delusioni inseriamo il QPR e il Southampton: i Rangers hanno cambiato allenatore ma a parte la vittoria col Fulham non è arrivato alcun punto: Julio Cesar ha perso il posto da titolare, giocatori come Wright-Philips e Granero, nel recente passato al City e al Real Madrid, non rendono ai loro livelli, Cissè e Taarabt sono praticamente le brutte copie di quanto ammirato nelle stagioni precedenti; i Saints invece erano candidati alla salvezza, almeno sulla carta, e dopo la promozione dalla Championship avevano cercato di fare una campagna acquisti ponderata per la situazione con l’acquisto top di Ramirez che aveva suscitato entusiasmo nell’ambiente, ma per ora i risultati non si sono visti, o meglio sono molto altalenanti.
Leo Mastromauro
Twitter: @leo_mastromauro
