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Cinema, Dracula 3D: ritorno horror di Dario e Asia Argento
TRANSILVANIA, 23 NOVEMBRE – Può sembrare un eufemismo, una metafora, ma Dracula 3D rappresenta davvero un ritorno d’argento. Un ritorno al classico dell’horror. Alla paura “made in Italy”. Al mistico colorato di nuovo. Insomma… il ritorno di Dario Argento e di sua figlia Asia.
UN RITORNO D’ARGENTO – Ad essere sinceri non è trascorso poi così tanto dall’uscita dell’ultima pellicola del “Dario nazionale”, dal momento che il suo ultimo thriller, Giallo (non come genere, ma proprio il titolo del film), è uscito nelle sale italiane, europee e poco più, solo tre anni fa. Il discorso è che, oltre ad essere stato un vero flop al botteghino, Giallo non ha rimandato ai canoni dark cui Dario Argento ci ha abituato nel corso della sua ormai quarantennale carriera. Bisogna risalire ad almeno 5 anni fa per trovare un vero esempio del suo talento creativo, la cui essenza ha ispirato registi e sceneggiatori, incoraggiato produttori e critici.
Ci riferiamo ovviamente all’ultimo capitolo della saga delle Tre Madri, La Terza Madre (scuola 2007), cui hanno fatto capo capolavori del calibro di Suspiria o Inferno. In tutte e 3 queste pellicole in effetti Dario Argento ha fortemente voluto dirigere la figlia Asia, non una grandissima attrice in senso assoluto magari, ma di sicuro apparentemente nata per ruoli di questo genere, che spaziano dall’occulto alla metamorfosi introspettiva, cui ovviamente non fa eccezione il ruolo riservatole dal padre d’arte per l’occasione odierna.
TRAMA – In Dracula 3D, Asia interpreterà il ruolo di Lucy Westenra che, per chi ha saggiato, in tanti anni di ipnotica tentazione, le tetre e leggendarie gesta del signore di tutti i vampiri, saprà non essere una delle figure predominanti della storia. Lucy non è altro che la migliore amica della protagonista femminile della narrazione, Wilhelmina “Mina” Murray, dietro il cui volto si cela l’attrice nostrana Marta Gastini, promessa sposa di Johnatan Harker e principale tentazione del conte Vlad Dracula. Per la maggior parte il cast non vanta grandi attori e interpreti, come del resto non è mai accaduto nei film di Dario Argento, ma oltre alla già nota Asia, in questo remake d’autore, gli amanti del tocco all’americana riceveranno un bel regalo. Difatti il ruolo di Abrham Van Helsing, eroico antagonista del notturno cacciatore, porta il volto di Rutger Hauer, proprio quel ragazzino di 68 anni che ha intepretato ruoli d’ogni genere fra cui, storiche, le parti in Blade Runner, I Falchi della Notte, Lady Hawke e nei più recenti Batman Begins e Il Rito. Ma come lasciarlo per ultimo quando il film porta addirittura il suo nome? Draculia o, come la maggior parte dei quali non hanno letto il libro, il conte Dracula, sarà interpretato dall’attore tedesco Thomas Kretschmann, poco noto alla maggioranza, ma che, oltre a trovare il consenso del pubblico femminile, ha portato sul grande schermo dei buoni lavori come La sindrome di Sthendal e Il pianista accanto ad Adrien Brody, anche se molti, soprattutto, fra i più giovani lo ricorderanno per le sue apparizioni in ruoli action quali il militare maggiore Cain in Resident Evil Apocalypse e il capitano Kurt nella serie tv della ABC americana The River, che fra parentesi era davvero di pregevole fattura anche se a quanto pare non vedrà un seguito della prima serie.
IL TRAILER
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LE ORIGINI, L’ORRORE: TORNA IL VECCHIO DARIO – Tornando alla fugura di Dracula nell’immaginario collettivo, essa trova tutto questo fascino ancora oggi grazie alle scelte fatte dal visionario creatore del personaggio. Bram Stocker. La storia, pare, nasca da un incubo che Stoker ebbe dopo una scorpacciata di gamberi fatta in compagnia dello storico e amico ungherese Ármin Vámbéry, che lo guidò e lo aiutò durante la stesura, soprattutto nella descrizione dei luoghi scelti per infondere la storia, in realtà punto di forza di quest’ultima. Per un personaggio come quello di Dracula nessuna regione d’Europa poteva meglio adattarsi che la Transilvania, terra che fino alle pulizie etniche del XX secolo era un indescrivibile pugno di nazioni, popoli, religioni e credenze provenienti da tutti gli angoli del continente europeo e asiatico. Ma la paura, la vera paura, quella che nelle notti di luna piena e di temporali ti impedisce di voltarti dall’altra parte del letto, discerne dal fatto che il vampiro in generale, la creatura della notte, l’apice del potere del male, trova la sua forza proprio dentro di noi, nelle nostre insicurezze, nel buio che si cela dentro i nostri pensieri quando ci sentiamo persi in noi stessi, tutti punti che i vampiri fanno loro prendendo il sangue dalle vittime… psicologia da supermarket presa dai principali pensieri di eminenti studiosi in materia.
Per concludere, la storia vede Jonathan Harker, che negli anni ha svolto i più disparati mestieri, è in viaggio dall’Inghilterra verso la Transilvania per catalogare la grande libreria di Dracula. Ben presto Harker scopre di essere diventato un prigioniero del castello. In seguito a fortuite circostanze grazie a cui Harcker scappa, Dracula comincia a perseguitare la sua fidanzata, Mina e la sua amica Lucy. Ben presto Lucy comincia ad essere sospettosa per le sue condizioni di salute, e viene così chiamato il professore Abraham Van Helsing da Amsterdam in parte genio in parte deriso per le sue teorie sui vampiri.
La battaglia fra il bene e il male prosegue per tutto il film con la classica cornice atmosfericha di luci e musiche caratteristiche dei film Argentiani.
Non resta come al solito che augurarvi una buona visione e ricordarvi una buona scorta di aglio e acqua santa!!!
Emidio Di Pierro
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