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Champions League

Champions: Psg e Schalke prime qualificate, Ajax in Europa League

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Lavezzi Lamela

DORTMUND, 4 DICEMBRE – Si chiudono i giochi per i gironi di qualificazione di Champions League, e l’ultimo turno di gare ci consegna i verdetti definitivi (la maggior parte arrivati comunque già alla quinta e penultima giornata) riguardo chi sarà estratto nell’urna di Nion nel sorteggio per gli ottavi di finale di Champions come prima classificata, chi come seconda e chi retrocederà nei sedicesimi di finale di Europa League. Nello specifico, oggi si sono chiusi i discorsi sui primi quattro gironi, quelli che vanno dalla A alla D: vediamo, ad uno ad uno, quali verdetti ci han consegnato.

GIRONE A – La situazione qualificazione era ormai già definita da tempo in questo girone: Porto e PSG già matematicamente qualificate agli ottavi, così come la Dinamo Kiev si è già assicurata un posto nei sedicesimi di Europa League grazie anche alla vittoria nello scontro diretto con i croati della Dinamo Zagabria. Rimaneva da definire la situazione prima qualificata; ‘disputa’ che si risolverà in uno scontro diretto proprio tra Porto e PSG a Parigi (all’andata vinsero i portoghesi per 1-0, rete di James Rodriguez). Stavolta ad uscirne vincitori sono gli uomini di Ancelotti, specialmente grazie alla goffissima papera del portiere brasiliano Helton che consente a Lavezzi, ad inizio secondo tempo, di segnare il gol vittoria. PSG che, dunque, si risolleva dal brutto periodo in campionato conquistando un primo posto importante per il morale, ma che potrebbe nascondere insidie pericolose al sorteggio (insidie che potrebbero parlar spagnolo e vestir di blanco). L’altro match del girone, quello tra Dinamo Zagabria e Dinamo Kyev, è ininfluente per la classifica, ma entrambe le squadre non regaleranno metri facili all’avversaria: i croati per cercare di non chiudere il girone a 0 punti, i croati per dimostrare la legittimità del terzo posto ormai acquisito (e, più in generale, entrambe vorranno vincere per ottenere il bonus FIFA, che assegna 1 milione di euro alla squadra vincitrice); sotto la fittissima neve di Zagabria, vince la Dinamo grazie ad una rete di Yarmolenko.

GIRONE B – La situazione del Girone B è praticamente la stessa di quella del girone sopracitato: le due squadre in testa, Arsenal e Schalke, già qualificate per la fase successiva, si sfideranno (stavolta a distanza, però) per il primo posto in classifica, mentre l’Olympiakos ha già acquisito il suo posticino in Europa League e il Montpellier rimane senza nulla tra le mani, col suo quarto posto. 1 punto separa i londinesi dalla capolista tedesca: si può solo vincere e sperare che Huntelaar e co non vincano (visto lo svantaggio degli uomini di Wenger negli scontri diretti, una vittoria e un pareggio per lo Schalke). Ma se i tedeschi vengono bloccati in Francia da uno spensierato e senza nulla da perdere Montpellier (1-1, reti di Howedes e Herrera), l’Arsenal viene sconfitto in rimonta dai greci dell’Olympiakos: al gol di Rosicky rispondono le reti, nel secondo tempo, di Maniatis e Mitroglou, che rimandano l’Arsenal al secondo posto.

GIRONE C – Giochi ancor più chiusi nel girone C, o almeno per quanto riguarda il discorso Champions: il Malaga passa come prima classificata, il Milan come seconda. Zenit e Anderlecht, invece, si giocano l’ultima piazza valida per rimanere in Europa, quella del terzo posto: gli uomini di Spalletti sono ospiti del Milan a San Siro, mentre l’Anderlecht, anch’esso in trasferta, dovrà vedersela col Malaga, alla ricerca della vittoria da 1 milione di euro che tanto farebbe bene alle casse di un club economicamente in crisi come quello spagnolo. I russi, con la formazione titolare, si trovano davanti un Milan con le seconde linee, essendo i rossoneri già sicuri del proprio posto in classifica; la ‘seconda squadra ‘di Allegri non gioca male a dirla tutta, ma poco può contro la determinazione dello Zenit, molto più affamata dei tre punti rispetto ai rossoneri: decide un gol di Danny. Grazie anche al pareggio dei belgi dell’Anderlecht a Malaga (gli spagnoli due volte in vantaggio con Duda, pareggiano Jovanovic e Mbokani), i russi si aggiudicano l’ultimo biglietto valido per l’Europa, seppur sia quella che conta..meno.

GIRONE D – Nell’incredibile ‘girone di ferro’ abbiamo avuto grandi sorprese in questi sei turni di gare, che hanno visto dominare un Borussia Dortmund in grado di giocare il miglior calcio in Europa e meritevole del primo posto in classifica, già matematicamente acquisito due settimane fa grazie alla vittoria sul Manchester City. I blues di Roberto Mancini, per il secondo anno consecutivo esclusi dagli ottavi di Champions, hanno ancora la possibilità di lottarsela per il terzo posto che varrebbe l’Europa League con l’Ajax: i lancieri olandesi, situati un punto sopra gli inglesi, se la vedranno in casa di un Real Madrid che nulla ha da chiedere a questa partita, ma che sicuramente non la farà ‘passar liscia’ ai propri avversari; il City, invece, giocherà in casa dei giallo neri, che si schiereranno in campo con qualche titolare in meno (Goetze, Lewandowski e Kuba partono dalla panchina). Ma se l’Ajax, come prevedibile, non riesce a superare il muro blancos di Madrid (4-1 per il Mou Team, reti di Ronaldo, Kakà e doppietta di Calejon per il Real e gol di Boerrigter per l’Ajax), il City non riesce ad approfittare di un Dortmund rimaneggiato e sicuramente meno affamato, venendo trafitto da una rete di Schieber; dunque, l’Ajax passa come terza qualificata, qualificandosi per i sedicesimi di finale di Europa League (cosa che, forse, Mancini non voleva ottenere poi così tanto).

A cura di Giovanni Nolè

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