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Cronaca

Bollate, in manette un allenatore pedofilo: al Gip chiede la castrazione chimica

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BOLLATE (MI), 13 MARZO – Nella giornata di sabato è stato smascherato l’ennesimo caso di pedofilia terminato con l’arresto del colpevole. Stavolta è toccato ad un allenatore di pallavolo di Bollate finire in manette: il quarantanovenne, reo di aver adescato sui social network ragazzine minorenni, è stato immediatamente rinchiuso in una cella del carcere di San Vittore.

Durante l’interrogatorio di rito, all’attenzione del pm Giovanni Polizzi, l’uomo ha dicharato di essere “malato” e di essere in cura presso uno psicologo che lavora nel carcere di Bollate e, pertanto, ha chiesto lo spostamento nella sopraccitata casa circondariale.

Le indagini dei carabinieri di Trezzano Sul Naviglio (Mi) hanno evidenziato il meccanismo ripetitivo dell’uomo: l’allenatore adescava le bambine su internet spacciandosi per un quindicenne utilizzando un nickname fasullo. Davanti alle accuse di pedofilia, il milanese ha però smentito qualunque sorta di incontro personale con le ragazzine. E, nel frattempo, l’uomo ha chiesto al Gip di poter essere castrato chimicamente, per poter porre freno a questa sua perversione e per poter fare un primo passo per cercare di uscire dall’oblio.

Nicolò Bonazzi

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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