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Calcio Estero

Il gatto nero di Lionel Messi

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BARCELLONA, 6 DICEMBRE – La paura fa 90. No , anzi la fa paura cambia numero. Dalle parti di Barcellona la paura ha il numero 10. Ha cambiato numero da quando, ieri sera Leo Messi si è infortunato, durante la partita contro il Benfica, giocatasi al Camp Nou. La pulce entra in campo al 58′ e pochi minuti dopo, lanciato a rete si infortuna a causa di un contatto col portiere avversario. Lo scontro sembra essere abbastanza lieve ed invece il fenomeno argentino si accascia dolorante ed esce in barella, con lo sguardo impietrito al cielo. Le reazioni dei tifosi catalani sono indescrivibili. Ovviamente, stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno, uno che vince le partite da solo. A prescindere dalle voci iniziali, che secondo molti volevano addirittura il coinvolgimento dei legamenti, è arrivata poco fa la notizia che ha risollevato tutti i tifosi blaugrana , oltre a tutti gli appassionati di calcio. Si ,perchè perdere Messi vorrebbe dire perdere uno spettacolo assicurato. Uno di quelli che si ripetono poche volte nella storia.

Messi potrebbe recuperare in tempo per il match di domenica contro il Betis. ”L’evoluzione clinica – si legge nella nota diffusa dal Barcellona – porterà a decidere sulla sua disponibilità per la prossima partita, domenica contro il Betis, come riferito dai servizi medici“. Messi sarà comunque sottoposto ad ulteriori test per determinare l’esatta misura dell’infortunio.

DETERMINAZIONE  La vita ha posto molte volte la pulce davanti ai propri guai fisici. Tanti infortuni, disturbi della crescita, l’uso di farmaci che gli hanno dato la possibilità di una giusta evoluzione corporea. Nonostante questo, Leo ha dimostrato che “impossible is nothing”. Poche persone si sarebbero rimboccate le maniche dopo una bocciatura ad un provino del Como. Lui l’ha fatto ed è riuscito a diventare il numero uno al mondo, a vincere tre palloni d’oro (a breve potrebbero essere 4), oltre che a stabilirsi come perno del gioco di una squadra fantascientifica.

STAGIONE DI CACCIA Ora, il ritorno in campo, riporta tutti coi piedi per terra. Soprattutto Lionel, che a partire dalla prossima giornata contro il Betis (come suddetto) potrà ripartire a dar la caccia ad uno dei pochi record ancora alla sua portata. Gerd Muller segnò 85 gol in un anno solare , il 1972. Quaranta  anni dopo Messi potrebbe stracciare questo record. E’ fermo li, ad una sola lunghezza, ad 84 reti. Numeri da capogiro. Ma oramai ne siamo abituati. Perchè oggi giorno, se dici Messi, tutti ti capiscono, qualunque sia la nazionalità o la lingua parlata. E’ come dire pizza o mc donald’s. Non è un franchising, sia chiaro. E’ solo un uomo … oppure no?

Antonio Fioretto

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