Calcio Estero
Il de profundis di Roberto Di Matteo

LONDRA, 23 NOVEMBRE – Brucia ancora l’esonero a Roberto Di Matteo, ex tecnico del Chelsea. Fatal gli è stata la gara in Champions League persa contro la Juve con un sonante 3-0. Non è solo questo ad aver fatto male al magnate russo Abramovich, ma l’atteggiamento arrendevole, senza mai la sensazione di poter mettere in piedi la partita.
Il tecnico italo – svizzero è tornato a parlare, ed ecco le sue parole: “Sono estremamente fiero dei successi e dei trofei che ho vinto con questo club verso il quale nutro una passione profonda e senza riserve. E’ stato un onore per me essere nominato manager di un club dove ho avuto la fortuna di giocare e che è sempre stato nel mio cuore. La Coppa dei campioni vinta a Monaco di Baviera è il miglior risultato nella storia del club e senza dubbio il momento clou della mia carriera, sia come giocatore che come allenatore. E’ un ricordo che porterò con me per il resto della mia vita. Auguro a tutti i migliori successi per il resto della stagione e per i prossimi anni.”
Ieri, il Daily Mail svela i motivi dell’esonero di Roberto Di Matteo: sembrerebbe che il tecnico avesse presentato ad Abramovich una lista dove i cima c’era l’acquisto di Radamel Falcao. Il magnate russo invece riteneva essenziale la rivalorizzazione di un Top Player, dal costo del cartellino elevato e dall’ingaggio altrettanto pretenzioso, come El Nino Fernando Torres. Il giocatore spagnolo, nella sfida di Torino è entrato in campo solo a 20 minuti dal termine con il risultato abbastanza compromesso.
Intanto sulla panchina dei Blues si accomoda Rafa Benitez, non accolto nel migliore dei modi dai tifosi londinesi per il suo passato al Liverpool, ma il tecnico iberico non si scompone. Ecco le sue parole: “Loro vogliono la stessa cosa dell’allenatore, vincere. E ci proveremo. Se vuoi vincere dei trofei devi andare nei top club. Obiettivo? Dobbiamo pensare gara dopo gara, adesso pensiamo a vincere la prossima”.
Massimiliano di Cesare
